
Nel XXIII Colloquio ebraico-cristiano di Camaldoli abbiamo cercato di declinare il tema, racchiuso nel versetto di Lv 19,1 "Siate Santi", con "Siate diversi", insieme a qualche aggiunta di chiarimento ulteriore che suonasse più o meno così: "siate consapevoli della vostra diversità, della vostra rispettiva alterità, fondando questa vostra consapevolezza sul fatto che anche il Santo, Benedetto Egli sia, è Altro e Diverso rispetto a voi".
Una riflessione sulle conseguenze dell'era della informazione sulla coscienza dei cristiani.
L'etica della Torah non cerca d'imporre all'uomo un ideale di rinuncia alla vita individuale e collettiva. Al contrario quest'etica è eminentemente sociale. Essa risveglia in ciascuno le responsabilità che spettano per il semplice fatto di essere un membro della società umana. Alla base di quest'etica collettiva c'è il mirabile comandamento dell'amore: "Amerai il prossimo tuo come te stesso", un comandamento senza limiti, che invita l'uomo ad amare non solo i propri simili, ma anche lo straniero, lo schiavo, il nemico.

