
"Natura umana e condotta" rappresenta un testo fondamentale nel dibattito sui rapporti tra individuo e ambiente e sulla funzione trasformativa delle pratiche sociali. La premessa di Dewey è che la condotta umana non è determinata esclusivamente da tratti intrinseci e fissi ma è plasmata dalla continua interazione fra le tendenze innate e il contesto sociale. Gli individui non sono prodotti passivi del loro corredo genetico ma agenti attivi che interagiscono con l’ambiente circostante. Le applicazioni pedagogiche di tale teoria sono molteplici poiché è proprio nel momento educativo che Dewey riconosce il fulcro per la trasformazione sociale, intesa come cambiamento dei paradigmi di pensiero. Gli adulti hanno per Dewey il compito di predisporre un ambiente sufficientemente flessibile e plastico su cui la generazione successiva possa esercitare un’azione creativa, improntata alla ricostruzione continua del patrimonio ereditato e non alla sua passiva conservazione.
"Metodi e strumenti di valutazione in psicopatologia dello sviluppo" offre un’analisi approfondita e aggiornata delle tecniche diagnostiche per valutare il bambino e le sue relazioni, dalla prima infanzia all’età scolare. Il testo esplora strumenti consolidati come scale di sviluppo, questionari sul temperamento e il funzionamento emotivo-adattivo, osservazioni cliniche, test cognitivi e di linguaggio, e analizza attaccamento e interazioni familiari. L’edizione rivede il confronto tra approcci categoriali e dimensionali nella diagnosi, approfondendo le fasi della valutazione psicodiagnostica, il colloquio clinico con la famiglia e il bambino, l’uso clinico dei test nello sviluppo. Nuove sezioni affrontano la valutazione intellettiva attraverso test come la WPPSI-IV e la WISC-V, i disturbi del neurosviluppo, come i disturbi del linguaggio e i disturbi specifici dell’apprendimento. Inoltre, vengono introdotti strumenti performance-based per valutare la personalità e le dinamiche affettivo-relazionali. Ogni capitolo integra teoria e pratica con casi clinici, esaminando le traiettorie evolutive e i rischi psicopatologici. Questo manuale, ricco di contributi specialistici, costituisce uno strumento indispensabile per chi si occupa di diagnosi e intervento nello sviluppo.
I fondamenti della psicologia dinamica e clinica sono sempre più necessari nelle professioni educative. Un manuale rivolto a educatori e insegnanti che mostri come le dinamiche affettive e relazionali con gli alunni e i contesti istituzionali influenzino la capacità di apprendimento e di adattamento lungo lo sviluppo è fondamentale. Il testo esplora il ruolo delle emozioni, degli affetti e delle relazioni nel processo di apprendimento-insegnamento, fornendo strumenti di lettura teorici e pratici che possono guidare educatori e insegnanti nella loro prassi professionale. L'atto di apprendere comporta cambiamenti nella relazione con se stessi, con i pari e con il mondo degli adulti. Il libro analizza le dinamiche sottese a questo processo, considerando l'insegnamento e l'educazione come opportunità di condividere esperienze e promuovere la disponibilità ad apprendere all'interno di un contesto facilitante. Il testo si suddivide in tre parti: la prima esplora i processi emotivi nell'apprendimento, la seconda analizza le dinamiche relazionali nei contesti istituzionali, mentre l'ultima parte si concentra sulle traiettorie evolutive adattive e disadattive.
"Far ridere non è mai stato facile quanto oggi; tuttavia, i rischi sono così considerevoli che non possiamo più ridere alla maniera disinvolta di un tempo. È lecito pensare che la nostra epoca aggiunga una nuova dimensione al celebre motto molieriano: È un’impresa tutt’altro che banale quella di far ridere la gente per bene." La spontaneità del riso, la relazione tra chi ride e l’oggetto del suo ridere, la paura, quando si ride, di diventare ridicoli, il contagio della risata: la riflessione di Girard rivela la natura del riso per quel che è, un enigma e un miracolo. Per decifrare l’enigma, questo testo, che si apre descrivendo come il solletico sorprende il soggetto nei punti vulnerabili della sua anatomia, rompe con lo spirito "serioso" della filosofia. La gaia scienza di Girard, tematizzando l’innocenza del ridere, si fa beffe di una filosofia troppo sicura di sé. Così il sorriso autentico esclude che il riso sia un fattore di scissione; tende, al contrario, a creare legami, esprime forse un invito a ridere insieme.
Perché un trattamento abbia successo è indispensabile scegliere la modalità terapeutica adatta a ogni paziente. Questo volume insegna a compiere tale scelta. Le psicoterapie offre un'analisi aggiornata e completa delle pratiche terapeutiche, riflettendo le trasformazioni sociali e culturali che hanno influenzato la professione. La seconda edizione, completamente aggiornata, integra i risultati più recenti della ricerca in psicoterapia e gli studi sul rapporto mente-cervello; esplora i cambiamenti nella società contemporanea e offre una rara visione d'insieme sulle diverse forme di psicoterapia nella loro evoluzione attuale. Strutturato per facilitare il confronto tra le diverse modalità di trattamento, questo manuale contiene: un esame approfondito di tutte le principali scuole psicoterapia psicodinamica, terapia cognitivo-comportamentale, terapia dialettico-comportamentale, psicoterapia interpersonale, psicoterapia supportiva e delle forme di psicoterapia integrata; una sezione dedicata alla psicoterapia familiare, di coppia e di gruppo e alle relative tecniche; alcuni capitoli dedicati alle identità sessuali e di genere, con approfondimenti specifici sul lavoro clinico con persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e non binarie; un'analisi del rapporto con i pazienti, dell'etica professionale e delle problematiche legate alla supervisione; un focus sul ruolo crescente della psicoterapia online. Il volume costituisce così una guida indispensabile per professionisti e studenti, indipendentemente dal loro background culturale, con sintesi e letture consigliate per un ulteriore approfondimento.
La digitalizzazione della difesa nazionale, iniziata con la prima guerra del Golfo, ha trovato nella guerra in Ucraina il suo punto di non ritorno. In questi anni è diventato evidente che la grande quantità di dati che produciamo ogni giorno unita all’intelligenza artificiale (IA) ha una notevole importanza nei processi decisionali e operativi della difesa e sicurezza nazionale: dall’intelligence alle operazioni cibernetiche a quelle cinetiche (i veri e propri combattimenti). Tuttavia, al potenziale dell’IA si accompagnano seri rischi etici, sociali e legali, che spaziano dalle difficoltà di attribuire la responsabilità per le azioni compiute dai sistemi IA alla loro limitata predicibilità e sicurezza, al problematico rapporto tra uso dell’IA nella difesa e Teoria della Guerra Giusta. Se la difesa è il banco di prova del rispetto dei valori democratico-liberali, l’adozione dell’IA in questo settore non può prescindere da una valutazione di tipo etico per un suo sviluppo responsabile. Mariarosaria Taddeo presenta un’analisi concettuale e sistematica dei problemi che derivano dall’uso dell’IA, aprendo il dibattito su opportunità e rischi per la difesa e offrendo raccomandazioni pratiche a decisori politici e professionisti. Perché senza una governance etica dell’IA sarà impossibile mitigarne la pericolosità.
Bowlby deve la sua fama alla radicale riformulazione della teoria psicoanalitica, da lui sviluppata nel corso di una lunga carriera di ricercatore, docente e consulente psichiatrico.
In questo libro propone una selezione delle più importanti lezioni e relazioni tenute dal 1956 al 1976 presso società di psicoanalisi o psicologia e presso istituti di ricerca. Questi lavori, nati dalla vasta esperienza clinica di Bowlby, e scritti con l’umanità e la chiarezza che gli sono proprie, costituiscono una valida introduzione al suo pensiero, in tutti i suoi principi fondamentali, e una guida pratica sul comportamento e allo sviluppo mentale dei bambini, a uso sia dei genitori sia degli operatori.