
Il professionista, il manager, l'accademico, possono scoprirsi loro malgrado ignoranti sugli aspetti essenziali della vita, su ciò che dà sapore e gusto alle azioni e ispira le scelte. Una ignoranza che può avere ripercussioni gravissime, specie per chi occupa posti di rilievo e prende decisioni per l'intera collettività: l'attrae crisi economica è solo l'esempio più eclatante. otre e istruzione non equivalgono a saggezza. L'ignoranza è anche alla base dei fenomeni più inquietanti del nostro tempo, come il fondamentalismo, la barbarie terroristica, il razzismo, le sette, la magia, la facile credulità. Sono tutti tentativi di riempire un disagio interiore, nascosto, e per questo ancora più inquietante, cui l'abbondanza dei ben materiali è incapace di sopperire. È la verità perenne racchiusa in quest'opera di misericordia, un'opera da riscoprire e valorizzare per il bene di tutti.
Res Novae: il nuovo testo di papa Francesco costituisce il punto di arrivo di un lungo cammino storico: non solo di quello iniziato due anni fa, con l'inizio del Sinodo dei Vescovi dedicato alla famiglia, ma ancor più di quello inaugurato circa 140 anni fa, quando la Chiesa cattolica, assediata dallo Stato moderno, aveva pensato di trovare nel matrimonio un terreno favorevole per mantenere una competenza esclusiva e per sottrarre potere e autorità al "nemico".
Gli atti di natura religiosa, nei quali ha luogo l'incontro dell'uomo con Dio - dall'azione liturgica e culturale alla preghiera personale fino alle forme di pietà popolare -, hanno un immediato riflesso sulla vita della persona, in quanto determinano il senso e gli indirizzi concreti del suo impegno storico. La morale della religiosità riflette su tali atti, evidenziandone il nesso con i vari momenti della quotidianità e suggerendo orientamenti positivi per lo sviluppo di stili di vita improntati alla logica evangelica.
Erich Przywara fu gesuita, musicista e intellettuale. Nacque nel 1889 in una piccola città di nome Katowice, all'angolo dei tre imperi prussiano, russo e austro-ungarico. La complessità che ha marcato fin dagli albori la sua terra e il suo sangue è diventata presto il paradigma per il "permisero dell'analogia", una logica capace di raccogliere - senza annullarla - la varietà del mondo, e di legare - senza assorbirlo - il mistero di Dio e dell'uomo. In questo libro abbino raccolto la sfida di Pryzwara, cercando di onorarne la levatura teorica e lasciando aperte alcune provocazioni.
La tradizione delle opere di misericordia corporale tratteggia il volto del Dio che si rivela in Gesù Cristo e mostra il suo modo di guardare all'uomo e alla terra. All'interno di tale cornice i due autori espongono la valenza delle sette pratiche caritative attraverso la rilettura di brani filosofici e letterari. Un affascinante ritratto dell'umano dal punto di vista di Dio.
La grande figura cristiana del nostro tempo con tutte le sue qualità, la sua dedizione, i suoi rischi, traspare in questo libro singolare, scritto in un certo senso da lei stessa, dai suoi appunti, dalle sue lettere (in particolare ai due fratelli sacerdoti) e ci incoraggia a vivere la fede in apertura e dedizione verso gli altri. Nel giubileo della misericordia, questo scritto ci dà una testimonianza di misericordia e ci sollecita a impostare sempre più la nostra vita nell'atteggiamento e nell'attività della misericordia verso gli altri, anche i più diversi da noi.
In un dialogo serrato vengono analizzati valori monastici e problemi comuni a ogni uomo: solitudine, preghiera, vita fraterna, lavoro, ascesi, sobrietà, libertà, sessualità, inserimento nella società, ricerca di Dio? È un'occasione feconda di confronto per ogni uomo e ogni donna che intendono vivere il momento presente, quello della Evangelii gaudium e della Laudato si'.
L'essere umano è essere in relazione. Proprio la relazione è stata investita negli ultimi cinquant'anni dal fenomeno della frammentazione o liquidità, che porta con sé effetto negativi di rilievo per la vita spirituale dell'uomo. I cristiani non sono per nulla esenti da questi effetti, ma hanno risorse cui devono solo avere il coraggio e la perseveranza di attingere per essere in grado di affrontare anche questa sfida. La fedeltà biblico-cristiana è una tra le risorse più efficaci per svolgere questo compito.
Il tema del libro intercetta molteplici discipline teologiche e delle scienze umane e tutte dipendono o si riferiscono a quelle parole apparentemente inequivocabili di Gesù sul matrimonio. Il libro che il lettore si accinge a prendere tra le mani, paradossalmente, sostiene la tesi che proprio quelle parole apparentemente inequivocabili di Gesù sono state equivocate da molto tempo, si badi, non tanto sul loro significato, bensì sulla loro destinazione. Ma ogni parola è dialogica ed efficace se va a segno! E, perché possa andare a segno, è importante non sbagliare il bersaglio, cioè il destinatario. Forse il disagio, non solo attuale ma di sempre, provocato dalle parole di Gesù sul divorzio e sul matrimonio indissolubile non è soltanto dipendente dalla radicalità del suo dire ma, ancor di più, dall'errata destinazione di quelle parole.
Addentrarsi oggi nelle "storie" della Bibbia è come intraprendere un viaggio d'esplorazione. Percorrere terreni sconosciuti, attraversare regioni completamente nuove, non è possibile senza un certo "gusto dell'avventura". Alcune certezze comuni potranno anche essere scosse, ma nulla si perderà durante il viaggio, se non ciò che è diventato inutile o lo era da tempo. A una condizione: porre domande giuste per ottenere risposte giuste. Jean Louis Ska, attraverso l'analisi di "storie" bibliche veterotestamentarie, suggerisce gli strumenti da "infilare nello zaino".