
La breve stagione di Mani Pulite non ha scardinato il vecchio equilibrio ad alta densità di corruzione che si era andato consolidando nella gestione italiana della cosa pubblica. Cos'è rimasto della "rivoluzione dei giudici", che tante speranze aveva suscitato nella prima metà degli anni Novanta? Mentre da tempo il problema della corruzione in Italia non è più all'ordine del giorno, negli ultimi anni una lunga serie di episodi di micro-corruzione e clamorosi scandali politici e finanziari hanno segnalato una chiara linea di continuità con le vicende svelate da Mani Pulite. In questo volume, somiglianze e differenze tra vecchia e nuova corruzione vengono evidenziate a partire da una ricerca empirica basata su materiale giudiziario, relazioni di commissioni parlamentari e authorities pubbliche, oltre che sulla sistematica rassegna della stampa. L'analisi si concentra sui meccanismi della corruzione, sulle loro attuali trasformazioni rispetto al passato, sul rafforzato intreccio tra politica ed economia che sta caratterizzando la nuova fase istituzionale.
Solo 21 furono le donne elette il 2 giugno 1946 su 556 componenti l'Assemblea costituente. Alcune di loro divennero grandi personaggi, come Nilde lotti; altre rimasero a lungo nelle aule parlamentari, come Elisabetta Conci e Vittoria Titomanlio; altre infine tornarono, prima o dopo, alle proprie occupazioni, come Ottavia Penna Buscemi e Laura Bianchini. Tutte, con il loro impegno e le loro capacità, segnarono l'ingresso delle donne nel più alto livello delle istituzioni rappresentative. A tutte la Fondazione della Camera dedica questo volume.
Il cristianesimo costituisce una radice fondamentale della storia e del patrimonio culturale contemporaneo. Frutto della collaborazione di specialisti italiani e stranieri, questo volume copre l'intero arco della sua storia e ne ripercorre tutte le tappe, dalle origini a oggi. Esso presta uguale attenzione alle complesse vicende del cristianesimo occidentale e orientale, alla Riforma e alle varie comunità nate dal protestantesimo, alla storia delle missioni cattoliche e protestanti e alla diffusione del cristianesimo negli ultimi secoli, concludendosi con un capitolo di grande attualità sulla storia dell'ecumenismo. Fenomeno religioso di straordinaria ricchezza, nonostante divisioni e lacerazioni il Cristianesimo ha saputo conservare nei secoli la propria identità, fondata nella fede nel Cristo risorto e nel suo messaggio, annunciato alle genti e adattato ai differenti contesti culturali.
Con i suoi 356 milioni di aderenti, il buddhismo costituisce, dopo il cristianesimo e l'islam, la terza grande religione universale. Diffuso in tutto il sud-est asiatico, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si è progressivamente diffuso anche in Occidente, ponendosi come un'alternativa religiosa, oltre che filosofica ed etica, al cristianesimo. Nella sua storia millenaria, il messaggio del Buddha ha conosciuto continue reinterpretazioni, portando alla formazione di buddhismi diversi come quello tibetano, quello cinese, quello giapponese, uniti però dal comune anelito alla fedeltà nei confronti del messaggio originario del Buddha. I vari saggi che compongono il volume ripercorrono le tappe principali di questa storia: dalla presentazione dell'ambiente storico-religioso indiano in cui sorse la via di liberazione sperimentata dal Buddha all'illuminante capitolo finale sul buddhismo in Occidente, che aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo attuale successo.
Chi parla oggi dell'hinduismo (o induismo) parla di una realtà religiosa complessa e diffusa, che riguarda non soltanto la maggioranza degli abitanti del continente indiano, ma in conseguenza dei processi migratori, la maggior parte degli hindu che vivono nell'Asia sudorientale, nel Vicino Oriente, in Africa, nelle due Americhe, in Australia e, naturalmente, in Europa. Non solo: dietro il generico termine "hinduismo" sono compresi fedeli che hanno credenze animistiche, politeistiche, panteistiche, monastiche, monoteistiche, che praticano forme tradizionali di culto o che le criticano radicalmente, gli aderenti a credenze arcaiche ma anche i seguaci del neohinduismo, cioè dei movimenti di riforma sorti in conseguenza del confronto con la cultura moderna a partire dal XIX secolo. Questo volume ripercorre la storia dell'hinduismo e ne illumina per il lettore la ricca complessità, le scuole filosofiche, le pratiche ascetiche, le forme devozionali che conservano ancor oggi, per l'immaginario occidentale, un fascino misterioso.
Nell'universo interculturale contemporaneo si spalancano minacciosi panorami di scontri di civiltà e si rafforzano pericolosi meccanismi di difesa della propria identità. Mai come oggi l'Occidente si sente minacciato dai vari fondamentalismi e troppo facilmente riduce la complessità dell'Islam a quella di una piatta categoria aggressiva. Ecco allora che un volume sulla religione dell'Islam - da Maometto fino alle nuove spiritualità islamiche di oggi - è strumento prezioso di conoscenza dell'altro.
La religione dell'Israele antico; il giudaismo del Secondo Tempio, il periodo forse più tormentato e drammatico, ma anche creativo e decisivo, della storia millenaria di questa religione; il cosiddetto rabbinismo - cioè il tipo di ebraismo che si formò in conseguenza della crisi vissuta tra I e II secolo dell'era volgare e che ha costituito la forma dominante di ebraismo nei secoli successivi - e la formazione delle differenti tradizioni giudaiche; la diffusione della diaspora e, infine, le correnti riformate sorte tra Otto e Novecento che costituiscono il contributo più importante in periodo moderno alla storia della religione ebraica. Questo volume ha il pregio di fornire una ricostruzione completa e organica delle vicende che hanno portato alla elaborazione di un'esperienza religiosa centrata nelle relazioni problematiche e piene di tensione tra Dio e il popolo: Dio, Toràh, popolo ebraico e il rapporto tra questi tre elementi definiscono, dall'inizio a oggi, l'essenza del giudaismo.
Il volume è il tentativo di diffondere attraverso "dialoghi possibili" scritti da studiosi e affidati al teatro, alla radio, a queste pagine, ad altre forme di comunicazione, la conoscenza oggi circoscritta, sfocata o distorta, di cinque figure-chiave della storia italiana: Francesco Crispi, Francesco Saverio Nitti, Donato Menichella, Luigi Sturzo e Giuseppe Di Vittorio. Il progetto nasce dalla constatazione che è oggi debole, debolissima, la consapevolezza del contributo di idee e di azione degli uomini e delle donne che hanno concretamente lavorato a disegnare il paese. Non vi è un orgoglio diffuso nell'avere questi e altri "padri fondatori". La conoscenza, lo studio, anche di primissimo livello, rimangono prerogativa degli "specialisti", non concorrono alla formazione di una cultura politica nazionale. L'opera racconta il percorso di costruzione del progetto, raccoglie i dialoghi costruiti dagli studiosi, le schede di presentazione dei personaggi e le scene degli incontri. I dialoghi anticipano la fase drammaturgica, mentre ai testi degli studiosi segue un esempio di traduzione teatrale.
Il disegno della lepre che Visnu impresse nella luna attingendo al succo delle montagne, i dispetti del Buddha bambino, gli amori di Siva, i viaggi iniziatici nel regno dei morti, le grandi metamorfosi cosmiche, le intramontabili storie d'amore, le grandi epopee di eroi, sovrani e demoni narrate nel Ramayana e nel Mahabharata, i due più grandi racconti epici della civiltà indiana. Le pagine di questo libro guidano il lettore, storia dopo storia, a una piena comprensione della mentalità e della civiltà indiane. Per cogliere l'anima dell'india e della sua cultura è infatti indispensabile assorbirne i miti: narrare e ascoltare le antiche leggende è ritenuto dagli indiani un atto di profonda religiosità, capace perfino di abbreviare il transito nel giro doloroso delle rinascite.

