Piero Ventura, l'illustratore, e Gian Paolo Ceserani, il narratore, cominciarono a inventare libri per bambini trent'anni fa. La loro prima collana era dedicata ai grandi viaggiatori (Cristoforo Colombo, Marco Polo, James Cook. ecc.), la seconda alle grandi civiltà del passato (l'antico Egitto, Creta, i Maya, ecc). Questa nuova collana di quattro titoli vuole rispondere al bisogno del nostro tempo di forti riferimenti spirituali e culturali in un concreto contesto storico, con la capacità di narrare ai bambini di oggi, come a quelli di ieri propria dei due autori.
Sant'Agostino nel 400, a proposito del tempo, scriveva che esso era stato costituito dalla divina provvidenza per la nostra salvezza. L'affermazione che la vita umana del suo svolgersi e la storia fossero inserite nell'economia (dispensatio) di salvezza gettava le basi per una visione escatologica del passare del tempo e della sua stessa esistenza. Un'operazione analoga è stata compiuta dai Padri della Chiesa riconoscendo una economia salvifica alle forme artistiche che raffiguravano l'invisibile. A seguito della crisi dell'iconoclasmo bizantino dell'VIII e IX secolo, l'affermazione dell'economia salvifica della rappresentazione artistica ha consentito all'immagine di farsi icona, consegnando alla Chiesa uno strumento pedagogico.
L'autrice del libro ha viaggiato per l'America latina, l'Africa e l'Europa per intervistare i poveri, gli esperti, i dirigenti delle compagnie, allo scopo di riportare la storia complessa dell'approvvigionamento idrico che va risolta oltre il semplice scontro tra servizio pubblico e fornitura privata o fusioni tra i due. La domanda di fondo è: le decisioni sull'approvvigionamento idrico e sull'accesso all'acqua devono essere prese dai cittadini nelle società democratiche, o dalle compagnie private e dalle multinazionali? L'acqua è un diritto dell'uomo o soltanto un altro bene commerciabile? Il testo cerca di rispondere a queste domande.
Marina Corona è nata a Milano nel 1949. Ha vinto nel 1990 il Premio Internazionale Eugenio Montale per la sezione "Inediti". Ha pubblicato il volume "Le case della parola" e il libro "L'ora chiara". Cura cicli di poesia e presentazioni di poeti presso la Casa della Cultura di Milano.
Senza avere la pretesa di fare una storia del partito popolare, l'autore ricostruisce il percorso del nuovo soggetto politico voluto da don Luigi Sturzo, come soggetto con programma progressista e aconfessionale. Tale punto di vista non era però condiviso dalla destra cattolica che, all'interno del Partito Popolare, su ciò diede battaglia fin dal primo congresso di Bologna del 1919. Il terzo elemento che viene preso in esame è l'atteggiamento di papa Benedetto XV che, inizialmente preoccupato dello sbilanciamento a sinistra, se da un lato favorì l'ala destra del partito, dall'altro non volle mai dar vita ad una formazione confessionale e conservatrice.
Il volume (circa 1.000 colonne, 175 voci) presenta l'Induismo nella sua genesi e nel suo sviluppo storico. Una serie di voci mette in rilievo i principali aspetti della tradizione letteraria, rituale, culturale, mitologica, giuridica e della riflessione teorica induiste, nel quadro della storia della critica filologica e antropologica. Notevole spazio viene riservato alle divinità del pantheon induista (ad esempio le voci Brahman, Isvara, Krishna, Manu, Rilma, Vishnu, Yama), allo sviluppo religioso nelle varie regioni del subcontinente indiano.
Elena Dragas può essere considerata "l'imperatrice dei Romani". Rimasta sempre accanto agli ultimi tre sovrani di Bisanzio, trascorse attivamente ben cinquantotto anni nel Palazzo del potere. Ultima imperatrice di un impero millenario, difese il trono per il figlio prediletto e diede alla luce la prole più numerosa di tutte le imperatrici bizantine. Il presente volume ripercorre le tappe fondamentali di un'esistenza ricca e affascinante.
Il territorio di Milano assiste in questi anni a trasformazioni inedite negli assetti produttivi e nella composizione sociale della sua popolazione. Questo libro intende cogliere un'istantanea di tale mondo produttivo attraverso un percorso fra decine di imprese di cui viene raccontata la storia. Un simile percorso, insieme fotografico e narrativo, è introdotto da due saggi di carattere generale: uno, storico, disegna uno sfondo allo spaccato contemporaneo tracciando un quadro delle peculiarità del tessuto produttivo milanese dal medioevo all'Ottocento; l'altro, sociologico ed economico, offre un paesaggio d'insieme del contesto produttivo attuale connettendo la scala locale alle spinte e ai flussi imposti dalla globalizzazione.