
“Il filo conduttore di questa storia è una piccola statua di legno attribuita a Luca l’evangelista. La statuetta, però, rappresenta solo un pretesto, una strada da seguire. Durante il viaggio, ogni tanto ci si ferma, si dà un’occhiata in giro, come in un’area di servizio di un’autostrada moderna oppure, meglio ancora, in una stazione della Via Crucis. Si entra, si guarda l’avvenimento proposto e ci si accorge che, a ogni sosta, è sempre presente uno stesso personaggio, come se facesse anche lui il nostro viaggio e avesse deciso di concedersi ogni tanto, come noi, delle soste: è la madre di Gesù.
Il personaggio principale di questa storia è proprio Lei. Come se non si fosse mai allontanata dagli avvenimenti degli uomini, Ella è costantemente presente accanto a coloro che più soffrono e che più hanno bisogno di conforto. Ma forse questo personaggio è sempre esistito: tutti gli attributi delle antiche dee, madri di dei e di uomini, sono, in fondo, attribuibili a Maria. Io, però, non sono un teologo. Agli esperti di teologia sta il compito di capire quale rapporto ci sia tra la Theotokos, la Madre di Dio, e le antiche madri venerate prima della nascita di Cristo. A me è dato di vestire i panni del divulgatore e di raccontare ciò che ho appreso”.
Questo testo prosegue e amplia le ricerche dell’Autrice su Cristina di Svezia, su Francesco Santinelli e su Massimiliano Palombara, presentandoci episodi biografici e analisi testuali interessanti non soltanto dal punto di vista storico ma rivelatori dell’“opera alchemica” di questi tre personaggi, tutti appassionati del conoscere e del sapere che in quel periodo si esplicava attraverso l’alchimia e l’astrologia. Praticare queste materie non era in contrasto con la religione cattolica, lo dimostra il fatto che Cristina di Svezia rinunciò a un regno che amava e sapeva governare, per abbracciare la religione cattolica.
Forse Cristina è il personaggio che esprime più validamente la rinuncia al mondo terreno, addirittura a un regno, per seguire più liberamente i suoi impulsi sapienziali e religiosi. Non a caso è stata chiamata “Minerva del Nord”.
In particolare nel libro viene ricordata e commentata la famosa porta magica di piazza Vittorio, ingresso secondario di Villa Palombara sull’Esquilino, uno dei pochi monumenti alchemici rimasto intatto nei secoli. Alcune rime del poeta e latinista Massimiliano Paombara, riscoperte recentemente in due manoscritti dell’Archivio Palombara-Massimo, che vengono pubblicate per la prima volta, si riferiscono alle “massime” della Porta Magica. In base allo studio di queste rime, l’Autrice ha potuto affermare che le “iscrizioni ermetiche” incise sotto i simboli della Porta e sulle pareti del “palazzino” sono opera del Palombara stesso e non del fantomatico pellegrino del Cancellieri come si è sempre creduto.
Natuzza Evolo (1924-2009) presentava tutta la gamma dei doni meravigliosi legati al più intenso sentimento religioso: colloqui con Gesù, la Madonna, gli angeli, i santi e con le anime dei disincarnati, chiaroveggenza, profezia e bilocazione, ovvero il dono di essere in due luoghi contemporaneamente. Oltre a ciò le stigmate e perfino le emografie, trasudazioni di sangue che tracciavano sul corpo e sui panni della semplice donna calabrese disegni e scritte di carattere sacro, preghiere in latino, greco, aramaico e in altre lingue a lei completamente sconosciute. Il libro narra le vicende della mistica a partire dalla sua difficile infanzia nel paesino calabrese, la sua vita che per più di cinquant'anni è stata dedicata a portare avanti la sua missione, incontrando l'umanità sofferente che andava a visitarla nella sua modesta casa di Paravati - un paese piccolo in cui avvenivano cose straordinarie - e pregando per la guarigione dei malati, miracolo spesso realizzatosi. Le eccezionali fenomenologie di Natuzza Evolo sono documentate da numerose fotografie.
Un cavaliere completamente verde irrompe nella corte di re Artù e chiede di essere decapitato, sfidando Gawain un anno dopo. Un uomo perde la sua preziosa perla tra l'erba di un giardino e ha la visione del paradiso. L'antico mito di Orfeo ed Euridice si rinnova in un ambiente medievale. Avventura, magia, esoterismo, misticismo, amore e morte in tre testi del XIV secolo riscritti per i lettori di oggi dall'autore de Il Signore degli Anelli.
La ricca eredità culturale e spirituale dell'India è incarnata da tre antiche scritture: i Veda, le Upanishad e i Purana. Nonostante i Veda siano i testi fondamentali dell'induismo, le odierne pratiche religiose sono profondamente legate ai Purana perché i loro insegnamenti non solo hanno salvato la società indiana dalla disgregazione, ma l'hanno anche rafforzata rendendola più solida. Essi accompagnano tutti gli aspetti della vita umana e anticamente erano l'unico accesso che le masse avevano alla conoscenza. La loro semplice esposizione dei principi della filosofia vedica, la spiegazione delle varie manifestazioni del dharma (la Legge naturale) nella vita, l'enfasi sull'attuazione dello swadharma (l'insieme dei doveri umani), l'esortazione a donare e a servire l'umanità per conservare l'equilibrio sociale, l'importanza di mantenere l'armonia religiosa con semplici modalità di adorazione, specialmente per le donne e per le classi meno abbienti, hanno contribuito immensamente alla crescita e al sostegno dei costumi indiani. Questo libro analizza in modo scientifico i 18 maggiori Purana e contribuisce in tal modo a ricostruire i differenti aspetti della società, dell'economia, della cultura e della storia dell'India.
A Maria Montessori (1870-1952) dobbiamo una nuova comprensione del bambino e un nuovo modo di intendere l'insegnamento e la formazione dei docenti. Il suo famoso Metodo è utilizzato in tutto il mondo e trova echi e riflessi anche dove non viene ufficialmente citato. Maria Montessori è però molto più di questo. Ambasciatrice di pace (fu proposta tre volte per il Premio Nobel), viaggiò instancabilmente in Europa, America e India per annunciare "la scoperta del bambino" e far capire che se si vuole un'umanità migliore è dal bambino che bisogna cominciare, perché il bambino è il padre dell'uomo, è la speranza per il futuro. In questo libro vengono indagati e messi in luce aspetti ancora poco noti della vita della grande pedagogista: le sue lotte per il femminismo e per il diritto della donna al voto, il complesso rapporto con Mussolini e il regime fascista, la pesante contraddizione che non le consentì di tenere presso di sé il figlio Mario, nato da una libera relazione con un collega. Solo a quindici anni Mario potè unirsi alla madre, divenendo il suo miglior collaboratore. E ancora: il rapporto di Maria Montessori con la teosofia e la Società Teosofica, rapporto molto più importante di quanto si sia finora pensato. Un ritratto ampio e completo di una personalità complessa quale è stata Maria Montessori, una donna che ha vissuto appieno la sua epoca, superandola e proiettandosi al tempo stesso verso i tempi moderni.
Conoscere le tecniche utilizzate per pianificare un percorso e mantenere la rotta in qualunque condizione, di giorno o di notte, sotto la pioggia o la neve, è importante per chiunque ami fare escursioni, andare in bici, in canoa o in barca a vela, sciare o scalare montagne. Questo manuale, basato sull'esperienza della British Army's Special Air Service Brigade, spiega quali sono i più efficaci metodi di orientamento, sia in situazioni di svago che di emergenza. Partendo da nozioni fondamentali come la lettura delle mappe e l'utilizzo delle bussole e dei ricevitori GPS, questo prezioso libro fornisce informazioni dettagliate su argomenti quali: sapersi orientare senza l'uso di carte e bussola esaminando indicatori naturali come il sole e le stelle; viaggiare in ambienti estremi; mandare segnali di soccorso e rintracciare persone e animali. L'ultimo capitolo è infine dedicato ad alcune tecniche basilari di fuga e sviamento.
La fine del mondo è stata annunciata più volte: tutti - per citare l'esempio più famoso - abbiamo certamente presenti le ansie millenaristiche suscitate dal celebre "Mille non più Mille" che riempì di terrore i popoli per poi rivelarsi una bolla di sapone. Non essendo il mondo finito nell'anno 1000, si pensò che lo sarebbe stato nel 1033, millesimo anniversario della morte del Signore. Ci furono carestie e disordini vari, ma il mondo non finì. In tempi a noi vicinissimi abbiamo avuto la scadenza dell'anno 2000 che ha suscitato altri - seppure assai più pacati - timori. Passato senza eccessivo danno il 2000, ecco incombere il 2012, che secondo il calendario Maya dovrebbe segnare la fine dei tempi. E se scamperemo quello, sarà presto in agguato il 2033 (gli anni del Signore più duemila), preannunciato come fine del mondo nel libro Le profezie di Papa Giovanni di Pier Carpi. Possiamo dar credito? Dobbiamo preoccuparci? Le varie Apocalissi finora annunciate non si sono fortunatamente rivelate veritiere. Che pensare allora del 2012? Una minaccia, un monito, un avvertimento? Forse il simbolo - uno dei tanti - delle paure ricorrenti dell'umanità?
La precognizione - dopo la telepatia, la chiaroveggenza e la psicocinesi - è la quarta grande categoria dei fenomeni paranormali. È una manifestazione inquietante e di non facile accettazione perché è arduo ammettere che possa essere "visto" oggi ciò che ancora non si è realizzato e che appartiene al futuro. Bender analizza la precognizione dal punto di vista scientifico ed esamina diversi casi eclatanti di preveggenza. Si spinge, inoltre, a studiare l'ancora inspiegabile fenomeno della liquefazione del sangue di San Gennaro riportando tutte le misurazioni e le verifiche che ha condotto sul campo - e il problema delle cosiddette "esperienze di confine", ovvero delle visioni di chi è stato in punto di morte.
Le quattro verità furono rivelate da Buddha dopo che ebbe raggiunto l'illuminazione e sono il fondamento di tutte le pratiche buddhiste. "La prima verità esprime la natura di tutte le nostre malattie e nevrosi esistenziali. "La seconda esplora le cause e le condizioni per il loro sviluppo. "La terza dimostra che le cause dei nostri problemi possono essere eliminate e che possiamo liberarci dalla sofferenza. "La quarta rivela i vari sentieri della pratica offerti dal buddhismo per conseguire tale obiettivo. In base alle prime due verità, ossia, la verità della sofferenza e la verità dell'origine della sofferenza, si può capire come gli esseri senzienti vaghino nel samsara. Per liberarsi dalla sofferenza, bisogna comprendere le due seconde verità: la verità della cessazione e la verità del sentiero. Le quattro nobili verità sono così chiamate perché possono essere sperimentate e comprese secondo l'insegnamento del Buddha: se si è capaci di metterle in pratica, si può essere sicuri di raggiungere le realizzazioni. Il Buddha ci ha, infatti, dimostrato che il sentiero spirituale è pragmatico e opera direttamente su ogni esperienza quotidiana per trasformare profondamente il praticante.