Le ricerche cristologiche di Marcello Bordoni, nel solco della Tradizione ecclesiale, si sviluppano intorno alla centralità della storia di Gesù di Nazaret: nella relazione unica tra l'uomo Gesù e il Padre, quale esperienza nello Spirito-Amore, si scorge la sua identità di Figlio di Dio incarnato. Mediante questa interpretazione relazionale-trinitaria dell'unione ipostatica e la corretta lettura della metafisica tommasiana, Bordoni consegna all'odierna cristologia sistematica importanti prospettive. Come nella persona del Verbo incarnato è possibile rifondare metafisicamente il rapporto tra essere e amore, così il Verbo incarnato, nella sua identità di persona filiale, rivela all'uomo la sua vocazione di persona.
Giuseppe Rizzi (1986) presbitero dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, ha conseguito la Licenza in Teologia, con specializzazione in Cristologia, alla Pontificia Università Lateranense (2014). Nel 2021 ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la medesima Università Pontificia. Attualmente svolge il suo ministero come parroco.
Hegel affermava che la filosofia è il proprio tempo espresso in concetti. Non è possibile trascrivere la storia nella precisione del concetto ma non possiamo esimerci dal cercare di discernere il tempo che viviamo. Soprattutto siamo chiamati a prendere coscienza del cambiamento d'epoca in cui siamo, di un nuovo corso che investe l'uomo, l'esperienza religiosa, la dimensione del sacro, che impone di andare oltre i luoghi comuni, gli stereotipi, i pregiudizi e la chiusura di fronte al nuovo; che esige un cambiamento di mentalità. Questo volume tenta con molta umiltà di cimentarsi in tale svolta, ben sapendo che su di essa nessuno può avere una lettura esaustiva, ma sempre prospettive parziali, in vista di provare a immaginare un nuovo profilo di cristianesimo e di Chiesa, nella fedeltà alla rivelazione dell'amore di Dio per l'uomo avvenuta in Gesù di Nazareth.
Giordano Trapasso è presbitero della diocesi di Fermo, attualmente vicario per la pastorale e per il clero. Ha conseguito il baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Macerata. Attualmente è docente di filosofia presso l'Istituto Teologico Marchigiano. E' autore di diversi articoli per la rivista FIRMANA.
Il presente volume raccoglie i contributi del Corso di aggiornamento per gli Insegnanti della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, e dedicato al tema Democrazia e teocrazia nei testi sacri e nelle tradizioni dell'Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo (Assisi, ottobre 2019). Al di là della lunga storia dei due concetti i contributi offerti cercano di mostrare l'attualità delle tematiche e i numerosi risvolti che hanno nell'ambito del contesto storico attuale.
Il presente volume raccoglie i contributi del Corso di aggiornamento per gli Insegnanti della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall'lstituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, e dedicato al tema Il maschile e il femminile nei testi sacri e nelle tradizioni dell'Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo (Assisi, ottobre 2018). Il Corso ebbe un notevole successo non solo per la competenza degli studiosi che parteciparono, ma grazie anche all'universalità e all'attualità del tema portante, il maschile e femminile nelle diverse tradizioni religiose monoteiste, affrontato seguendo un metodo multidisciplinare: biblico, teologico, storico, filosofico. La scelta della tematica Il maschile e ii femminile scaturiva dalla constatazione di ordine culturale e dal soddisfacimento di un'esigenza sentita da molti: negli ultimi anni la riflessione teologica sul maschile e femminile ha posto in evidenza le linee principali, a volte percepite come contraddizioni, presenti nei testi sacri e le tradizionali interpretazioni di esse. Di qui la necessita di rileggere tali indicazioni senza alcun tipo di pregiudizi e stereotipl tramandati come "ovvietà" e che a volte sono in contrasto con il messaggio fondamentale delle Scritture stesse.
Contributi di G. BRUSCOLOTTI, S. SEGOLONI RuTA, M. PUCCIARINI, F. FARAGHINI.
Curatore: Matteo Monfrinotti, Direttore della rivista scientifica Convivium Assisiense e della collana Strumenti IRC.
Questo libro è stato scritto già due volte. Una prima, nel 1998, e una seconda, nel 2011. Ora, con profondi cambiamenti, ha ritrovato la originaria stringatezza e più chiaramente identifica il problema della "questione liturgica" come aspirazione a una "liturgia fondamentale", non senza una relazione strutturale con il sapere sistematico. Il modello teorico di lettura del rapporto tra teologia e rito attraversa tutto lo spettro della storia della Chiesa latina, nella quale alla categoria di officium si affianca la categoria di segno-causa, fino ad arrivare alla categoria di rito, che inaugura la elaborazione degli ultimi due secoli. Una accurata ricostruzione teorica e storica del ruolo teologico della liturgia è la premessa inaggirabile per comprendere la Riforma Liturgica e la sua complessa ricezione nella Chiesa cattolica di oggi e di domani. Il volume si presenta, allo stesso tempo, come un manuale per la scuola di teologia e come uno studio sulla nascita di una disciplina nuova.
Si può facilmente constatare come abbiamo perso, nel nostro tempo confuso, la capacità di vedere, sentire, gustare il bello: la bellezza non è il lusso ma una necessità, e certamente non appartiene al novero delle cose superflue. Cristo è la "bellezza di ogni bellezza", e per questo la Liturgia della Chiesa si offre in modo singolare come la via della Bellezza che libera e salva. Ma anche l'esperienza mistico-contemplativa dovrebbe essere riconsiderata nella Liturgia e non soltanto a partire dalla Liturgia. Questo libro cerca di cogliere le connessioni tra bellezza, liturgia ed esperienza spirituale che il credente è chiamato a vivere in modo attivo e consapevole, valorizzando quelli che la grande Tradizione chiama i "sensi spirituali".
Il fenomeno digitale interessa il mondo, la società, la Chiesa, ognuno di noi. Riflettere su di esso equivale a riflettere sull'uomo e su tutte le implicazioni antropologiche che ne conseguono. Le reti digitali sono da considerare come reti relazionali umane attraverso le quali si intesse quotidianamente la storia di persone, di una società, dell'umanità contemporanea. L'inserimento della Chiesa nella comunità umana propone un atteggiamento di vicinanza all'umanità che vive nel mondo digitale e la accompagna a scoprire la presenza viva di Dio. Una ricerca che contribuisce al tentativo ecclesiale catechetico di farsi voce della Parola di Dio che si incarna nelle nuove frontiere digitali dell'umano e propone una rinnovata metodologia di presenza evangelica.
Rocco Predoti, originario di Cittanova (RC), presbitero dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e guardiano del Convento "Sacro Cuore" di Catanzaro lido.
Ha conseguito la licenza in Teologia catechetica presso l'Istituto Teologico "S. Tommaso" in Messina e il Dottorato in Teologia con specializzazione Catechetica presso l' Università Pontificia Salesiana in Roma. E' docente di Teologia catechetica e Teoria e prassi della comunicazione presso l'Istituto Teologico Calabro "San Pio X" in Catanzaro.
Una delle più urgenti necessità nella svolta epocale del nostro tempo è quella di superare la "rottura" tra dottrina e contemplazione, tra vita intellettuale e vita spirituale, per la rielaborazione mistico-sapienziale della teologia. La teologia moderna - anche quella post-conciliare - ha sofferto un approccio unilaterale ai misteri divini presentandosi troppo sbilanciata sul versante speculativo e razionalistico. Oggi abbiamo bisogno di ritrovare una ragione teologico-simbolica che risponda al bisogno essenziale dell'uomo - «conoscenza di se stesso, e di Dio» (M. Vannini) - e che tenga insieme ritus, fides, intellectus, affectus: l'insieme dell'esperienza umana cristiana. I saggi offerti in questo libro delineano una parabola della teologia monastico-sapienziale che dal medioevo giunge fino al Concilio Vaticano II e al post-concilio. In particolare, si presentano alcuni modelli monastici di teologia sapienziale del Novecento, come quelli di A. Stolz, J. Leclercq, C. Vagaggini, E. Salmann. Anche i monaci camaldolesi hanno dato il loro contributo all'elaborazione di una teologia monastico-sapienziale: in Italia, attraverso l'approccio più classico di Benedetto Calati, e negli USA con le ricerche di Bruno Barnhart.
Il libro colloca Fratelli tutti nella scia della dichiarazione di Abu Dhabi. Smontare le ragioni del conflitto con il terrorismo e l'Islamic State, evitando la strumentalizzazione della religione a fini politico-militari, significa ripartire dal principio di distinzione o laicità e dal valore della libertà. Due dinamiche implicite nel concetto di fratellanza, che non possono articolarsi in un dialogo fruttuoso, in particolare nel variegato mondo islamico contemporaneo, se si rimane soltanto sul piano della discussione teorica e su quello dei principi. Servono testimoni, e il Papa e il Grande Imam lo sono.
È ancora necessario soffermarsi sulle vicende straordinarie del fratello universale Charles de Foucauld, avventuriero, monaco ed eremita, forse oggi più di ieri. E di farlo con una preziosa bussola, l'enciclica di papa Francesco Fratelli tutti, cuore pulsante di un progetto che - mettendo a fuoco il complesso reticolo dei rapporti fra cristiani e musulmani - può fungere da cartina di tornasole di una Chiesa autenticamente, e coraggiosamente, in uscita. In entrambi i casi, per de Foucauld e Bergoglio, il solo metro di paragone, il Modello Unico (come lo chiamava il primo) è - e non può essere altrimenti - Gesù di Nazaret.