
A cura di Fabio Scarsato. Illustrazioni di Luca Salvagno. Rileggere oggi il «Cantico di Frate Sole» con le tavole di due artisti e le parole di scrittori, giornalisti, teologi, bambini, filosofi, persone comuni di fede cattolica, ebrea, musulmana, buddista è espressione di fratellanza. Oggi, le parole di san Francesco dicono ancora freschezza, verità incanto davanti al creato e all'umano. Contributi di: Roberto ADINOLFI, Vittorino ANDREOLI, Giovanni BACHELET, i BAMBINI del gruppo ACR di Roncadelle (BS), Leonardo BECCHETTI, Lorenzo BIAGI, Donatella BISUTTI, Elena BOSETTI, Aldo CAZZULLO, Chiara Giovanna CREMASCHI, Erri DE LUCA, Chiara FRUGONI, Paolo MARTINELLI, Ilaria e Carlo PAGAN, Mimmo PALADINO, Imam Yahya PALLAVICINI, Carlo PETRINI, Gianfranco RAVASI, Vittorio ROBIATI BENDAUD, Francesca SCARPA, Franz Seiun ZAMPIERO.
L'ingresso del diacono permanente nel mondo della chiesa "ordinata" sta avvenendo dalla porta di servizio, in modo spoglio, senza che quasi se ne avverta la presenza e senza che nessuno si faccia realmente da parte per lasciargli uno spazio suo. Uomo che serve, in tutti i sensi, il diacono vive due vite, quella laica della famiglia e del lavoro nel quale affonda le sue radici e quella clericale del mondo ecclesiastico, di cui avverte il fascino, ma al quale accede in modo solo formale. La tensione tra queste due vite è reale e appare ancora ben lungi dal determinare una identità pacificata. L'indagine sui diaconi qui presentata, la prima in Italia, si propone di ricostruirne la vita, l'identità e i modi in cui sono visti da quanti entrano in relazione con essi, a cominciare dalle loro mogli. Il libro contiene un contributo di Serena Noceti.
Nell'estate 2014 i teologi morali redentoristi, provenienti da tutto il mondo, si sono incontrati nel santuario di Aparecida in Brasile per una aperta riflessione sulle questioni morali più attuali e scottanti. Hanno parlato di povertà, di ingiustizia sociale nel continente africano, di infoetica, di salvaguardia della privacy, di approccio fenomenologico alla conoscenza della persona umana, di conflittualità della coppia e di famiglie ferite, di neuroscienze, di metodo pastorale alfonsiano? È stato l'VIII congresso internazionale di teologia morale della Congregazione del Ss. Redentore e questo volume ne raccoglie gli atti, confidando che possano costituire un valido contributo per il dibattito etico contemporaneo.
La cronica questione del rapporto tra "denaro" e "culto", non tramonta mai. Il tema è stato richiamato da papa Francesco nell'omelia del 21 novembre 2014 in cui ricorda "l'importanza della gratuità dei servizi liturgici, contro certi "listini dei prezzi" delle messe e dei sacramenti esposti in alcune parrocchie". Due studiosi, un docente di sociologia del consumo e un biblista e liturgista danno il loro contributo sul tema e provano a indicare una terza via tra denaro e sacro: ricuperare la componente relazionale del denaro, quel senso antropologico e simbolico che lo lega a un sano rapporto interpersonale, al dono e alla gratuità.
"Sentinella, quanto manca all'aurora?". E il profeta-sentinella risponde con una rassicurazione e un invito: "Viene il mattino? convertitevi, venite!" (Is 21,11-12). Chi pone la domanda oggi siamo tutti noi, donne e uomini, variamente o per nulla credenti, stanchi del buio e del freddo della notte. Le sentinelle sono i consacrati che nel loro laboratorio di nuovo umanesimo, stanno studiando l'arte della custodia della persona, della convivialità delle differenze (materia difficile, soprattutto oggi), del rispetto della creazione: per parlare di Dio ci mostrano come vivere in armonia con noi stessi, tra di noi e con il creato.
«Scivolando nel realmente reale»: così Clifford Geertz (1926-2006), uno dei fondatori dell’antropologia interpretativa, descrive l’effetto della celebrazione rituale. Il presente studio esamina per la prima volta nel suo complesso la produzione geertziana sulla ritualità, confrontandola con le più recenti indagini antropologiche sul rito e indicando possibili interazioni con la riflessione teologica e pastorale sulla liturgia. Ogni celebrazione liturgica (e ogni riflessione teologica), infatti, si fonda su un’antropologia, più o meno consapevole o esplicitata. Per un dialogo adeguato con molta parte della cultura di oggi diventa importante misurarsi con contributi provenienti dalle scienze antropologiche in grado di porsi oltre ogni riduzionismo positivista. La proposta di Geertz, aperta al simbolo e all’ermeneutica, appare utile traccia per una elaborazione antropologica in interazione con le esigenze attuali della riflessione teologica e pastorale sull’esperienza liturgica cristiana.
Destinatari
Insegnanti e studenti di liturgia; presbiteri e operatori liturgici.
Autore
BRUNO BARATTO (1958), presbitero della diocesi di Treviso, ha conseguito con questa tesi il dottorato all’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia di S. Giustina in Padova, presso il quale tiene un corso introduttivo alle scienze umane. In diocesi ricopre vari incarichi relativi alla pastorale dei migranti e ai gruppi religiosi e parareligiosi esterni o ai margini dell’esperienza ecclesiale, oltre a essere collaboratore pastorale in due parrocchie del trevigiano.
Un libro per scuotere dal torpore di un ideale di benessere superficiale e a basso costo, per scoprire il segreto della felicità nella vita consacrata.
Rilettura delle sette grandi opere composte tra il 1781 e il 1791 in cui traspare la loro profonda somiglianza con la Commedia di Dante e con il cammino che il poeta compie accanto a Virgilio e a Beatrice attraverso l'inferno, il purgatorio e il paradiso. La musica di Mozart umana, incarnata e consolatrice al massimo grado, offre un assaggio della felicità alla quale ogni essere umano aspira. L'emozione musicale destata dal semplice ascolto non basta però a innescare questo risveglio, è necessario soffermarsi a pensare e riflettere. Questo esplorano i due autori: la mirabile potenza spirituale della musica di Mozart, con una chiarezza espositiva che rende il libro accessibile anche al neofita. Un'esortazione a immergersi nell'ascolto della musica "immortale" di Mozart.
Un libro per scoprire piacevolmente come nell'offrire e ricevere ospitalità si possa percorrere un autentico cammino di trasformazione. Conoscere il valore e la pratica dell'ospitalità non significa solo risvegliare un'antica consuetudine, quanto piuttosto dire il proprio modo di essere nel mondo, fra e con gli esseri umani.
Gli esercizi spirituali di papa Francesco predicati dal carmelitano p. Bruno Secondin. Sulla trama del cammino di Elia profeta, p. Bruno propone la sua "lectio divina" in tre movimenti: - Il primo basato sul "capire": un risalire al testo, al suo significato di base, allo scavo esegetico. - Il secondo, il "meditare", fa fiorire il testo svelandone tutte le sue potenzialità spirituali ed esistenziali. - Infine il terzo, l'"applicare a noi", alla nostra storia presente, alle nostre scelte, e qui p. Bruno propone lo stile di Elia la cui voce turba e ferisce la nostra coscienza facendola persino sanguinare. Il lettore potrà ripetere l'esperienza che papa Francesco e i membri della Curia romana hanno fatto, lasciandosi condurre fino "alle radici della fede, avendo il coraggio di dire no all'ambiguità, passando dagli idoli vani alla pietà vera, dalla fuga al pellegrinaggio", per usare ancora le parole indirizzate a p. Secondin dal Papa.

