
Che fare quando il lavoro diventa un peso e il “vivere” viene rinviato sempre più nel fine-settimana? Che fare quando non si riconosce più il senso della propria attività oppure quando la collaborazione con i colleghi diventa logorante? Anselm Grün medita su alcuni racconti biblici e su brani della Regola di san Benedetto che ci aiutano ad avere uno sguardo diverso sul nostro lavoro. Nella loro sapienza, questi testi antichi ci invitano a considerare il posto di lavoro come un luogo in cui la vita accade, e come l’occasione che ci viene data per crescere umanamente e spiritualmente.
Il volume propone una riflessione sul tema del counseling pastorale nel nostro Paese, per favorire la conoscenza di alcuni aspetti specifici della sua identità e finalità sintetizzabili nel «Conoscere se stessi».
Un libro per conoscere a fondo la figura di san Giuseppe, le caratteristiche e il cammino che la Chiesa ha fatto per proclamarlo patrono della Chiesa.
La liturgia è come un pozzo al quale attingere, come da una sorgente, l’acqua viva della salvezza. Ma come poter abbeverarci, senza nulla con cui attingere? La convinzione che anima le pagine di questo saggio è che la coppa attraverso cui abbeverarci dello Spirito sia nient’altro che la nostra umanità, fatta di sensi e di sentimenti. Portando noi stessi al pozzo della liturgia, noi facciamo del nostro corpo il luogo dell’incontro: un incontro sensibile allo Spirito, che accende di luce i sensi del corpo e di amore i sentimenti del cuore. Il breve viaggio alla scoperta dell’importanza dei sensi e dei sentimenti nella liturgia ci conferma di quanto il modello liturgico scaturito dalla riforma del Concilio Vaticano II sia ancora tutto da scoprire e valorizzare, nelle sue ricchezze e nelle sue potenzialità.
Un cammino lungo tutto il tempo di Quaresima e di Pasqua, domenica dopo domenica leggendo la Parola di Dio e scoprendo personaggi secondari e, talvolta, sconosciuti della Bibbia: uomini e donne che fanno capolino qua e là in questi tempi liturgici, o se ne stanno magari nell’ombra. Uomini e donne che hanno incrociato Dio sulle loro strade, in un modo o in un altro. Ma tutti, con un pizzico di ironia, hanno un pensiero, una provocazione, un suggerimento, per i ragazzi e le ragazze! È questo un semplice “sussidio attivo” da mettere in mano ai nostri preadolescenti (9-14 anni), nato dall’esperienza decennale del «Messaggero dei ragazzi» dei frati della Basilica di sant’Antonio di Padova. Magari da riprendere agli incontri in parrocchia o in famiglia. Per aiutarli a vivere da protagonisti la loro vita di fede.
La storia di santità di un ragazzo vissuto in difficilissime condizioni che tuttavia non gli hanno impedito di amare Dio e chi gli stava vicino.
La Bibbia come ci presenta la Legge? Quali tratti di originalità propone, su quale fondamento si stabilisce, a che cosa mira, che funzione svolge rispetto alla giustizia? Sono solo alcune domande a cui si cerca di rispondere in queste pagine il cui intento è quello di offrire uno sguardo su come il popolo di Israele ha elaborato la complessa questione della Legge. A questo tema la Bibbia non dedica solo un’attenzione giuridica, ma la Legge è diventata – forse paradossalmente per il lettore moderno – anche motivo di gioia e occasione per esprimere un amore profondo. È una prospettiva che suona quasi una sfida a ripercorrere l’itinerario dell’uomo biblico fino alla contemplazione.
Destinatari
Tutti
Autore
Grazia PAPOLA è una suora Orsolina di San Carlo. Insegna Pentateuco e teologia biblica presso lo Studio teologico San Zeno e l’Istituto superiore di scienze religiose San Pietro martire di Verona. Ha pubblicato L’alleanza di Moab. Studio esegetico-teologico di Dt 28,69-30,20 (PIB 2008); Deuteronomio. Introduzione traduzione e commento (San Paolo 2011); Deuteronomio (EMP 2017).
Introduzione ai concetti della medicina palliativa, intesa come complesso di cure e attenzioni multidisciplinari al malato inguaribile.
Sembra che nessun teologo oggi gradisca che il proprio teologare venga catalogato e sbrigativamente incasellato in una «scuola» sia pur «di pensiero». Tuttavia, i teologi quando parlano dei colleghi (vuoi per la location di insegnamento o per l’appartenenza a qualche istituzione/movimento oppure, nel migliore dei casi, per l’epistemologia che addotta nella sua ricerca) si rendono ben disponibili a incasellare il pensiero altrui. Al di là dei termini (scuole? corrente? filoni?...), sullo sfondo di ogni «scuola» veleggia sempre: (1) una filosofia; (2) una dialettica correlata a una filosofia/teologia più organica, preminente se non proprio monopolistica; (3) una congiuntura storico-culturale (ad es. ordini, movimenti) e/o geografica (ad es. università) che polarizza la produzione teologica magari rafforzata da esponenti di marcata personalità; (4) abilità e opportunità tecnologiche che veicolano/traducono cognizioni glocal (teologi influencer). Ma a che servono le «scuole teologiche»? Per scambiarsi idee simile e consociarsi per rafforzare le gracilità individuali? Dal Vaticano II è nato un pensiero capace di coagulare una «scuola»? Un istituto religioso o un movimento è oggi in grado di originare una «scuola teologica», oppure forma epigoni old style? Oggi di fronte alla forte pluralizzazione della teologia e dei teologi di vario «genere» moltissimi ne escono disorientati e sconcertati. In Italia come stanno le cose? Basta l’accorpamento di Facoltà (magari per aree geografiche e discipline) per creare «scuole»? O le tante (poco incisive) «associazioni» di teologi/teologhe? E che dire dei teologi vagantes, visiting… quando è già difficile anche il solo presagio di una appartenenza? Ha ancora senso oggi parlare di «scuole teologiche»?
Destinatari
* Tutti. * seminaristi, religiosi e religiose, educatori, formatori, catechisti, parroci, insegnati di religione, direttori spirituali, counselor, terapeuti
Autore
La rivista «CredereOggi» è pubblicata dalle «Edizioni Messaggero Padova» sotto la responsabilità dei Frati minori conventuali di sant’Antonio di Padova. LORENZO CAPPELLETTI - MAURIZIO GIROLAMI - DAVID KOONCE - GIANLUIGI PASQUALE - GIOVANNI SALMERI - SIMONA SEGOLONI RUTA - ALDO N. TERRIN - NICOLA TOVAGLIARI
Sulla base della propria esperienza e di quella di altre donne che hanno perso il proprio marito, l'autrice racconta come sono state capaci di trasformare il dolore che vivevano in un'opportunità di amore più grande. Prefazione di Guidalberto Bormolini e Anne Rasch.