L'opera che abbiamo tra le mani è una guida a "vedere" e non solo a "guardare", è una sorta di collirio che purifica gli occhi dell'anima, simile a quello offerto da Cristo alla Chiesa di Laodicea, sorella di tante nostre comunità «stiepide, cioè né fredde né calde»: «Ti consiglio di comperare da me collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista» (Apocalisse 3,18), una vista sporcata da tante immagini vane e contaminate. Ed è particolarmente suggestivo che a sostenere quest'opera di catarsi non sia solo il glorioso e necessario insegnamento delle Scritture Sacre o dei Padri della Chiesa, qui ampiamente introdotti con le loro voci diverse che consolano e inquietano. [...] Padre Zelinskij convoca una folla inattesa di testimoni, spesso tenuti fuori dal tempio, eppure segnati dai "semi del Verbo" o dall'ansia della domanda e dell'attesa. La lista è sterminata: da Camus alla Weil, da Goethe a Heidegger, dalla Tsvetaeva a Bulgakov, da Pascal a Brodskij, da Dostoevskij a Stendhal, da Buber a Mandel'_tam, da Rilke a Quasimodo e cosi` via per almeno un centinaio di presenze che attestano non solo l'attrezzatura culturale dell'autore, ma anche ci ricordano che esiste un "cortile dei Gentili", ove si guarda e si tende verso lo spazio sacro della fede e del mistero.
Dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi
Vladimir Zelinskij, nato nell'ex Unione Sovietica, sacerdote ortodosso a Brescia, è docente di Lingua e civiltà russa presso l'Università Cattolica
del Sacro Cuore, scrittore, giornalista, traduttore. Laureato in Filologia e letterature straniere a Mosca, dopo la sua conversione al cristianesimo ortodosso si è dedicato, in piena era sovietica, ad approfondire il pensiero religioso-filosofico russo. Ha pubblicato all'epoca numerosi testi sia all'estero che nella stampa clandestina. Nel 1991 si è trasferito da Mosca in Italia; collabora con molte riviste, partecipa a convegni internazionali e nazionali, è autore, in russo, italiano, francese e inglese, di centinaia di articoli e di vari libri. In Italia sono apparsi Perché il mondo creda. Un ortodosso di Mosca dialoga con il cardinal Ratzinger (La Casa di Matriona, 1988), Mistero, cuore, speranza (Ancora, 2010).
Un testo sul rapporto medico-paziente, dedicato a tutti i medici che con i loro pazienti parlano delle cose della vita.
Dopo la pubblicazione di Annunciare il Vangelo del matrimonio, che introduce alla teologia del matrimonio e della famiglia, in questo secondo volume l'Autore conduce la famiglia a riconoscere la propria identità lungo le strade della vita.Approfondendo temi come la fedeltà, la fecondità, l'educazione, la spiritualità, la relazione genitori-figli e analizzando situazioni matrimoniali difficili o irregolari, il testo presenta una serie di percorsi di morale coniugale e familiare esortando a vivere lo slancio del dono, la disponibilità all'accoglienza e la bellezza della convergenza nell'unità.«Volete camminare insieme con altre famiglie sulle strade dell'Amore? È impegnativo osare le vette della santità. Ma sarà una cosa meravigliosa».
Marcolino sta crescendo e, dopo aver affrontato nelle avventure del libro precedente tutta una serie di paure... questa volta scopre di provare tante e diverse emozioni. È capitato anche a te? Non ti preoccupare: provare sentimenti è normale, ma se leggerai queste storie capirai, con Marcolino, che anche l’emozione più brutta può essere trasformata in qualcosa di bello per te e per gli altri!
PER MAMMA E PAPà: Le emozioni di Marcolino ci svelano ciò che accade nel mondo interno del bambino, purché vi entriamo in punta di piedi, senza pretendere di fare intrusioni. Se il bambino sente che noi possiamo accogliere le sue emozioni può metterci sulla pista giusta ed imparare che può avere alleati per dare un nome alle sue emozioni e per trovare strategie per gestirle.
Una consulente familiare, Mariateresa Zattoni Gillini, lascia un poco il mondo degli adulti per dedicarsi ai bambini con concretezza e freschezza narrativa. Come consulente, esperta nella Consulta Nazionale della Famiglia nella CEI, docente all’Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, ha molti testi a suo attivo (spesso scritti in coppia con il marito). Con Effatà Editrice ha pubblicato Le paure di Marcolino (2009).
Nel cinema è consueto trovare tracce di immagini, segni, passaggi narrativi che rimandano alla Sacra Scrittura. Partendo dalla personale visione e dal racconto di alcuni film, gli autori si propongono di ricercare un respiro che si nutra di tale riferimento, esca dallo schermo per diffondersi rafforzando il segno visivo con lo Spirito della Parola. Nell’analisi delle pellicole selezionate, si incontrano donne che cercano Dio, parlano direttamente di Lui oppure si pongono domande sull’esistenza terrena e sull’eterno. Le protagoniste che vivono nel limitato tempo di celluloide non necessariamente sono credenti, ma le riflessioni etiche o le suggestioni spirituali sono presenti nella loro quotidianità. Comunque in tensione verso il cielo queste donne si confrontano con l’umano e con un Dio interrogato, provocato, a volte frainteso, altre volte amato. Il desiderio è quello di condividere con il lettore l’emozione che scaturisce nel cogliere, durante la visione di un film, una rappresentazione visiva dei molteplici segni del divino.
Eugenia Romano lavora nel settore dei cartoni animati per il cinema e la televisione. Organizza seminari sul cinema presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze e attività di cineforum presso vari enti.
Andrea Bigalli proviene da studi teologici e di antropologia. Giornalista pubblicista, è critico cinematografico presso Radio Toscana e collabora con alcune riviste. Svolge attività di direzione e animazione di cineforum per varie associazioni. È vice delegato regionale dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema.
La terra è malata e telefona al dottore... Cinque dialoghi per riflettere su argomenti di attualità (inquinamento, moda, clonazione, guerra e pace) attraverso un linguaggio semplice e giocato. Da leggere in famiglia, a scuola, con gli amici per imparare a difendere i propri diritti. Età di lettura: da 8 anni.
C’è incompatibilità tra libertà e cristianesimo? Quando è nata la moderna idea di libertà? E quando è accaduto che essa si traducesse in istituzioni politiche? È sorprendente scoprire che molte risposte a tali domande devono essere ricercate nel Medioevo, l’epoca in cui il cristianesimo ha espresso in modo più rilevante, nell’Europa Occidentale, la sua influenza sulla società. Il punto di partenza dell’indagine era necessariamente la comprensione di alcune idee connesse a quella di libertà – uguaglianza, equità, giustizia, diritto – nelle tappe fondamentali della loro storia: quando hanno preso forma teorica e, nel tempo, sono divenute consuetudine, pratica per i popoli, istituzioni?
L’esame del pensiero giuridico sui diritti della persona, a partire dall’antichità, ha consentito di riscontrare un fattore dinamico di sviluppo nel dualismo Stato-Chiesa, dualismo che attraverso fasi alterne, ora di conflitto, ora di collaborazione, si dispiega per tutto il corso della storia sino ai nostri giorni. Il saggio si conclude con un esito culturale di grande interesse e scarsamente conosciuto: la prima “carta dei diritti umani” della storia, compilata nel primo Cinquecento da Francisco de Vitoria, docente all’Università di Salamanca.
Maurizio Ormas, nato nel 1948, ha studiato fino alla laurea a Milano e ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma.
Perché pregare? A che serve?
Per riscoprire oggi il senso della preghiera, soprattutto nei percorsi formativi con i giovani, è necessario ripartire dalle domande fondamentali dell’uomo, per incontrare l’«Uomo nuovo», Gesù, Colui che è venuto a rivelarci il volto di Dio.
Questo libro presenta schede di preghiera utilizzate negli incontri di formazione degli Animatori di Comunità del Progetto Policoro e negli incontri di gruppo dei giovani della GiOC (Gioventù Operaia Cristiana). Ambientate nel variegato mondo del lavoro (e della ricerca attiva del lavoro) e negli ambienti di vita quotidiana dei giovani, le schede di preghiera propongono un cammino formativo e di evangelizzazione per creare una nuova cultura del lavoro e della partecipazione, alla luce del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa.
Don Paolo Mignani viene ordinato prete nel 1978 a Torino dal cardinale Anastasio Ballestrero. Nello stesso anno viene assunto all’AMRR (Azienda Municipale Raccolta Rifiuti), dove lavora come spazzino fino al 2001. Dal 1975 fa parte della GiOC (Gioventù Operaia Cristiana) e nel 2000 ne viene nominato assistente diocesano dal cardinale Severino Poletto, servizio che tuttora svolge. È inoltre parroco a Mezzi Po, una piccola frazione di Settimo Torinese.
Don Giacomo Garbero viene ordinato sacerdote nel 1974 dal cardinale Michele Pellegrino. Ha prestato servizio come sacerdote collaboratore in due parrocchie di Torino (San Donato, Gesù Operaio) e come assistente diocesano della GiOC a Torino dal 1972. Dal 1976 al 1992 ha lavorato come prete operaio presso lo stabilimento FIAT Mirafiori. Dal 1992 al 2003 ha prestato servizio come parroco presso la parrocchia di San Giulio d’Orta in Torino. Nel luglio 2003 è stato nominato dalla CEI assistente nazionale della GiOC. Partecipa alla Consulta Nazionale di Pastorale per i Problemi Sociali e il Lavoro. È membro della Segreteria Nazionale e del Coordinamento del Progetto Policoro.
La Sindone è la straordinaria testimonianza di un mistero. Contemplandola, si può vedere un corpo impresso da innumerevoli segni di sofferenza, per giungere a fissarne il Volto, che ci conduce a ripercorrere con Gesù, oggi, il suo cammino di amore verso il Calvario. Con numerose illustrazioni del Volto di Cristo, il libro presenta un «“itinerario” della Croce, nella ricerca del Volto di Colui che la croce ha portato e dalla croce è stato portato» (dalla Presentazione del Card. Severino Poletto).
Giancarlo Garbiglia, classe 1937, dopo aver rivestito numerosi incarichi in alcune parrocchie torinesi, dal 2006 è parroco della Basilica cattedrale metropolitana di Torino. Licenziato in teologia pastorale presso l’Università Lateranense di Roma, è autore di Un pastore di anime. Parroco di San Luca. Villafranca, un testo sulla figura dello zio don Domenico Garbiglia, pubblicato nel 1976 e più volte ristampato. Pubblicista, redige da oltre dieci anni il mensile «Echi di vita parrocchiale» destinato alle parrocchie d’Italia e dei Migranti.
Moltissimi libri si sono occupati di quello che ci si deve aspettare dalla crescita del bambino nel corso delle prime sei settimane fino al compimento del primo anno di età, ma io e Natalie ci siamo accorti che erano invece pochissimi quelli che parlavano di come aiutare la relazione di coppia a sopravvivere a questo periodo incredibilmente stressante: il periodo del «piccolo terremoto».
Alla luce di questa lacuna, abbiamo scritto questo libro per fornire alcuni consigli costruttivi e utili per sostenere i genitori durante quello che alcuni descrivono come uno dei periodi più impegnativi e nondimeno emozionanti della loro relazione. Raccontando le nostre esperienze, speriamo che possiate trovarvi un briciolo di speranza e scoprire qualcosa che vi aiuti a restare equilibrati anche nei momenti più duri. (Glenn e Natalie)