
Kasper Krone, 42 anni, è il discendente di un'antica famiglia circense tedesca, della quale ha replicato i fasti. Silenzioso e schivo, ha poche passioni: il poker, i suoi allievi della scuola di circo e la musica di Bach. E proprio per la musica Kasper ha un orecchio incredibile, dono di cui da sempre fa segreto tesoro per ascoltare non solo la sua amatissima musica ma anche, all'insaputa degli altri, i sussurri più riposti del mondo che lo circonda. Grande era stata la sua sorpresa nello scoprire che la taciturna Klara Maria, giunta da lui anni prima come allieva, condivideva questo suo incredibile dono. Anche per questo non riesce a darsi pace il giorno in cui la bambina, di appena dieci anni, sparisce in circostanze misteriose. Comincia così un'indagine che si dipana tra le vie di Copenaghen e nei meandri dei gesti e dei suoni, ora suadenti ora ingannevoli, degli uomini.
In un mondo sempre più arroventato da una febbre violenta, la meditazione nata in Oriente sembra essere la via più efficace per promuovere quei valori della calma, dell'armonia, della non-aggressività ora più che mai necessari. La sua pratica si sta infatti sempre più diffondendo anche nel nostro paese. Questo volume illustra le principali tecniche della meditazione orientale secondo l'insegnamento delle grandi scuole del passato - dal taoismo allo zen - o dei maestri del presente, come Ramakrishna o Krishnamurti, senza dimenticare un accenno anche allo sciamanismo o ai metodi meditativi di cristianesimo, ebraismo e islam: vie diverse che giungono alla stessa meta. All'interno di queste tradizioni spirituali e religiose, che differiscono per fattori storici e culturali ma che racchiudono un nucleo comune, Claudio Lamparelli ricerca in particolare quegli elementi pratici immediatamente utilizzabili da parte di chi, ateo o credente, desideri riscoprire la propria profonda essenza, liberata dal dolore e dai condizionamenti.
Tra i grandi personaggi dell'antica Roma, nessuno è stato più geniale, astuto e controverso di Marco Tullio Cicerone. Eppure ben pochi avrebbero scommesso sul suo futuro quando, all'età di ventisette anni, scelse di lanciarsi nell'infido e violento mondo della politica, deciso a raggiungere con ogni mezzo l'imperium, il sommo potere statale. Cicerone era un avvocato promettente, oltre che un affascinante oratore. Non discendeva da una delle grandi famiglie aristocratiche, non poteva presentare il conto dei favori politici elargiti dai suoi antenati, non disponeva delle enormi ricchezze di Crasso. A raccontare la sua straordinaria vicenda è il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti. Robert Harris ci consegna un ritratto di Cicerone ben diverso dal personaggio solenne che noi conosciamo. "Imperium" è un romanzo, il primo di una trilogia che svela i retroscena di una realtà fatta di intrighi e di corruzione, singolarmente affine a quella attuale.
Nel 1972, un anno esatto prima della scomparsa, il premio Nobel per la letteratura Pablo Neruda cominciò la redazione definitiva delle sue memorie, che furono pubblicate postume. Composto da dodici quaderni, ciascuno dei quali si riferisce a importanti momenti della vita del poeta, il libro rievoca in un fluire ininterrotto e bizzarro un'esistenza che ha attraversato nel tempo e nello spazio l'intero Novecento. Sulla scena della memoria si affacciano da un lato le donne amate, gli amici, i personaggi comuni, dall'altro i protagonisti della storia - Gandhi, Nehru, Stalin, Castro, il Che, intellettuali e artisti che, da Picasso a Moravia, lottarono per la libertà - e i grandi avvenimenti del secolo breve - la guerra di Spagna, il secondo conflitto mondiale, la lotta di liberazione delle colonie. Neruda si rivela al lettore un osservatore attento, sottile e spiritoso della realtà che lo circonda, ma soprattutto un uomo che ha pienamente vissuto, calcando da protagonista il palcoscenico della storia e dell'arte.
Assaf è un sedicenne timido e impacciato cui viene affidato un compito singolare: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato seguendolo per le strade di Gerusalemme. Correndo dietro all'animale, Assaf viene condotto di fronte a inquietanti personaggi, attraverso i quali ricompone i tasselli di un drammatico puzzle: la vicenda di Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per andare a salvare il fratello, giovane tossicodipendente finito nella rete di una banda di malfattori. "Qualcuno con cui correre" è il ritratto di due adolescenti che si cercano, che forse si amano, che soffrono ma combattono con generosità per qualcosa che è dentro di loro.
Roberto Saviano legge il testo del suo romanzo-inchiesta: il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari. Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. La storia parte dalla guerra di Secondigliano, dall'ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha generato 80 morti in poco più di un mese. Una narrazione-reportage che svela i misteri del "Sistema" (così gli affiliati parlano della camorra, termine che nessuno più usa), di un'organizzazione poco conosciuta, creduta sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d'affari.
"Le avventure di Pinocchio" rappresentano ancora oggi un classico della letteratura per ragazzi: le tragicomiche peripezie del burattino discolo e irrispettoso, continuamente in bilico fra la voglia di divertirsi pensando solo a se stesso e il desiderio di diventare "un ragazzino perbene". Un po' pezzo di legno, un po' bambino vero, Pinocchio si caccia continuamente nei guai, non sopporta la disciplina, è ingrato verso chi gli vuoi bene. Poi si pente e vorrebbe cambiare, ma incappa in una bugia e subito il naso gli cresce a dismisura! Così passa da una disavventura all'altra e ogni episodio si trasforma in una insostituibile lezione di vita. Attorno a lui ruotano una serie di personaggi indimenticabili, dal buon Geppetto, generoso dal cuore d'oro, al saggio Grillo Parlante, alla dolce Fatina dai capelli turchini. Per non parlare dell'orribile Mangiafuoco, di Lucignolo, compagno di sventure nel Paese dei Balocchi, e del Gatto e la Volpe, forse la più famosa coppia di "briganti" della letteratura. Età di lettura: da 8 anni.
Da quando ha sposato Peter, enigmatico compagno di corso alla scuola d'arte, Misty è venuta ad abitare sull'idilliaca Waytansea lsland. Ora Peter, dopo un oscuro tentativo di suicidio, giace in coma all'ospedale. E Misty tiene un diario per quando (semmai) tornerà alla coscienza. Ma - trattandosi di un'opera di Chuck Palahniuk - è inevitabile che il contenuto del diario sia molto bizzarro: misteriosamente cominciano a sparire una dopo l'altra alcune stanze dalle case per le vacanze della zona che Peter aveva ristrutturato. Misty, con l'aiuto di un grafologo, scopre che sulle pareti delle stanze (in realtà murate) sono stati scribacchiati dei messaggi terribili e minacciosi che a poco a poco svelano verità sconvolgenti su di lei e sul suo destino.
Sono passati quindici anni dalla terribile estate che, con i due attentati di Punta Raisi e di via d'Amelio, segnò forse il momento più drammatico della lotta contro la mafia in Sicilia. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino restano due simboli, non solo dell'antimafia, ma anche di uno Stato italiano che, grazie a loro, seppe ritrovare una serietà e un'onestà senza compromessi. Ma per Giuseppe Ayala, che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l'indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Per la prima volta, Ayala racconta la sua verità, non solo su Falcone e Borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora.
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