
Il cibo è sempre più la chiave d’accesso al vero cuore di una città. Nella cucina c’è la storia, la geografi a, il gusto e più in generale l’identità di un’intera comunità. Per quanto riguarda Roma, già Livio Jannattoni, Ada Boni e Aldo Fabrizi hanno pubblicato i ricettari defi nitivi, quelli con le vere ricette della tradizione romana: l’abbacchio, la coda alla vaccinara, i carciofi , la gricia e altre leccornie. Ilaria Beltramme con Magna Roma recupera in modo molto rispettoso questo patrimonio culinario, aggiungendo due elementi molto importanti: il primo è la sostituzione degli ingredienti che nel frattempo sono scomparsi dai supermercati; il secondo è svelare curiosità e aneddoti legati alle singole ricette. Anche l’appendice è molto gustosa perché contiene appunti sull’alimentazione ai tempi di Roma antica, notizie sui menu dei Conclavi, i giochi da osteria e la vera storia della “società dei magnaccioni”. Un mix di sapori e cultura romana davvero prelibato.
Mano a mano che passano gli anni, il giudizio sul pontificatodi Giovanni Paolo II diventa più difficile: i coraggiosi gestipubblici e le scelte di politica vaticana si mescolano inevitabilmenteai ricordi e alle nostalgie per una figura storica ereligiosa talmente importante da essere oggetto di un processodi beatificazione rapidissimo.Secondo Alberto Melloni si possono distinguere cinque“perle” fondamentali di Giovanni Paolo II, cinque atti chehanno agito dentro e fuori dalla Chiesa e al di là, forse, dellesue stesse intenzioni. Dalla difesa strenua del Concilio VaticanoII durante l’assise del 1985 alla deplorazionedell’antisemitismo durante un incontro alla sinagoga diRoma nel 1986, dal famoso “mea culpa” nel 2000,all’appello per la pace in occasione dell’attacco americanoin Iraq, fino all’offerta ai fedeli e al mondo intero del propriocorpo malato nelle ultime settimane di vita: tutti momentiche si caratterizzano non per una ragione ideologica maper la capacità narrativa e la forza simbolica che hannosprigionato e che rimarranno impressi nella memoria collettivaper aver segnato profondamente il percorso della Chiesae della società negli ultimi trent’anni.
Che Papa Wojtyla amasse la montagna e si identificasse appieno con la pace di quel mondo è risaputo. Non molti invece sanno che c’è un testimone oculare di quello che è stato il suo eccezionale rapporto con quella parte del creato. Quel testimone è Lino Zani, dapprima suo maestro di sci e guida alpina, poi a poco a poco negli anni, suo segreto compagno di vere e proprie “fughe” a due, verso le cime innevate, a concedersi parentesi di vita contemplativa fuori dagli impegni e dai protocolli vaticani. Come pregava, cosa amava mangiare, le sue paure, il suo rapporto con la politica, col corpo, con la morte... Racconti inediti di giorni, notti, emozioni e scambi umani, che sono stati ostinatamente confinati in un silenzio osservato per anni. E che oggi al cospetto di un avvenimento come l’imminente beatificazione, Zani si sente di poter sciogliere, per condividere con il mondo intero il privilegio di aver diviso tanta vita con un uomo così straordinario. Il libro sarà corredato da un inserto fotografico inedito ricco di immagini che ritraggono un Papa Woytjla fuori dai canoni ufficiali, eppure sempre intriso della sua santità.
È l'alba. Anche stanotte Eva non riesce a dormire. Apre la finestra: l'aria pungente e dolce dell'aprile altoatesino sa di neve e di resina. All'improvviso il telefono squilla, la voce debole di un uomo che la chiama con il soprannome della sua infanzia: è Vito. È molto malato, e vorrebbe vederla per l'ultima volta. Carabiniere calabrese in pensione, ha prestato a lungo servizio in Alto Adige negli anni sessanta, anni cupi, di tensione e di attentati. Anni che non impedirono l'amore tra quello smarrito giovane carabiniere e la bellissima Gerda Huber, cuoca in un grande albergo, sorella di un terrorista altoatesino e soprattutto ragazza madre in un mondo ostile. Quando Vito è entrato nella sua vita, Eva la figlia bambina, ha provato per la prima volta il sapore di cosa sia un papà: qualcuno che ti vuole così bene che, se necessario, perfino ti sgrida. Sul treno che porta Eva da Vito morente, lungo i 1397 chilometri che corrono dalle guglie dolomitiche del Rosengarten fino al mare scintillante della Calabria, compiremo anche un viaggio a ritroso nel tempo, dentro la storia tormentata dell'Alto Adige e della famiglia Huber. La fine della prima guerra mondiale, quando il Sudtirolo austriaco venne assegnato all'Italia, quando Hermann Huber, futuro padre di Gerda, perse i genitori e con loro la capacità di amare.
Le storie degli eroi e degli dèi dell’Olimpo sono piene di colpi di scena, di amori, tradimenti, viaggi da sogno e vendette alla Rambo. De Crescenzo dedica al nipote e a tutte le nuove generazioni questo atto d’amore per Ulisse e tutti i miti greci, nella speranza, pagina dopo pagina, di trasmettere, come un contagio, la sua passione.
Questa è la storia di Kate e William, due ragazzi che si sono conosciuti all’università, si sono innamorati, si sono lasciati per poi rimettersi insieme e decidere di sposarsi. All’apparenza una storia d’amore come tante, se non fosse che uno dei due è il futuro re d’Inghilterra e che la loro relazione è stata seguita passo passo da milioni di persone nel mondo, tutte invitate il 29 aprile al loro matrimonio in televisione. Alfonso Signorini, con il suo stile unico e appassionante, ci racconta la storia di William e Kate: il primo incontro, le loro famiglie così diverse, le difficoltà, le litigate, le corse in macchina, le feste, i momenti pubblici e quelli privati. E ce lo racconta come se fosse una favola, una favola d’amore reale.
“Non fare domani quello che puoi fare oggi” diceva Benjamin Franklin, ma molti di noi si riconoscono piuttosto in Mark Twain, che consigliava: “Non fare domani quello che potresti fare dopodomani”. La tendenza a rimandare i problemi e la loro soluzione sembra essersi molto accentuata nella nostra società, impulsiva ed egocentrica. Eppure la procrastinazione non rende felici: chi la pratica sa che gli costerà cara, che gli procurerà guai, che lo renderà più triste e spesso oppresso dai sensi di colpa. Dopo avere spiegato in che cosa consiste il fenomeno, Piers Steel, autorevole studioso del tema, traccia i profili dei vari tipi di procrastinatori: c’è chi non riesce a cominciare, chi comincia ma si perde nei dettagli, chi infine si lascia tentare dalle mille distrazioni che lo circondano. L’autore guida poi il lettore a capire, attraverso una serie di test, quanto sia profonda la sua propensione a rimandare azioni e decisioni, e lo aiuta a tenerla sotto controllo, tramite tecniche capaci di spingerlo ad affrontare le decisioni da cui rifugge.
I passi salienti del Libro Sacro della cristianità resi accessibili ai bambini grazie a una trasposizione nella forma del fumetto filologicamente corretta (tutti i testi sono approvati dalla Conferenza Episcopale Italiana). In più di 150 tavole a fumetto si raccontano i passi più significativi della Genesi, dell'Esodo, dell'Antico Testamento e della vita di Gesù, in un'opera unica nel suo genere. Le due introduzioni di Monsignor Ravasi, una destinata ai bambini lettori e una ai genitori ed educatori, forniscono una garanzia di serietà, qualità e autorità. Età di lettura: da 6 anni.
I suoi primi tredici anni Immacolata, per tutti Imma, li ha vissuti in un paese del profondo Sud dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono diritto degli uomini. Testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente. In seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord nascondendola a casa di una zia sconosciuta. Imma si trova allora a fare i conti con la ragazza che non si era accorta di essere, con la donna che vuole diventare... Nelle lunghe ore solitarie tra le mura dell’appartamento della “zia scaduta”, dietro la finestra, unico contatto col mondo, aspetta la magica ora di pietra, in cui tutto sembra fermarsi e la verità delle cose si rivela nel silenzio. Ma la vita vera non si ferma ed è solo violando la sua prigione che Imma conoscerà il giovane venditore di libri usati e la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano – il protagonista di Io non ho paura – o di Oliver Twist, Imma troverà ancora una volta il coraggio per un gesto di libertà...
Katrine e Joakim Westin, stanchi di Stoccolma, si trasferiscono con i loro due bambini sull’isola svedese di Öland, in una villa dell’Ottocento. Secondo una leggenda locale, la casa sarebbe stata costruita con il legname proveniente dal naufragio di un vapore tedesco durante una tempesta invernale nel XIX secolo. La nuova vita dei Westin si trasforma presto in tragedia quando Katrine muore annegata in mare. Durante il gelido inverno, Joakim scopre una piccola stanza cieca sulle cui pareti sono stati incisi i nomi delle persone decedute sull’isola nel corso di 150 anni. Le loro tragiche storie sono narrate nel diario di Mirja Rambe, la madre di Katrine anch’ella vissuta per alcuni anni a Åludden. Il passato s’intreccia al presente e i morti tornano a parlare con i vivi attraverso sogni e visioni inquietanti. Mentre si avvicina il Natale e sull’isola incombe il Nattfåk, una tempesta di neve da brivido, Joakim deve affrontare il suo segreto più intimo e nero, la misteriosa scomparsa qualche anno prima della sorella maggiore Ethel, devastata dalla droga e con la quale lui e la moglie avevano avuto un profondo conflitto. Il cadavere di Ethel non è mai stato trovato...