Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le quattro conferenze di mons. Ravasi, già disponibili in audiocassette, che commentano la Lettera ai Romani.
Descrizione dell'opera
La lettera indirizzata da Benedetto XVI Ai vescovi, ai presbiteri, alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa cattolica nella Repubblica popolare cinese (27.5.2007) è corredata da un’ampia Nota esplicativa che ne illustra il contesto storico e politico e fa riferimento alle varie e complesse fasi dei rapporti Santa Sede - Cina a partire dagli anni ’50.
In un volume a quattro mani, gli autori aiutano il lettore ad addentrarsi in questo campo di non facile accesso.
Nella prima parte F. Strazzari ricostruisce, decade per decade, i pronunciamenti ufficiali della Santa Sede sulle scelte del governo comunista cinese, sul costituirsi della Chiesa patriottica, sui momenti di maggiore distensione e irrigidimento tra le due parti, fornendo un vero e proprio quadro di riferimento.
Nella seconda, F. Sisci delinea una prospettiva storica interna alla Cina, per documentare la difficoltà di capire l’interlocutore; in particolare si sofferma sulle recenti indicazioni ideologiche espresse dalla dirigenza politica cinese, per aiutare a cogliere che cosa abbia spinto alla scelta della riforma economica e che cosa comporti l’apertura all’Occidente, perseguita a diversi livelli.
Sommario
Nota di lettura (F. Strazzari). Prologo: la Cina, un modo di vedere (F. Sisci). I. Un passato che pesa (F. Strazzari). II. Il presente in movimento (F. Sisci). 1. Una realtà a due facce. 2. I legami fondati sino al 1 ottobre 2000... o quasi. 3. La lunga strada verso la democrazia. 4. La democrazia non è un’ideologia, è uno strumento. Il Partito vuole vedere se funziona e come.
Note sull'autore
Francesco Sisci (Taranto 1960) vive in Cina da vent’anni come corrispondente di quotidiani, periodici, agenzie e con incarichi culturali diversi. Direttore dell’Istituto italiano di cultura di Pechino dal 2003 al 2005, collaboratore dell’Enciclopedia Treccani, è l’unico consulente straniero della rivista «Zhanglue yu guanli» («Strategia e gestione»), il più prestigioso bimestrale cinese di politica e cultura. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i volumi La differenza tra la Cina e il mondo (1984); Piovra gialla: la Mafia cinese alla conquista del mondo (1994); Le minacce di Pyongyang (2003); Made in China. La vita quotidiana di un paese che cambia (2004); Chi ha paura della Cina (2006).
Francesco Strazzari è presbitero della Chiesa di Vicenza. Giornalista, collabora con la rivista Il Regno, spesso in qualità di inviato. Per le EDB ha pubblicato: il saggio-intervista a E. Schillebeeckx, Sono un teologo felice (1993); Testimoni di speranza (2002); con A. Filippi, La cosa più importante per la Chiesa del 2000 (1999) e, con E. Schillebeeckx, Cerco il tuo volto. Conversazioni su Dio (2005). Ha inoltre curato i volumi: Io donna prete (1994); Dal carcere di Londra… (1995); J. Loew, Madeleine Delbrêl. Dall’ateismo alla mistica. Con un ritratto di J. Loew (21998) e la pubblicazione dei testi di E. Zoghby: Fede senza paura (1997) e Il Credo dell’amore (1999); e di J.-M.R. Tillard: Credo nonostante… (2000) e Dialogare per non morire (2001).
Rivista dedicata alla storia del cristianesimo e alla storia dell'interpretazione cristiana ed ebraica della Bibbia, dall'antichità ad oggi, tema centrale per le scienze umane e teologiche. "Annali di storia dell'esegesi" riserva sempre più spazio ai temi più attuali della storia del cristianesimo e dei fenomeni religiosi con una prospettiva interdisciplinare, nell'intento di seguire lo sviluppo contemporaneo della riflessione scientifica. Gli articoli sono attenti ai diversi ambiti culturali, dall'esegesi alla storia delle dottrine, dall'antropologia culturale alla letteratura, dalla storia dell'arte all'archeologia. In ogni fascicolo appaiono anche recensioni e rassegne critiche. Ogni anno si pubblicano numeri monografici. La rivista è aperta a una forte collaborazione internazionale come mostra il suo comitato scientifico.
Descrizione dell'opera
Il termine “cabbala” deriva dall’ebraico, dove significa semplicemente “tradizione che si riceve”. Solo nel medioevo il termine passò a indicare una tendenza speculativa, e una forma devozionale a essa collegata, in seno all’ebraismo, tendenza e forma rimaste vive e operanti fino a oggi, con la pretesa di rappresentare la tradizione più antica e più segreta. Per questo la Cabbala rimanda al mistero e a cose incomprensibili e viene messa per lo più in relazione con la magia e la superstizione.
L’autore descrive anzitutto i presupposti della nascita della Cabbala e documenta quali elementi cabbalistici sono stati ripresi e sviluppati a partire dalla tradizione ebraica. La parte centrale del volume è un’introduzione alla Cabbala ‘classica’ nella forma da essa assunta verso la fine del XIII secolo. Maier presenta poi una scelta di testi commentati in modo da proporre tutti i principali temi della Cabbala.
Il volume prosegue la collana pensata per rendere disponibili ai lettori opere di grande pregio a un prezzo contenuto. Esso viene ad aggiungersi alle solide introduzioni di G. Stemberger al Talmud e al Midrash, per offrire al lettore un quadro della mistica ebraica rispettoso dei suoi presupposti, intenzioni e principi.
Sommario
Introduzione. I. I materiali. II. Sefer jesirah: il «Libro della formazione/creazione». III. La cabbala classica del medioevo. IV. Il simbolismo delle singole sefirot. V. L’uomo. VI. La sofferenza dell’uomo, i mali di «questo mondo» e le forze del male. VII. Culto, preghiera, meditazione e contemplazione cabbalistica. VIII. Cabbalisti come poeti. Indici.
Note sull'autore
Johann Maier (1933) ha compiuto i propri studi presso le Università di Vienna, Zurigo e Gerusalemme e si è abilitato in giudaistica nel 1964. Dal 1964 al 1966 è stato libero docente all’Università di Berlino e dal 1966 al 1995 è stato professore di giudaistica all’Università di Colonia. Conta numerose pubblicazioni di storia ebraica.
L'istituto del Sinodo dei vescovi fu creato da Paolo VI il 15 settembre 1965. Nel motu proprio Apostolica Sollicitudo egli specificava come l'idea scaturisse dal Vaticano II, affinché "anche dopo il concilio continuasse a giungere al popolo cristiano quella larga abbondanza di benefici, che durante il concilio felicemente si ebbe dalla viva unione nostra con i vescovi". Il Sinodo fu inoltre pensato quale strumento per dare ai vescovi "la possibilità di prendere parte in maniera più evidente e più efficace" alla sollecitudine del papa per la Chiesa universale. In più di quarant'anni il Sinodo si è riunito in assemblea generale - ordinaria o straordinaria -, trattando questioni rilevanti per l'intera Chiesa, nonché in assemblea speciale, per affrontare problematiche relative a specifiche aree. Dopo l'uscita del primo (2005) e del secondo tomo (2006), che coprivano rispettivamente i periodi 1965-1988 e 1989-1995, il terzo volume prende avvio col Sinodo speciale per l'America (1997) e con gli altri Sinodi continentali - Asia (1998), Oceania (1998), Europa (1999) - convocati da Giovanni Paolo II in vista del Grande Giubileo del 2000. Prosegue poi con l'Assemblea ordinaria sui vescovi (2001) e con quella sull'Eucaristia (2005), la prima che ha avuto luogo sotto il pontificato di Benedetto XVI. Di ogni Sinodo si riportano i testi chiave: lineamenta, instrumentum laboris, esortazione apostolica post-sinodale ed eventuali documenti accessori di attuazione.