
E se provassimo a conoscerci meglio per diffidare meno gli uni degli altri?
Questo libro dimostra che è possibile! Raccontando l'antica e ricca cultura dei rom, il loro senso della famiglia, la loro passione per le feste e il tradizionale e pittoresco raduno a Les Saintes Maries in Camargue, mostra come solo attraverso la conoscenza reciproca e l'amicizia sincera si possano superare paure e pregiudizi.
Carla Osella, sociologa e pedagogista torinese, opera dal 1971 con il popolo rom e sinto per la difesa dei suoi diritti civili e culturali. E' autrice di numerose pubblicazioni di carattere spirituale e sociale.
Ornella Bergadano, illustratrice impegnata nel volontariato ed associazionismo cattolico, sposata con tre figli, crede nell'arte come strumento di comunicazione dei valori del bene e del vero.
I rifiuti sono un problema. Anche per il cristiano.
Questo libro nasce dall’idea di raccogliere le testimonianze di sacerdoti, vescovi e religiosi campani che, di fronte all’«emergenza rifiuti» tristemente famosa in tutto il mondo, ce la mettono tutta per educare la popolazione alla responsabilità verso la propria salute e verso il creato, e sferzano gli amministratori ed i politici con denunce chiare perché si impegnino a migliorare la qualità di vita delle città che governano.
A partire da queste esperienze significative si è cercato di offrire spunti per la costruzione di una teologia e pastorale dei rifiuti, che rappresenta un argomento nuovo ma prioritario per la Chiesa cattolica e per tutte le Chiese cristiane.
Davide Pelanda è insegnante, giornalista freelance e autore di saggi. Si occupa di dialogo interreligioso, portando nella scuola progetti di educazione alla multiculturalità e interreligiosità; ha tenuto corsi di giornalismo per studenti ed insegnanti. Dopo l’esordio librario con Acqua scritto nel 2006 (EMI), nel 2008 si è occupato di un argomento “che puzza”, i rifiuti, con il libro ‘A munnezza ovvero la globalizzazione dei rifiuti (Sensibili alle Foglie), mentre nello stesso anno è uscito La fede nel piatto – Saperi e sapori del cibo dei poveri (Paoline) di cui è co-autore assieme all’amica Paola Bizzarri. Con questo volume torna ad occuparsi nuovamente di immondizia.
Questo libro intende proporre alcune riflessioni nell’ambito della pastorale per offrire ai pastori e agli operatori un orientamento pratico che aiuti ad accompagnare le persone omosessuali con uno sguardo rispettoso e amico.
L’adesione al Vangelo di Gesù Cristo può ispirare in molte persone omosessuali un percorso di liberazione, che può avvenire attraverso un accompagnamento sapiente che aiuti la persona omosessuale credente a comprendere meglio se stessa, a cambiare quel che è necessario cambiare per crescere nell’incontro personale ed ecclesiale con il signore Gesù, lasciando così emergere in sé quelle tensioni profonde e quelle potenzialità della propria interiorità che potranno aiutarla a vivere un’esistenza personale piena di senso e capace di aiuto e collaborazione con gli altri alla luce della misericordia del Padre.
Valter Danna, sacerdote, è direttore dell’Ufficio per la Pastorale della famiglia dell’arcidiocesi di Torino e preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione di Torino, dove insegna filosofia teoretica. Presso questa editrice ha pubblicato Percorsi dell’intelligenza. Un viaggio nella filosofia con Bernard Lonergan e ha curato i volumi La famiglia evangelizza. A vent’anni dalla Familiaris consortio; Separati da chi? Separati e divorziati: i cristiani si interrogano; La famiglia solidale. Riflessioni e testimonianze sulla famiglia comunità d’amore (con G. Ganio Mego); Bernard Lonergan. Il metodo teologico, le scienze e la filosofia; F. Ardusso. La fede provata (con R. Repole); Famiglie in cammino. Proposte di incontri per i Gruppi Famiglia; Scienza e fede: un dialogo possibile? (con A. Piola).
Perché?
Nulla di scientifico, nulla di impegnativo, in queste poche pagine. Solo il tentativo di rispondere con semplicità alle domande dei semplici: «Ma come è potuto capitare?». All’altra domanda: «E adesso che cosa fare?» la risposta è incerta, ma la intuiamo: «Fare il contrario di quel che si è fatto sino ad ora». Regole dove c’era sregolatezza. Redistribuzione a rovescio, a carico di chi ha profittato. Solo che noi “piccoli” non abbiamo gli strumenti per attuarla. Gli strumenti li hanno i politici: i quali – è stato detto – «sanno benissimo che cosa andrebbe fatto; ma non sanno come fare a farsi rieleggere qualora lo facessero». Allora?
Elvio Fassone nato a Torino nel 1938, ha svolto il compito di magistrato a Pinerolo ed a Torino, dove ha rivestito l’incarico di consigliere della Corte d’Appello, e poi di presidente della Corte d’Assise. È stato membro del Consiglio superiore della magistratura negli anni 1990-1994. È stato eletto al Senato della Repubblica nel 1996 e nel 2001. Ivi ha fatto parte della Commissione Giustizia e, dal 2001 al 2006, è stato vice-presidente della Giunta per le immunità parlamentari. È autore di circa 90 pubblicazioni in materia processual-penale e penitenziaria, edite da Il Mulino, CEDAM, Giuffrè ed altre editrici. Ha collaborato e collabora con le principali riviste specializzate del settore.
È sotto gli occhi di tutti che nella nostra società la persona umana si sente e si esprime nelle relazioni in maniera frammentata, oppure cerca di salvaguardare se stessa attraverso un’impostazione individualista e competitiva della vita. Chi desidera e ricerca legami d’amore duraturi è spesso destinato a vederli naufragare dolorosamente senza comprenderne a fondo il motivo.
Questo libro offre la possibilità di riflettere sulla persona così come pensata originariamente nel disegno di Dio, che solo nell’autentico dono di sé può ritrovare se stessa e portare a compimento il desiderio di pienezza che il cuore di ogni uomo e di ogni donna reca in sé.
Francesco Pilloni, sacerdote della diocesi di Verona, è docente di Teologia patristica del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II e Coordinatore del Centro di Spiritualità Padre Enrico Mauri.
In queste pagine troviamo la fotografia del matrimonio come realtà buona della creazione, i suoi fondamenti biblici, la sua evoluzione storica, la nascita del diritto matrimoniale e processuale canonico, la pastorale di preparazione e di accompagnamento alla famiglia, soprattutto in relazione alla cura dei matrimoni in difficoltà e delle situazioni irregolari, a dimostrazione del fatto che le norme del Diritto Canonico sono strumenti per la missione salvifica della Chiesa, che è missione di amore e di compassione.
La Terra di Israele è stata al centro dell’intera storia ebraica. La creazione dello Stato di Israele ha riproposto tale tema in tutta la sua urgenza e attualità, provocando un dibattito nello stesso Israele, nella Diaspora e tra le nazioni che ancora contestano il diritto del popolo ebraico a questa Terra. L’autore offre un contributo, dal punto di vista cristiano, a questo dibattito.
«Il testo che ci offre Raniero Fontana – Gerusalemme e dintorni – invita a percorrere Sion-Gerusalemme, a riconoscerla allo scopo di fare conoscere il Dio di Israele, il Dio creatore e redentore dell’universo. È questo Dio che gli ebrei di ieri e di oggi testimoniano, con la loro pratica dello Shabbat, con il loro attaccamento alla Terra di Israele, nel tempo e nello spazio di questo mondo. Terra di Israele, Gerusalemme e Tempio, sono tre realtà inseparabili, tre luoghi reali e simbolici nei quali e attraverso i quali Dio si rende presente al mondo e si lascia incontrare dagli uomini». (dalla Presentazione di Fr. Pierre Lenhardt)
Raniero Fontana è dottore in Teologia e laureato in Filosofia. Ha studiato Letteratura rabbinica presso l’Università Ebraica di Gerusalemme e presso l’Istituto Shalom Hartman diventandone ricercatore. Attualmente insegna Talmud presso l’Istituto Cristiano di Studi Giudaici e di Letteratura Ebraica a Gerusalemme. Tra i suoi libri più recenti segnaliamo: Aimé Pallière. Un “cristiano” a servizio di Israele (Milano 2001); Sinaitica. Ebrei e Gentili tra teologia e storia (Firenze 2006); La Guerra della Torah. Democrazia, giudaismo, idolatria (Milano 2008); Figli e figlie di Noè. Ebraismo e universalismo (Assisi 2009). In collaborazione con A. Contessa, Noè secondo i rabbini. Testi e immagini della tradizione ebraica (Cantalupa 2007).
Marija Skobcova (1891-1945), monaca e martire, è stata canonizzata dalla Chiesa ortodossa nel 2004. Dapprima socialista rivoluzionaria in Russia, viene successivamente costretta, con il marito e i figli, all'esilio a Parigi. Qui, guidata dal grande pensatore ortodosso Sergej Bulgakov, nel 1932 diventa monaca. La sua vocazione monastica sarà intesa non come allontanamento dal mondo ma più in consonanza con l'antico diaconato femminile come servizio da offrire, come "sacramento del fratello". Nel centro da lei fondato accoglierà infatti poveri, emarginati, rifugiati, ebrei perseguitati. Proprio per questo nel 1943 finirà nel campo di concentramento di Ravensbruck, dove morirà due anni dopo nella camera a gas. La sua vita, che corre lungo sentieri diversi, talvolta contrastanti, è un'intensa testimonianza di fede, dall'autentico valore ecumenico.
Un profilo del profetismo biblico, disegnato attraverso i volti e le voci di dodici uomini ispirati (Elia, Amos, Osea, Michea, Isaia, Geremia, Ezechiele, Il secondo Isaia, Il Terzo Isaia, Zaccaria, Giona, Daniele) che hanno segnato la storia con le tracce della loro appassionata ricerca di Dio. Avventura plurisecolare di una parola che, come tradizione orale, prima, e come ispiratrice nella formazione delle Sacre Scritture, poi, ha saputo rendersi Parola di Dio, e preannuncio di Colui che è venuto e ancora verrà nel dire dei poeti e nel fare dei misericordiosi, in attesa dell’“ottavo giorno”, quando la Parola sarà un “faccia a faccia”, un “Tu a tu” reciproco e universalmente condiviso.
La scienza morale si presenta, il più delle volte, come una riflessione orientata a definire la natura della coscienza e del suo rapporto con la legge. Il presente libro intende invece mostrare come e quanto sia più fondamentale un’impostazione etica che, senza misconoscere l’esigenza di cui sopra, presti la dovuta attenzione ai problemi deontologici posti dai diversi ambiti dell’attività umana.
L’etica si propone però, in particolare, di condurre un trattamento logico della questione, assai antica, concernente lo stesso e l’altro, insomma la relazione, tra un Io singolo e i condizionamenti che nascono dall’iscrizione del «soggetto» in un insieme interumano.
Autostanza e relazione: il saggio ha l’obiettivo di rilevare che la singolarità di ciascuno, la sua «autostanza», o il fatto che gli tocchi il compito di «stare in piedi da sé», non si inscrive a margine dei rapporti che sono quelli di ogni soggetto singolo con la totalità dell’ambiente umano.
Il solipsismo del soggetto può essere evitato solo se il soggetto stesso accetta di agire a partire dalla relazione che intrattiene con l’altro. In un atto di duplice «riconoscimento», di se stesso e dell’altro.
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