
Nella Scrittura, il giardino è il luogo dove si incontra Dio: un giardino, alle origini, donato al genere umano perché vi costruisca la sua storia; un giardino, al mattino della risurrezione, perché si inizi una nuova storia. E nella Scrittura c’è abbondanza di alberi, arbusti, semi, foglie, erbe buone ed erbe cattive che raccontano qualcosa dell'essere umano e della sua relazione con Dio. Questo libro non descrive la flora della Bibbia, ma traccia un invito a conoscere i nodi essenziali del credere, percorrendo una strada in cui si cresce, dal seme al frutto. Si rivolge a chi si fa domande, a chi le tiene in sospeso e a chi le ha accantonate. Lungo il cammino Monica Quirico si lascia guidare dalla forza delle immagini bibliche e si fa aiutare dalla poesia a leggere gli elementi del giardino. L'approccio proposto ci accompagna così, nella precarietà di ogni giorno, a dire nuovamente: Credo in Dio, in Gesù Cristo, nello Spirito e a individuare semi di vita, pietre salde su cui costruire, frutti da raccogliere, gustare e donare agli altri.
Esistono libri buoni per una stagione soltanto e altri, più fortunati, che hanno una vita più lunga; infine ci sono i long seller, destinati a essere letti e riletti e a tornare più e più volte con vesti grafiche sempre differenti negli scaffali delle librerie. È questo il caso di Gesù Zero, forse il testo più significativo nella produzione di Paolo Curtaz. Scritto per le tante persone che sentono simpatia nei confronti del Nazareno, ma che sono frastornate e confuse dalle molteplici parole che si dicono su di lui, Gesù Zero è un libro per chi crede di credere e per chi crede di non credere. In un mondo che considera Gesù irrilevante e lo conosce appena, è dallo Zero che occorre ricominciare per (ri)scoprirne la figura.
Fratel MichaelDavide prosegue il suo percorso di riflessione sulle figure femminili dei libri biblici sapienziali. Dopo aver esaminato le storie di Rut ed Ester, egli si sofferma su Giuditta, una donna che, con purezza e determinazione esemplari, sfida l'arroganza di un potere maschile che ha cessato di prendersi cura del suo popolo. Queste pagine raccontano l'agire della donna che, nel momento in cui si sottrae alle definizioni imposte dallo sguardo maschile, mette in discussione i confini del ruolo che a lei, peraltro vedova e senza figli, è consentito ritagliarsi nella storia dei popoli, allora come oggi. Giuditta, donna libera e di profonda religiosità, incarna l'impegno personale per la vita, poiché sceglie di intervenire dove altri hanno rinunciato, diventando così immagine della salvezza possibile. L'indagine dell'autore porta alla luce il modo in cui la storia di Giuditta è in grado di trasformare una lunga premessa di violenza, in una parabola che invita al coraggio di difendere la dignità e la speranza, nel solco di un cammino tracciato da Dio.
Vedete tutto senza sfumature, o bianco o nero? Vi concentrate solo sugli aspetti negativi, gli errori, le incapacità? Credete di sapere in anticipo cosa penserà un altro? Prevedete eventi negativi in continuazione? L'autrice individua ben 36 distorsioni cognitive, idee sbagliate o irrazionali e una dozzina di convinzioni errate che pregiudicano la vita di molte persone. Non sono le situazioni della vita a determinare la felicità o l'infelicità di un individuo ma la sua interpretazione dei fatti e, di conseguenza, il suo atteggiamento verso le avversità. Il libro conduce brillantemente il lettore a individuare e correggere definitivamente le proprie convinzioni errate e distorsioni cognitive per recuperare serenità ed equilibrio psicofisico.
Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento. Nell'anno liturgico 2026 si segue il Ciclo domenicale e festivo dell'Anno A e il Ciclo feriale II (anno pari). In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi fondamentali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica conclusiva dell'anno liturgico.
Il mondo digitale è il nuovo continente della missione. Come un tempo i grandi evangelizzatori solcavano mari e attraversavano terre sconosciute, oggi i missionari digitali navigano tra social network, blog e piattaforme multimediali per annunciare il Vangelo. Ma chi è il missionario digitale? Quali strumenti deve usare? Come può comunicare la fede in modo efficace e autentico? Questo libro offre una guida pratica e ispirazionale per tutti coloro che desiderano portare la Parola di Dio nel mondo online, con suggerimenti concreti, strategie comunicative e riferimenti biblici che illuminano il cammino. Un vademecum indispensabile per chi vuole trasformare il web in un luogo di incontro, speranza e testimonianza.
Per otto anni sull'uccisione di Giancarlo Siani, avvenuta il 23 settembre del 1985, cala il silenzio. Il movente è "chiaro" fin dall'inizio, molto scomodo individuarlo davvero. A quarant'anni da uno dei più efferati delitti mafiosi avvenuti in Italia, questo libro è un contributo alla memoria da parte di chi ha lavorato in via Cosenza n. 13, a Castellammare di Stabia, la stessa redazione del Mattino dove ha operato Siani. È il racconto dell'impegno di un ristretto gruppo di giornalisti, il "pool Siani", che ha inseguito la verità a partire dal 1993, quando alla direzione del quotidiano arrivano un maestro di comunicazione, Sergio Zavoli, e Paolo Graldi, geniale esperto di mafia e terrorismo, entrambi non napoletani. Comincia sotto la loro guida una lunga inchiesta parallela a quella della magistratura, tra silenzi impenetrabili e piste inesplorate: Siani lasciato solo in "terra nemica"; un manoscritto, in procinto di essere pubblicato, fatto sparire; la paura che lo divora poche ore prima di essere ucciso, quando invano cerca di essere scortato a casa. Piste decisive se imboccate subito, destinate a essere percorse a metà a distanza di otto anni dal martirio laico di un cronista ventiseienne, senza contratto, armato soltanto del proprio coraggio.
L'argomento di questo libro è l'ultima proposizione del Simbolo della nostra fede: Credo nella vita eterna e la prima e ricorrente domanda che don Divo Barsotti rivolge a se stesso e ai suoi lettori è: «In che cosa crediamo quando diciamo di credere nella vita eterna?». Per rispondere a questo interrogativo centrale della nostra fede, don Divo si appella al Sermone della Montagna, per affermare che la vita eterna non è solo dopo, ma già ora per chi crede in Cristo e vive di Lui, perché la Vita è Cristo stesso che ci ha portato la sovrabbondanza della vita - appunto l'eterna vita - assumendo la nostra natura nella sua Persona per renderci partecipi della sua filiale relazione con il Padre.
Questo volume esplora l'importanza dell'atteggiamento verso la vita, in un viaggio attraverso la psicologia, la filosofia e la scienza, per aiutare il lettore a diventare artefice della propria realtà. L'invito è a riflettere sul concetto di amore strategico, inteso non solo come amore romantico, ma come atteggiamento verso il lavoro, le relazioni e la propria esistenza. Diviso in tre parti, il libro affronta: il rapporto tra l'individuo e il suo ambiente; il modo in cui le persone tendono a subire la vita, bloccate da paure, procrastinazione, rimpianti; alcune tecniche per migliorare la performance e il benessere personale. Ama ciò che fai ci mostra come vivere con consapevolezza e passione, trasformando le difficoltà in opportunità per amare profondamente ciò che si fa e, soprattutto, ciò che si è.
Una professione di fede non è solo un insieme di formulazioni sintetiche. Comode per richiamare ciò in cui si crede, esse rischiano di essere parole vuote, se non sono inserite nell'atto mediante il quale si prende posizione rispetto a tale contenuto. Forse per questo, nelle Scritture le formule di fede spesso si trovano inserite in racconti. Questi, per le loro caratteristiche, non veicolano semplicemente una «morale della favola», ma fanno avvenire per i lettori di ogni tempo quanto narrano: sono in grado di coinvolgere e suscitare fede. L'evangelista Giovanni ne era consapevole: per la stesura del suo vangelo, ha raccolto e selezionato, tra i molti compiuti da Gesù, un certo numero di «segni» e li ha scritti «perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome» (Gv 20,31). Questo volume intende accompagnare i lettori nella lettura di alcune pagine dell'Antico e del Nuovo Testamento, alla scoperta del percorso che conduce a professare la fede e dell'intreccio che coinvolge la fede e la vita.

