"Il grande merito del libro consiste nel rendere per la prima volta accessibile l'ermeneutica levinasiana della corporeità, che porta al di là delle analisi husserliane dell'intenzionalità e dell'analitica dell'esserci di Heidegger, nel suo esser connessa alla responsabilità che fa dell'uomo mortale un uomo. [...] Per l'esplicazione della riflessione sul significato centrale della corporeità per l'umanità dell'uomo, l'autrice utilizza i Carnets de captivité pubblicati dal lascito levinasiano solo nel novembre 2009." (Bernhard Casper)
Insegnare a credere
Costruzione degli Stati nazionali e insegnamento della religione nell'Europa contemporanea
SEZIONE MONOGRAFICA
Insegnare a credere
Costruzione degli Stati nazionali e insegnamento della religione nell'Europa contemporanea
- ROBERTO RUSCONI, Introduzione
- FLAVIO PAJER, L’istruzione religiosa nei sistemi educativi europei. Un ruolo politico e conoscitivo in forte evoluzione
- FYODOR KOZYREV, Orthodoxy and Teaching in the Last Two Centuries. Russian Experience
- ROBERT JACKSON, Issues in Religious Education within Public Education in the United Kingdom
- JEAN BAUBÉROT, Entre laïcité et religion. L’éducation en France avant et après 1905
- FULVIO DE GIORGI, I cattolici e l’infanzia a scuola. Il “metodo italiano”
- MARIA CHIARA GIORDA, Religione cattolica e insegnamento nell’Italia unita. Il Risorgimento nei manuali di storia per la scuola superiore (dagli anni Venti a oggi)
- JAVIER MARTÍNEZ-TORRÓN, La enseñanza de la religión en el sistema educativo español
- DÖRTHE VIEREGGE - WOLFRAM WEISSE, Teaching Religion in Germany. The Present Situation against the Background of its Historical Development
- ALESSANDRO FERRARI, L’insegnamento religioso nella scuola. Tra fasti di “cristianità” perdute e orizzonti glocali. Qualche riflessione a margine
SAGGI
- ANDREA GEUNA, Educare l’uomo, il cittadino, il patriota. L’insegnamento delle «prime nozioni dei doveri dell’uomo» nell’età della Sinistra (1872-1894)
NOTE E RASSEGNE
- EMILIO GERMINO, Vescovi e scuola nella Gallia tardoantica
- LUCIO BIASIORI, Religione civile o usi politici di un culto? A proposito di un libro recente su S. Caterina da Siena
RECENSIONI - LIBRI RICEVUTI
PAGINE: 288
Al-Husayn b. Mansur al-Hallaj, nato in Persia nell’858 della nostra era, morto crocifisso nel 922 a Baghdad, allora capitale del califfato abbaside, è una delle figure centrali del sufismo, la mistica islamica. Le sue parole sono state tramandate oralmente dai suoi discepoli e messe per iscritto nei secoli successivi. Il testo qui presentato è ricomposto da Louis Massignon che ha consacrato tutta la vita alla persona e all’opera di al-Hallaj, da cui ha tratto ispirazione per un profondo rinnovamento nella concezione e nella prassi del dialogo islamo-cristiano: coinvolgere tutti coloro che osano, come Abramo, accogliere «gli altri» come «ospiti di Dio», a loro volta messaggeri del solo «Straniero» che ogni credente attende di accogliere.
Si offre al lettore un classico di mistica sufi: come in una sorta di “Vangelo”, sono raccolte le sentenze, i gesti e le preghiere di al-Hallaj che i contemporanei videro attuarsi nei vari momenti della sua esistenza e soprattutto nel corso della sua Passione.
COMMENTO: È un classico di spiritualità islamica: la raccolta completa dei detti e dei fatti del grande mistico sufi al-Hallaj per la prima volta tradotti con brani poetici di grande intensità. Una brillante traduzione di quella che si potrebbe definire una silloge dei suoi insegnamenti spirituali.
LOUIS MASSIGNON (1883-1962) è stato un grande orientalista francese. Tra le sue opere, monumentale e più volte ristampata è La Passion de Husayn ibn Mansur Hallaj, 4 voll. (Gallimard, 1975). Tradotte in italiano: Parola data (Adelphi, 1995); L’ospitalità di Abramo. All’origine di ebraismo, cristianesimo e islam (Medusa, 2002); Il soffio dell’islam. La mistica araba e la letteratura occidentale (Medusa, 2008).
LUISA ORELLI, arabista formatasi a Parigi (Paris III) e Roma (PISAI), ha vissuto a lungo al Cairo ed è traduttrice di letteratura araba.
Escono dall'Archivio di Villa Cagnola le lettere che il nobile Guido, nato a Milano nel 1861, ha ricevuto dal 1892 fino alla morte, avvenuta nel 1954.
Nel volume studiosi e appassionati potranno trovare materiali di prima mano, adeguatamente commentati, che permettono di tracciare un nuovo profilo di Guido Cagnola, comprensivo di molteplici aspetti della sua complessa personalità: dalla storia dell'arte alla religione, dalla filosofia all'impegno sociale. Vengono alla luce elementi anche più intimi della vita del protagonista: su tutti l'amicizia, durata più di cinquant'anni, con Bernard Berenson. Ma non mancano testimonianze preziose del legame, tanto intenso, che Guido Cagnola ha intrattenuto per tutta la vita con il Comune di Gazzada.
I. BERTOLETTI, Il disagio della democrazia
Friedrich Hölderlin
a cura di Elena Polledri
E. POLLEDRI, Per un lessico hölderliniano in Italia
D. GOLDONI, Hölderlin: gratitudine
F. ZUGNO, Hölderlin e «l’amore che mantiene tutto»
A. MECACCI, «Fine dell’arte» e «tempo di povertà». Hegel, Hölderlin e l’estetica della crisi
E. POLLEDRI, «Spesso il canto ho cercato». Hölderlin e il canto della poesia
L.A. MACOR, «Was bleibet aber, stiften die Dichter». Hölderlin e la destinazione dell’uomo
M. BOZZETTI, L’estetica di Hölderlin
G. CORDIBELLA, Hölderlin e le riviste letterarie italiane del Novecento
L. REITANI, «E nessuno sa». La Heimat nella lirica di Hölderlin
C. SANDRIN, «L’oblio della terra». Terra e memoria nella poesia di Hölderlin
B. SANTINI, All’origine della religione. Hölderlin e il sentimento della gratitudine
M. CASTELLARI, Antico, moderno, futuro. Fondamenti e prospettive del teatro di Hölderlin
NOTE E RASSEGNE
L. BARBAINI, Un “testimone d’eccezione”. Il caso di Lodovico Montini nella Giunta centrale dell’Azione Cattolica (1923-1928)
N. BOMBACI, Spirito profetico e agire storico in Martin Buber
G. CARTERI, Corrado Alvaro tra memorie di Calabria e presentimenti di futuro
"Uexküll - vitalista tra i vitalisti, feroce idealista, kantiano - in realtà un nemico della scienza naturale, poiché "l'ambiente di ogni uomo è separato da quello di ogni altro", una sorta di monadologia. Ma, con quella doppia vita che spesso hanno i naturalisti di impostazione idealista, in fisiologia egli è anche il più preciso sperimentatore che si possa immaginare. Testardo fino a essere leggermente folle, geniale fino alla punta dei capelli." (Konrad Lorenz)
Attraverso un approccio interdisciplinare, volto a integrare esegesi storica e prospettive socio-antropologiche, questo libro cerca di gettare nuova luce sul peculiare rapporto fra discepolato e famiglia che emerge dal Vangelo di Marco, e sulla particolare natura degli scenari sociali presupposti dall'autore e dai suoi immediati destinatari.
Vengono presi in esame alcuni passaggi chiave del testo e completano il volume tra ampie appendici dedicate alle strategie di reclutamento e di ingresso nel movimento di Gesù, agli spostamenti di Gesù secondo il racconto di Marco e alla classificazione dei tratti positivi e negativi dei discepoli all'interno del Vangelo.
Musarion è un poemetto in tre canti composto nel 1766 dal letterato tedesco Christoph Wieland. Intreccio di filosofia, morale e satira, fu un successo all’epoca – in pieno fermento illuministico – tanto che Goethe scrisse di averne in mente «ogni pagina» e in essa «di rivedere vivente e nuova l’antichità». L’autore di questi versi, la cui protagonista è un’etera, ha creato un genere, a tratti licenzioso e insieme letterario e filosofico, dove la filosofia mette alla prova se stessa in forma di poesia e la commedia umana veicola una precisa, e provocatoria, idea di ragione: la filosofia delle Grazie, polemica tanto verso l’entusiasmo mistico quanto verso la rigidità di filosofi e teologi. La verità – paiono dirci questi canti – è in bilico fra la misura dell’anima e quella dei sensi, e la sua luce è il riflesso dell’irredimibile fragilità umana. In appendice al volume uno scritto inedito di Goethe offre un vivido ritratto dell’amico Wieland.
Prima edizione italiana di un brillante testo del romanticismo tedesco, nel quale si alternano spiritualità ed erotismo.
CHRISTOPH M. WIELAND (1733-1813) è stato uno dei maggiori poeti e pensatori tedeschi la cui opera ha avuto un profondo influsso sul classicismo tedesco, anticipando elementi del romanticismo. Primo traduttore in lingua tedesca di Shakespeare, tra le sue opere tradotte in Italia: Oberon. Poema eroico romantico in dodici canti (Rizzoli, 1993); La storia degli Abderiti (Utet, 1982).
RENATO PETTOELLO, ordinario di Storia della filosofia contemporanea all’Università di Milano, ha curato per Morcelliana: J.F. Herbart, Dialoghi sul male (2007); J.W. Goethe - F. Soret, Conversazioni (2010), con F. Botticchio; A. Schweitzer, Goethe (2011).
Al primo volume dell'opera è allegato un CD-ROM con apparato cartografico, di riferimento per tutta l'opera.
"La Storia della Diocesi di Reggio Emilia - Guastalla si inserisce in un movimento di riscoperta del ministero della Chiesa - come realtà umana e divina, spirituale e istituzionale, locale ed universale -, che ha caratterizzato il secolo XX e il Concilio Vaticano II." (dall'Introduzione di Adriano Caprioli)