
Il futuro come liberazione: più salute, più intelligenza, più ricchi, con una realtà aumentata davanti. È questo ciò che ci prospettano i promotori di un cyberumanesimo che è sempre più realtà. Ma è vera liberazione? O ci stanno semplicemente rubando la nostra libertà? O siamo noi che gliela stiamo cedendo? Un viaggio dentro a un mondo che è già qui e a cui abbiamo delegato troppe delle nostre funzioni. Dallo smartphone al microchip nel cervello il salto non è poi tanto lungo. In questo libro gli aspetti filosofici e le dinamiche umane e culturali di una sfida decisiva.
"Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno". Da quel momento, queste parole di Gesù si sono realizzate alla lettera. Molti sono giunti, continuano a giungere e giungeranno ancora, proclamando di venire nel nome di Gesù, di essere il Cristo, l'Unto, il Messia, il Salvatore. La questione dei falsi messia non si limita però alla loro biografia, pur importante. Accanto alla loro storia, c'è l'inganno stesso. Ingannare, infatti, nell'originale greco del Vangelo, esprime anche la seduzione, la frode, l'illusione, l'indurre in errore e ad allontanarsi dalla verità. Ogni falso Gesù è un apostolo oscuro del principe delle tenebre, il demonio, nemico giurato di Dio e del suo Messia, e, dunque, di ogni uomo. È essenziale saper discernere, conoscere anche le radici degli inganni che hanno plasmato la mentalità dominante nella società. Il demonio, infatti, attraverso i suoi falsi messia, è astuto nel seminare illusioni, offrendo un'ingannevole salvezza. Analizzare le radici storiche e culturali di questi inganni è fondamentale per smascherarne le false promesse. Voltaire, Marx e Hitler, l'Illuminismo, il '68 e la rivoluzione sessuale sono accanto a noi e in noi. Il vero Gesù è lontano dalla falsa gnosi dei falsi messia.
In un'epoca senza maestri ricordiamo Joseph Ratzinger-Benedetto XVI con gli scritti dei cardinali Angelo Bagnasco, Willem Eijk, Gerhard L. Müller, Mauro Piacenza, Pierbattista Pizzaballa, Camillo Ruini, Robert Sarah, George Pell e Matteo Zuppi. Completano il libro le riflessioni di monsignor Giampaolo Crepaldi e di padre Santiago Cantera Montenegro, priore dell'Abbazia benedettina di Santa Cruz del Valle de los Caídos in Spagna. Introduzione di Peter Seewald.
I sette sacramenti della Chiesa Cattolica, hanno un potere, ma lo conosciamo davvero? Scott Hann mostra come le alleanze di Dio, con Adamo, Noè, Abramo, Mosè e Davide, siano diventate le forze trainanti della storia. Quando Gesù venne per adempiere a tutte queste alleanze con il suo sacrificio ne stabilì una nuova, con un potere più grande che mai. Questo potere è contenuto nei sacramenti. In queste pagine scopriamo la loro dottrina, la loro storia, i loro simboli e i loro rituali. Nei sacramenti c'è la più intima connessione tra parole sacre e azione umana, promesse e impegno. In essi l'uomo entra nella nuova alleanza e si impegna con Dio. Restare fedeli a queste promesse non riguarda solo il destino della vita di ognuno, ma anche quella dei popoli. Scott Hann (1957), teologo autore di best seller negli Stati Uniti, è una delle voci più influenti del mondo cattolico americano. La sua conversione al cattolicesimo è stata raccontata nel suo libro Rome Sweet Home, divenuto un caso editoriale internazionale.
Secondo la cultura dominante solo l'accoglienza incondizionata dell'altro, idealmente non occidentale, attraverso l'Islam, l'immigrazione e il wokismo, permette di intravedere la speranza di una redenzione e di una rigenerazione sulle rovine di un mondo laico e secolarizzato. Eccolo il nuovo spirito che soffia in Occidente, siamo un misto di decadenza e barbarie.
Questo libro nasce come risposta alla grande sfida che Benedetto XVI lanciò al nostro mondo, stanco e smemorato di Dio: vivere come se Dio esistesse. È una sfida per sentire con i cinque sensi i tempi di Dio, per avvicinarsi con i nostri sensi a Dio stesso. È un libro che desidera, mediante la pratica concreta, condurre le persone, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ad acquisire il senso di Dio e la memoria di Dio, esercitando i propri sensi a sentire l'odore della Domenica, i colori del Natale, il gusto della Pasqua.
Stavolta smetto. Quante volte lo abbiamo pensato? Eppure quella specie di tavoletta fonte perennemente aperta di contenuti ci tiene lì, attaccati. A suon di reel, post, like che bombardano il nostro cervello già alle prese con le fatiche della vita. Ma quale vita? Quella reale o quella virtuale? Questo non è il solito libro di analisi, quella è già stata fatta, e non serve un esperto, basta osservare la realtà. Questo testo spiega come - con tanto di esercizi pratici - evitare che vostro figlio, o nipote o chiunque attorno a voi, finisca nella stessa spirale. E il primo passo per uscire dalla dipendenza del terzo millennio lo dobbiamo fare proprio noi adulti. La buona notizia è che c'è speranza, per tutti. Non è mai troppo tardi per invertire la rotta.
"Con il termine "Anticristo" i primi cristiani intendevano non soltanto e non necessariamente il Demonio in persona, ma anche gli uomini che ne preparavano l'avvento, che lavoravano all'edificazione del "suo regno" sulla terra. L'odio radicale di Hitler verso il cristianesimo e verso la Chiesa cattolica come non è mai stato raccontato". Del nazismo si parla moltissimo, non di rado a sproposito, per ignoranza o con intenti strumentali. Possedere e confiscare la memoria di un simile evento, infatti, garantisce rendite politiche e culturali non indifferenti. Si pensi a come il nazismo è stato utilizzato dai comunisti, per ripulire la propria immagine (loro cattivi, noi buoni). O agli incredibili tentativi di collegare lo sterminio degli ebrei all'antigiudaismo cristiano, facendo di Hitler una sorta di vendicatore del "deicidio" ebraico. Si pensi alla demonizzazione dell'uomo che più di tutti ha contribuito a salvare i perseguitati di ogni popolo, Pio XII, presentato addirittura, in qualche volgare libello, come un alleato di Hitler! Prefazione del cardinale del Gerhard L. Muller.
«Mangiare i tortellini con la prospettiva e la certezza del paradiso, rende migliori anche i tortellini». Non era né sazio, né disperato Giacomo Biffi, l'italiano cardinale, perché quella prospettiva di eternità, di paradiso, lo ha sempre accompagnato. Leggere per credere. Per dieci anni, dal 2004 al 2014, è morto l'11 luglio 2015, Giacomo Biffi mandò alla redazione del mensile Il Timone una serie di contributi autorizzandoli alla pubblicazione sulle pagine della rivista. Sono i quarantatré spunti raccolti in questo libro che costituiscono come un piccolo catechismo del grande cardinale. L'a b c della fede cattolica spiegato con ironia e senza troppa riverenza verso la cultura dominante.

