Il progetto della nuova evangelizzazione, riproposto da Benedetto XVI, va confrontato con le urgenze del mondo contemporaneo e declinato in un nuovo e più compiuto progetto educativo. L'autore di questo scritto risponde a questi interrogativi: quali valori della post-modernità e della secolarizzazione vanno incorporati nel nuovo millennio, e che significato dare all'aggettivo nuova? "Nuova" perché riannunciata all'occidente, che sembra aver ristretto la religione nella sfera privata o averla esclusa del tutto, o "nuova" perché si ha la consapevolezza che il mondo è radicalmente mutato e che urge adeguare l'annuncio ai cambiamenti storici?
Il tema delle virtù, nella sua lunga storia, ha avuto momenti di fulgore e altri in cui è apparso non solo desueto ma anche antipatico e moralistico. Ora sembra imporsi nuovamente, come dimostrano le numerose pubblicazioni sia in ambito filosofico sia in quello religioso. In questo libro viene proposta l'analisi psicologica di alcuni comportamenti quotidiani: la dedizione, la speranza, la fiducia, la gratitudine, la meraviglia, il pentimento e il perdono, la sincerità. Sono definite "virtù sociali" perché hanno un valore costitutivo per il legame interpersonale. L'approccio utilizzato è di carattere psicologico. Tuttavia l'analisi viene condotta anche su testi di altra origine: testi letterari, filosofici, religiosi.
Da una recente ricerca, si dichiara apertamente cattolico solo il 52% dei giovani tra i 18 e i 29 anni contro il 67% di appena 5 anni fa. Il volume analizza questa "fotografia", che per la Chiesa di oggi rappresenta una sfida formidabile: come proporre un cristianesimo credibile?
Con uno stile semplice e diretto, partendo dalla propria esperienza di operatore sociale e di padre, l'autore presenta brevemente in queste pagine il "fenomeno" dell'adolescenza. La prima parte del libro presenta le tappe essenziali dello sviluppo dell'adolescenza, insieme alle principali sfide che il giovane deve raccogliere. Fornisce anche numerose indicazioni per aiutare i genitori a non fare di questa fase della crescita del figlio una "malattia dei genitori". La seconda parte si rivolge a padri e madri che stanno perdendo la loro autorità. Propone metodi concreti per far sì che queste persone possano riappropriarsi della loro autorevolezza, cosicché tutti i membri del nucleo possano avere una vita familiare "sana".
La Beata Suor Zdenka (1916-1955) appartiene alla numerosa schiera di cristiani autentici che seppero rendere testimonianza di amore a Cristo e di fedeltà alla Chiesa negli anni della dittatura comunista, che ha tristemente dominato gran parte dell'Europa centro orientale. Con la sua breve vita, essa ha detto al mondo che Cristo conduce alla vera libertà, alla pienezza della verità, all'amore.
Don Tadini (1846-1912) aveva un programma di vita intenso e austero: era un vero uomo di preghiera, un valente predicatore e uno zelante pastore. Molto attento alla questione operaia, promosse varie iniziative sociali, in particolare ebbe la geniale idea di costruire una filanda con annesso convitto per le giovani donne della zona. Fondò una nuova Congregazione: le "Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth", che non dovevano esclusivamente occuparsi del convitto, ma essere ogni giorno sul posto di lavoro, accanto alle operaie, per conoscerle, consigliarle, formarle.
Francesco Antonio Marcucci (1717-1798), nobile di famiglia e colto, è affascinato dalla predicazione itinerante di San Leonardo da Porto Maurizio. Giovanissimo si dedica alla predicazione tra le masse popolari offrendo loro la luce del Vangelo. La sua vita austera, il camminare scalzo, la parola suadente e affascinante gli attirano le simpatie delle popolazioni. Nominato vescovo, cccompagnerà in una delicata missione diplomatica il Papa Pio VI a Vienna.
Maria Oliva nasce il 26 marzo 1893 a Castelfranco Veneto. Nel 1938 fonda una nuova Congregazione religiosa: le "Figlie della Chiesa". Nel solco del Concilio Vaticano II rilegge il carisma con sempre nuovo fervore animando le sue figlie a servire e amare con gioia la Sposa di Cristo. Muore a Roma il 10 luglio 1976.
Questa figura monastica fuori del comune, questo grande mistico, la cui fama di santità si sta estendendo nel mondo, ha già ispirato molte persone e suscitato adesioni, devozioni e amicizie spirituali, soprattutto in Libano e nel Bellunese. Se la sua austerissima vita è difficilmente imitabile, la semplicità e l'unificazione da lui raggiunte sono invece il cammino normale di ogni ricercatore di Dio.
Per alcune edizioni antiche del Martirologio Romano, Fortunata era una fanciulla convertita al cristianesimo e vissuta a Cesarea Marittima in Palestina, martirizzata durante la persecuzione di Diocleziano per aver confessato la sua piena appartenenza alla fede cristiana, subendo non pochi tormenti. Santa Fortunata ci invita ancora oggi a guardare in alto, mettendosi accanto a noi come amica e compagna di viaggio. Ci esorta a mettere Gesù al centro della nostra vita e a seguirlo sempre più da vicino.