
Negli ultimi tre decenni la ricerca intorno ai nuovi movimenti religiosi, mai completamente sopita nelle scienze sociali, ha conosciuto nuova linfa e vigore. In Europa e nell'America nel nord, ma anche in Africa, Asia, Oceania e America Latina, molti studiosi hanno messo al centro del loro interesse lo sviluppo, spesso impetuoso, di nuove forme di espressione religiosa. La diffusione su scala planetaria del buddhismo, nelle sue varie versioni innanzitutto quelle giapponesi -; di nuovi movimenti di matrice sud e nord americana, o di matrice orientale; la diffusione dell'Islam, spesso nelle sue forme più fondamentaliste, sono elementi che, in varia misura, sono stati lungamente analizzati. In questo quadro va inserita la diffusione del pentecostalismo e delle forme pentecostalizzanti che si sono affermate nelle denominazioni cristiane storiche, tanto nel cattolicesimo che nel mondo protestante e ortodosso. (Dall'Introduzione).
Con lo scritto del 1916 qui per la prima volta tradotto in italiano - e definito da Martin Buber uno spaccato del tempo in cui ha avuto luogo la chiarificazione del principio dialogico - Eugen Rosenstock-Huessy ha inteso contribuire al rinnovamento della psicologia del primo Novecento. Se essa, imbevuta di materialismo o di idealismo, si interessa dell'anima soltanto nel suo rapporto con il corpo o con lo spirito, Rosenstock pone l'accento sull'anima umana come principio vitale in riferimento all'uomo singolo. Quest'opera sollecita la psicologia a prendere coscienza dei suoi presupposti, dei suoi metodi di indagine e dei suoi limiti, ma assume un notevole rilievo soprattutto per il pensiero filosofico: invita la filosofia a costituirsi anche come sapere dell'anima.
Albert Einstein (1879-1955) è il simbolo più imponente della scienza del Novecento nell'immaginario collettivo; ha formulato la teoria della relatività ristretta e generale, contribuito alla teoria dei quanti e gettato le basi della cosmologia contemporanea. Il volume "Cosmic Religion with Other Opinions and Aphorisms", qui tradotto per la prima volta in italiano - insieme a una conversazione sulla religione con Rabindranath Tagore (1861-1941) -, è dedicato a un aspetto meno conosciuto del pensiero di Einstein: la proposta di una religione cosmica. Religione cosmica significa reverenza per tutto l'universo e compassione per tutti gli esseri viventi, perché per Einstein Dio e universo coincidono. Una prospettiva affine a quella di Spinoza, al punto che Einstein scrive: "Noi seguaci di Spinoza vediamo il nostro Dio nell'ordine meraviglioso e nella pienezza della legge di tutto ciò che esiste e nella sua anima come si rivela negli esseri umani e animali".
"Dalla teologia della liberazione alla teo-poetica: queste l'originale percorso intellettuale di Rubem Alves (1933- 2014, teologo ed educatore tra i più importanti dell'America Latina), un pensatore che si è gradualmente allontanato dalla teologia accademica per inventare un linguaggio capace di parlare a tutti, in particolare a quanti portano in sé il desiderio di vitalità che sfonda ogni confine. Narrazione, poesia, metafora diventano la mediazione necessaria per far sgorgare dal cuore delle persone l'anelito alla vita, che in dissolvenza si identifica con Dio, quello che la Bibbia educa a cercare oltre gli schemi imposti dal pensiero tradizionale. Non si perde nulla dei temi iniziali - la liberazione, la speranza - ma cambia il linguaggio, che diventa più aderente agli impulsi che muovono la vita. Abbandono della teologia o di una forma di teologare? Il lettore è provocato a interrogarsi sul compito stesso della teologia: spiegare il mistero o introdursi in esso per la via della bellezza." (Giacomo Canobbio)
L’esilio è, per così dire, la cifra del pensiero di María Zambrano. Una condizione esistenziale, vissuta e pensata nei suoi fondamentali momenti (sradicamento, abbandono, solitudine, esser nulla), a partire dalla quale elabora la sua originale teoria della conoscenza: l’essere che noi siamo non è solo un cogito, un soggetto cartesiano, ma appunto un essere che patisce. La ragione in grado di coglierlo, che esce allo scoperto nell’esilio, è una ragione intuitiva prima che discorsiva e razionale: capace di rivelare.
Emblematici in tal senso gli scritti sull’esilio – e dall’esilio – qui per la prima volta tradotti in italiano e tratti in gran parte da un’opera progettata dalla filosofa e rimasta incompiuta: l’esilio appare il luogo metafisico di tale “rivelazione”, vera patria dove l’essere rinasce libero dalle coercizioni del pensiero dogmatico.
Come si elabora, a partire dal mito greco, l'idea di destino? Destino è ciò che determina l'accadere e il senso degli eventi indipendentemente dalla volontà cosciente degli uomini. In che modo questo concetto trasmigra nella tragedia e nella riflessione filosofica, e in quale rapporto sta con quello di provvidenza e con quello, di origine giudaica e cristiana, di predestinazione? Sono le domande che guidano il libro, attento non solo alle fratture ma anche alle sorprendenti continuità che intervengono nella lunga formazione di queste categorie tra grecità, giudaismo e cristianesimo. Nell'analisi dei miti e dei tragici, dei presocratici, di Platone e Aristotele, degli stoici e dell'apocalittica giudaica, dello gnosticismo e di Agostino, l'autore mostra i molti volti assunti da un concetto nel quale si cela l'enigma dell'umano tra esperienza del male, significato della vita ed esistenza degli dèi o di Dio. Come se ciò che ancora dà a pensare fosse racchiuso in quelle antiche parole.
"Atto di comunicazione tra l'uomo e il divino, la preghiera è un momento costitutivo della religione. In quanto tale, essa non solo è attestata universalmente nelle più differenti tradizioni, ma è presente anche in altre espressioni dell'esperienza religiosa come il sacrificio, la magia, le feste, i rituali, la divinazione, la mistica e così via. Nella sua apparente semplicità di atto linguistico che nelle sue gestualità, spontanee o codificate (dalla genuflessione alla danza), sfrutta tutte le possibilità antropologiche - rappresentando, secondo i modi, un'invocazione, una petizione, una confessione, una richiesta di intercessione, un atto di adorazione, un ringraziamento, uno slancio mistico, un annuncio profetico - è in realtà un microcosmo che racchiude la complessità del macrocosmo religioso. Che sia individuale o collettiva, esperienza interiore sganciata da ogni determinazione spazio-temporale o momento di una complessa e regolata azione cultuale, la preghiera racchiude e dischiude l'infinita ricchezza della vita religiosa, attraversando le varie credenze con tratti ricorrenti o, per così dire, strutturali. 'Das Gebet', pubblicato nel 1918 - appena un anno dopo l'uscita di 'Das Heilige' di Rudolf Otto con cui presenta consonanze profonde per l'indagine fenomenologica - e qui per la prima volta tradotto, è un contributo fondamentale all'interno della peculiare tradizione tedesca della storia e della scienza comparata delle religioni." (Giovanni Filoramo)
La guerra cristera (o Cristiada) rappresenta un evento drammatico non solo per il Messico ma per il cattolicesimo universale, protagonista dal 1926 al 1929 di uno sforzo di mobilitazione senza precedenti a sostegno dei cattolici messicani perseguitati dal governo rivoluzio- nario laicista e anticlericale di Plutarco Elías Calles. In prima linea, sia nel contrastare la "congiura del silenzio" che sembra avvolgere la persecuzione della Chiesa in Messico sia nel favorire la soluzione di- plomatica del conflitto armato, è la Santa Sede, i cui archivi permet- tono oggi di ricostruire le riflessioni e i dubbi che hanno attraversa- to la Curia di Pio xi, insieme alle decisioni prese dal pontefice e dai suoi collaboratori. Oltre al problema della legittimità del ricorso alle armi contro l'autorità costituita, affrontato dal papa all'insegna del realismo ma al tempo stesso in continuità con la dottrina tradizio- nale, il conflitto religioso messicano pone all'ordine del giorno altre questioni, come la difficile convivenza delle preesistenti organizza- zioni del laicato cattolico con la nuova Azione Cattolica di Pio xi, o come la possibilità di introdurre in Messico il modello statunitense di separazione tra Stato e Chiesa per una effettiva libertà religiosa. Agli occhi di Achille Ratti, che in quegli anni assiste all'avanzata dei regimi autoritari e totalitari in Europa e alla diffusione dell'ideologia comunista su scala globale, la questione messicana è tutt'altro che periferica, in quanto porta il magistero pontificio a misurarsi con sfide decisive per la storia della Chiesa.
Le poesie, con testo manoscritto a fronte, di una delle maggiori poetesse contemporanee, e monaca di clausura. Un testo di profonda spiritualità. Per tutti.
In tempi ormai poco propensi ad accogliere con facili entusiasmi gli sforzi di organizzazione globale delle summae, particolarmente nel campo estetico, l'Intuizione creativa di Jacques Maritain si impone ancora per l'acutezza dell'analisi e la poderosità della sintesi, per la sicurezza del gusto e la vastità di una cultura che spazia audacemente per i tempi e per le ragioni della creatività artistica, sorretta da un'idea e da una fede. Nella visione di Maritain la lezione degli amati maestri francesi e anglo-americani, da Baudelaire a Mallarmé a Poe a Breton a Eliot, si fonde organicamente e intelligentemente con l'insegnamento non solo di san Tommaso, ma anche di Platone e Aristotele, in una sintesi tanto pronta all'astrazione filosofica quanto attenta ai valori concreti del singolo testo e della singola opera d'arte. Il terreno su cui si muove l'indagine non è quello, chiuso e finito, di precedenti sistemazioni, ma quello vivo e inesauribile delle poetiche e dei testi poetici. Questo spiega l'originale struttura del libro, in cui ogni capitolo è concluso da un elenco di Testi senza commento degli autori più diversi, e che si avvale di un ricco corredo iconografico, che illustra l'arte degli antichi templi indiani così come quella di un Klee o di un Kandinskij. In un doppio e reciproco movimento, Maritain parte dai suoi autori per dare l'impostazione della propria indagine, e insieme torna a loro per trovarvene una conferma.