
Nel corso del Due e Trecento la quantità di denaro destinata all'esecuzione di opere d'arte cresce esponenzialmente e diviene una delle forme più comuni di beneficenza a favore di enti ecclesiastici. I lasciti testamentari destinati alla realizzazione di affreschi, sculture, vetrate danno espressione alla volontà di raccomdarsi direttamente all'intercessione dei santi e corrispondono all'ansia dei singoli per la sorte della loro anima nel mondo a venire. A poco a poco, tra i personaggi sacri, si insinuano i ritratti dei donatori in atteggiamento pietoso. Il libro è una lettura non consueta di molte opere medievali e getta nuova luce sul rapporto dell'uomo con l'arte.
La partecipazione attiva al dibattito politico è la caratteristica fondamentale di una società democratica. In questi primi anni del XXI secolo assistiamo invece a una crescente passività dei cittadini occidentali. Finite le elezioni, trasformate in uno spettacolo saldamente controllato da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione, la politica viene poi decisa in privato dallo scambio di favori tra i governi eletti e le lobbies che rappresentanto in forme sempre più marcate gli interessi economici. E, in una società in cui la democrazia rappresentativa sembra al tramonto, la gente vive la politica come un corpo estraneo, lontano, inafferrabile.
Il volume offre al lettore una rassegna ampia e dettagliata delle più significative teorie dell'Intelligenza, così come si sono sviluppate dalla metà dell'Ottocento fino a oggi, dai contributi teorici dei positivisti inglesi alle teorie più recenti, legate allo sviluppo dei modelli computazionali e simulativi dell'Intelligenza. La parte conclusiva del testo è dedicata all'Intelligenza Artificiale e al connessionismo con lo scopo di offrire un quadro del percorso che hanno seguito insieme biologi, cibernetici, informatici, ingegneri, matematici, psicolinguisti e psicologi per comprendere come i processi intellettivi si generino e funzionino all'interno di un essere vivente.
La globalizzazione mette in crisi i tradizionali strumenti della mediazione politica, rivelando nella saldatura di umanitarismo ed economicismo che si compie nel biopotere globale il volto segreto della modernità dispiegata. Attraverso alcune delle voci più rilevanti della filosofia politica contemporanea, una riflessione radicale sulla sovranità, i diritti e la biopolitica.
Il libro ricostruisce la storia del movimento moderno dell'architettura, il movimento che ha cambiato il significato dell'architettura e interrotto la classificazione dei settori tradizionali: arte, scienza, tecnica.
Che cosa c'era prima dell'estetica? In questo volume Daniele Guastini analizza le trasformazioni del pensiero che hanno posto fine alla concezione antica dell'arte poetica come forma diretta di sapienza e favorito il sorgere e l'affermarsi dell'estetica come riflessione filosofica tipicamente moderna sull'arte, il bello e la sensibilità.
"La ricerca per Jacques Le Goff non è mai finita. Poiché il Medioevo che ha studiato è molto più di un "periodo". Jacques Le Goff ha presto avuto l'intuizione di incontrare un mondo, una civiltà, molto vicini e molto lontani. Nonostante l'intensa opera di rimozione - talvolta di negazione - che permette alla nostra cultura di affermarsi contro le sue origini, il grande millennio che appassiona Jacques Le Goff ci tocca da vicino. Ecco il nostro problema: siamo spesso "medievali" quando ci vantiamo di essere moderni; e spesso siamo soltanto "medievaleggianti" quando crediamo di radicarci nel tempo delle cattedrali, dei cavalieri, dei contadini e dei mercanti." (dalla Prefazione di Jean-Maurice de Montremy)
Un'ideologia? Un movimento? Un regime? Un fenomeno storico che appartiene al passato o un modo di pensare ancora presente? Un modello unico che ha avuto solo imitatori più o meno fedeli o un genere tendenzialmente universale che si è concretizzato in una serie di manifestazioni originali e specifiche? Un progetto totalitario con ambizioni di durata millenaria o un espediente autoritario nato dalle paure di ceti sociali intimoriti dalla fragilità dei regimi liberali? In questo volume Tarchi passa in rassegna le diverse interpretazioni date a questo fenomeno complesso.
Il volume analizza la pratica e la figura dell'usuraio agli albori del capitalismo, nell'Occidente cristiano. In un racconto avvincente Le Goff mostra come nei secoli XIII e XIV si sia costruito a poco a poco il compromesso fra esigenze della religione e spinte dell'economia: grazie alla carità ai poveri e alle donazioni per la Chiesa, il banchiere riesce a godersi la borsa qui sulla terra e ad assicurarsi la vita eterna nell'aldilà, magari con una sosta in Purgatorio.
Molti sono, per l'autore, i processi che mettono a repentaglio la democrazia. Prima di tutto la globalizzazione economica e l'accentramento di un grande potere decisionale nelle mani di poche multinazionali che sfuggono al controllo politico. Poi la creazione di organismi sovranazionali, più lontani dai cittadini, spesso governati da élite tecnocratiche non formate attraverso competizioni elettorali. E come se non bastasse, anche le nuove tecnologie, come Internet alterano il meccanismo tradizionale della rappresentanza politica (basti pensare all'uso spesso arbitrario dei sondaggi).

