La geografia è poco conosciuta e spesso non molto amata. Tuttavia, grazie alla democratizzazione dei viaggi e delle escursioni, alla globalizzazione, alla diffusione del turismo e all'urbanizzazione crescente delle nostre regioni, tutti, spesso inconsapevolmente, fanno della geografia. Per quale motivo allora si conosce così male questa disciplina che apre le porte del mondo? È apprezzata quando diventa letteratura in Flaubert e Maupassant (che scrivono della loro Normandia), quando diventa ispirazione per i surrealisti (che parlano di Parigi) o quando viene usata da Julien Gracq per raccontare della città di Nantes. È apprezzata quando diventa paesaggio sulle tele di Cézanne o di Turner. Sono queste solo alcune delle numerose suggestioni che il geografo Armand Frémont affida al lettore in questa sua opera. Sensibile come un'arte, rigorosa come una scienza, la geografia esplora oggi l'ambiente fisico, le imprese, la salute, gli squilibri razziali e sociali e molto altro ancora.
La percezione è uno dei campi di studio più affascinanti e difficili: per un verso, dietro l'impressionante immediatezza dell'esperienza percettiva si celano spinosi problemi che hanno fatto la storia della filosofia; per l'altro, una padronanza anche superficiale dei fatti empirici che ne sono alla base richiede impegno e competenza in diversi settori. Questo libro è un'introduzione sistematica, la prima in lingua italiana, alla filosofia (analitica) della percezione.
Un album di famiglia dell'ecologia come riflessione di confine tra scienza, filosofia e politica: un album fatto di oltre trecento autori e di circa settanta voci tematiche che abbracciano oltre due millenni di storia delle idee, da Pitagora ai no-global. Autori e concetti legati da un filo comune: il riferimento al rapporto tra uomo e natura come chiave di conoscenza scientifica del mondo e di comprensione filosofica del senso e dei limiti dell'avventura umana. Completano il dizionario due saggi, in cui Della Seta e Guastini propongono punti di vista non coincidenti sulle radici e sull'odierno valore del "pensare ecologico".
Come parla il cinema italiano? In che modo i film riflettono il linguaggio comune o entrano in relazione con altri modelli comunicativi, da quello letterario a quelli teatrale e televisivo? Il cinema ha contribuito alla formazione della lingua italiana? Il libro risponde a queste e ad altre domande, tracciando una sintetica storia del "parlato" filmico, dal muto a oggi, dalle correnti realistiche a quelle espressionistiche. Particolare attenzione sarà dedicata all'uso dei dialetti e delle lingue straniere, al doppiaggio, ai rapporti con la letteratura, alle caratteristiche semiotiche del linguaggio cinematografico, con esempi tratti da decine di film più o meno celebri.
I quotidiani sono ancora un modello di lingua scritta? Com'è fatta e come sta cambiando la lingua dei giornali in Italia? Come vengono letti e come funzionano i testi al loro interno? La storia linguistica della scrittura dei quotidiani negli ultimi anni permette di rispondere a queste domande e di capire meglio, con strumenti adeguati, come leggere il giornale e come scrivere per il giornale in modo chiaro, responsabile e corretto. Il volume offre ai lettori non specialisti una guida semplice, con esempi di analisi di testi, alla scrittura giornalistica e alle sue forme più caratteristiche.
Un breve excursus nella storia e nell'attualità del mondo protestante, la cui presenza nella nostra società è spesso ignorata. Dalle parole degli autori emerge il ritratto di una chiesa, quella protestante per l'appunto, che ha cercato di rischiare se stessa nella storia, favorendo un confronto serrato tra la parola biblica e le sfide del tempo, senza che l'istituzione si frapponga tra i due ambiti. In ciò è il fascino della fede evangelica, la sua forza e la sua debolezza.
Il testo ha l'obiettivo di introdurre le principali strategie di analisi e le soluzioni tecniche possibili nell'utilizzo di ATLAS.ti. Questo programma implementato sulla base della prospettiva teorica e metodologica della Grounded Theory - si presta a una grande versatilità nell'uso e nelle analisi che possono essere effettuate. Il software è infatti progettato sia per facilitare il processo di codifica e recupero dei dati che per elaborare i modelli teorici sottostanti ai dati stessi, attraverso l'individuazione di nessi logici tra i codici emersi. È articolato in cinque capitoli in cui vengono descritte le funzioni di base del software mediante l'esemplificazione di percorsi di ricerca specifici. Un'attenzione particolare è rivolta alle implicazioni epistemologiche e metodologiche connesse alle attività di ricerca svolte da più codificatori. Il libro si rivolge a studenti e ricercatori delle scienze umane e sociali, ma anche a professionisti interessati a comprendere i processi psicologici in una visione non universalistica ma culturalmente "situata". Uno strumento scientifico che permette di descrivere e valutare i processi che avvengono nei contesti di sviluppo, apprendimento e socializzazione.
L’influenza che i primi tre anni di vita hanno sulla crescita del bambino, anche a lungo termine, è ampiamente riconosciuta da tutti coloro che si occupano di sviluppo. Il volume presenta una serie di metodi e strumenti per la valutazione psicologica in diverse aree dello sviluppo del bambino di 0-3 anni e si rivolge a tutti i professionisti della salute in formazione. La prima parte è dedicata alla valutazione dello sviluppo cognitivo, con la presentazione degli strumenti per l’assessment delle competenze neonatali, infantili, del linguaggio e del gioco. Nella seconda parte si affronta lo sviluppo socio-emotivo e vengono descritti gli strumenti per la valutazione del legame di attaccamento, del temperamento, dell’adattamento quotidiano e della competenza emotiva. La terza parte è dedicata all’approfondimento delle tecniche e degli strumenti per la valutazione del contesto di sviluppo, con particolare riferimento all’assessment del parenting e della famiglia, anche in ottica cross-culturale.
Il libro introduce agli interrogativi suscitati dalla riflessione filosofica sulla scienza. In primo luogo, affronta il problema della giustificazione della conoscenza scientifica, di cosa renda, cioè, le correnti teorie scientifiche un sistema di credenze che dovremmo accettare e preferire ad altri sistemi di credenze alternativi. Successivamente, il volume sposta l'attenzione su una seconda questione fondamentale: di cosa parla la scienza, se davvero ci parla di qualcosa? Accettare una teoria comporta accettare le entità di cui quella teoria sembra parlarci? La principale risposta che resta sullo sfondo in tutto il resto del libro è quella del realista scientifico, secondo la quale le teorie scientifiche ci parlano delle entità inosservabili che popolano una realtà indipendente dalla mente. L'autore discute in modo dettagliato tale posizione, presentando con chiarezza i vari argomenti che sono stati portati in suo favore, o contro di essa, ed analizzando in modo aggiornato i dibattiti a cui ciascuno di tali argomenti ha dato origine.
La situazione dello spirito umano è oggi determinata da un pluralismo radicale delle culture, delle religioni e dei valori. Persino il grande ideale della tolleranza si dimostra inadeguato ad affrontare i nuovi problemi della convivenza umana. L'altro, infatti, non vuole soltanto essere tollerato nello spazio privato della sua esistenza, ma vuole esprimersi pubblicamente nella sua stessa diversità, vuole essere riconosciuto con il suo volto. La teologia cristiana è capace di affrontare creativamente questa nuova situazione dello spirito? La risposta che il libro propone è positiva, ma ad un patto: che la teologia si riappropri della tradizionale identificazione della verità con la vicenda umana di Gesù di Nazaret. Infatti, in quella vicenda la verità appare come consegna all'altro, come capacità di farsi carico dell'altro "lontano", senza condizioni. E allora essa svela la sua grammatica più profonda, quella dello "star-sotto" sostenendo l'altro. L'autore costruisce la sua riflessione partendo dalla determinazione dello statuto della verità, per chiarire quindi la dinamica della sua comunicazione attraverso i linguaggi dell'esistenza umana, personale e collettiva.