
Cartagine, 2O3 d.C.: Perpetua è una giovane donna condannata a morte insieme ad altri quattro coetanei a causa del suo credo cristiano, intollerabile per le autorità imperiali. L'esecuzione ha luogo nell'anfiteatro della città: i martiri vengono dati in pasto agli animali feroci per poi venire finiti dalla spada dei gladiatori. Questi gli eventi narrati nella "Passio Perpetuae et Felicitatis", uno dei più antichi testi appartenenti alla raccolta chiamata successivamente "atti dei martiri". È la narrazione di un martirio che si sviluppa attraverso parole, visioni e sogni; un racconto del tutto privo di retorica che ci restituisce un personaggio al pari di Antigone e Lucrezia.
Un libro che nella Cina del 1765 riuscì a raccontare l'amore tra gli adolescenti; un libro che mise in scena idee che fondono pietre per riparare la volta celeste, fiori che promettono di restituire in forma di lacrime l'acqua con la quale sono stati coltivati, bambini che nascono con in bocca una giada. Questo libro, considerato uno dei massimi capolavori della narrativa cinese della dinastia Ching, è "Il sogno della camera rossa". Con i suoi circa 450 personaggi che ruotano intorno al destino di Pao-yu, di sua cugina Tai-yu e di Po-ch'ai, in un mulinare continuo di sortilegi che attingono alla tradizione taoista, al sogno e all'allegoria metafisica, questo libro enciclopedico e commovente è un esempio di narrazione unica nel suo genere.
Una carrellata di fotografie di animali della fattoria, senza dimenticare gli attrezzi, i macchinari e i prodotti del lavoro dei contadini. Una sezione è dedicata al riconoscimento delle forme, dei colori e dei numeri attraverso le immagini raccolte, senza dimenticare di imparare i versi degli animali. Età di lettura: da 4 anni.
Il primo grande libro made in Italy" dedicato al bambino, scritto da una delle piu' riconosciute esperte del settore pesando proprio a tutti i genitori italiani. "
La testa degli italiani resta l'ultima regione inesplorata del Paese, e vale un viaggio. Un viaggio attraverso l'Italia con amici stranieri, ai quali viene "tradotto" sistematicamente il Paese: le regole imperscrutabili della strada e l'anarchia ordinata di un ufficio, la loquacità dei treni e la saggezza di un albergo, la rassicurazione di una chiesa e l'affollamento in camera da letto, l'importanza di una spiaggia e la democrazia del soggiorno (anzi: del tinello). Dieci giorni, trenta luoghi. Da nord a sud, dal cibo allo sport, dalla morale alla politica. Un'esplorazione ironica, metodica e sentimentale.
Le apparizioni della Madonna a Fatima costituiscono un caso unico nella storia della Chiesa e dell'umanità: non esiste nessun'altra profezia pubblica di Maria, autenticata dal "miracolo del sole" e ufficializzata dalle autorità ecclesiastiche. In particolare, è il cosiddetto "terzo segreto" di Fatima ad aver suggestionato per decenni l'opinione pubblica. Papa Giovanni Paolo II decise di rivelarlo il 13 maggio del 2000: era la visione di un "vescovo vestito di bianco" che sale in mezzo ai cadaveri verso una croce, dove viene ucciso da alcuni soldati. Papa Wojtyla collegava esplicitamente la visione all'attentato del 13 maggio 1981. In questo libro si indaga sulle contraddizioni della versione ufficiale e sulle interpretazioni del segreto.
Negli ultimi venticinque anni, l'Afghanistan è stato teatro di operazioni segrete e azioni d'intelligence che hanno scosso in modo insanabile gli equilibri dello scacchiere internazionale. Un "Grande Gioco" che, a partire dall'invasione sovietica del 1979, ha avuto tra i suoi maggiori protagonisti la CIA, il Kgb, L'ISI del Pakistan e i servizi segreti dell'Arabia Saudita e ha favorito la creazione sul territorio afghano dell'embrione di Al Qaeda, dando in seguito a Osama Bin Laden la possibilità di allargare la propria organizzazione e di progettare l'offensiva terroristica culminata l'11 settembre 2001. Basata su numerosi documenti inediti, la ricerca di Coll svela tutti i retroscena del ruolo segreto svolto dalla CIA in Afghanistan: il suo programma nascosto rivolto contro le truppe sovietiche dal 1979 al 1989, l'ascesa dei Talebani con l'apparizione improvvisa di Bin Laden, gli sforzi per catturarlo e ucciderlo dopo il 1998.
Il 37 è grumoso come semolino, l'89 è neve che cade, i numeri primi sono lisci come ciottoli. Il 31 gennaio 1979, il giorno della sua nascita, è azzurro, come lo sono il 9 e tutti i mercoledì. Così Daniel vede i numeri: come forme e colori che si combinano in calcoli mentali istantanei. Qual è il suo segreto? Una forma di autismo chiamata sindrome di Asperger, che si accompagna a qualità fuori dal comune, tra cui una memoria strabiliante, ma anche terribili difficoltà ad affrontare la vita quotidiana. Daniel è un bambino molto solo: a scuola bersaglio dei bulli, a casa irrimediabilmente diverso, per quanto amato, dagli otto fratelli e sorelle. È un adolescente tormentato e timido, perennemente sfasato dalla società dei suoi coetanei, da codici comunicativi che non capisce e non sa usare. E anche da adulto la vita è faticosa: ha seri problemi di coordinazione, deve mangiare ogni mattina l'identica quantità di cereali, non può uscire di casa se prima non ha contato gli indumenti che indossa. Ma l'appoggio della famiglia, l'impegno a viaggiare e ad aprirsi a nuove esperienze, e la scoperta dell'amore con Neil, il compagno conosciuto grazie al primo computer, daranno alla sua vita una direzione nuova e un nuovo slancio. "Nato in un giorno azzurro" non è solo una testimonianza unica, un viaggio nella psiche di un genio, ma anche una storia che racconta e spiega la diversità.
Che cosa accomuna Achille, Ulisse ed Enea? Che cosa fa di loro degli eroi? Che cosa li pone al centro della vicenda? Da dove viene il carisma che impongono agli altri personaggi e con il quale conferiscono un fascino magnetico alla storia? Guido Padano esamina le figure eroiche dei tre grandi poemi epici dell'antichità (Iliade, Odissea, ed Eneide) individuando elementi ricorrenti e segnalando eccezioni, fino a disegnare un modello di personaggio tanto coerente quanto di volta in volta eterogeneo. Un viaggio nella morfologia dell'eroe per rientrare in contatto con un mondo che ci appartiene da sempre: la classicità greca e latina.
Dai 9 maggio 1978, il giorno nel quale in via Caetani, a Roma, venne ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro, sono passati trent'anni. Trent'anni di omissioni e reticenze, di ricostruzioni da fantapolitica e di declinazioni di responsabilità. Marco Clementi ha ricostruito quello che è stato il punto di non ritorno della vita politica e sociale dell'Italia contemporanea, il suo trauma irrisolto, e l'ha fatto scegliendo dì dare la parola ai documenti. Alle lettere di Moro, quindi, ma anche al suo memoriale, ai comunicati delle Br, ai giornali, alle memorie dei politici e dei brigatisti, agli esiti delle commissioni di inchiesta parlamentari e dei processi. Un frammento dopo l'altro, l'autore ricompone il quadro al contempo tragico e contrastato degli anni più bui del nostro paese.