
Sulla questione educativa «il contributo dell'Ac sarà fortissimo. Noi abbiamo un immenso patrimonio da valorizzare, sia nel senso di elaborazione culturale di nuove idee che come esperienza da mettere in gioco». Franco Miano, presidente dell'Azione cattolica, riflette ad alta voce sul pianeta-educazione, cui la Chiesa italiana ha deciso di dedicare gli Orientamenti pastorali per il prossimo decennio. E nasce Chi ama educa.
«L'Ac - prosegue Miano - ha sempre posto il tema dell'educazione al centro del suo percorso associativo e tanti laici credenti, così come molti cittadini impegnati in politica oggi come ieri, si sono formati alla scuola dell'Ac. Si tratta di rilanciare la nostra proposta educativa, rileggendola alla luce delle emergenze dell'oggi che, ancora più di ieri, richiedono di porre al centro una proposta integrale per la persona, capace di coniugare adeguatamente tutte le dimensioni della vita».
«Lo studioso, il politico, il professore e rettore di università convivevano in lui in una sintesi in cui la nota dominante era la tensione verso la santità.»
«Ho sempre pensato a lui come a uno dei grandi doni di Dio per il nostro tempo. Ci ha insegnato a pregare, a operare con spirito di responsabilità, ciascuno nel suo campo, e a guardare alla storia con fiducia della risurrezione di Gesù Cristo. Per questo lo sento ancora molto vicino, anche ora che non possiamo più godere della sua compagnia.»
Il cardinale Carlo Maria Martini riflette sulla figura di Giuseppe Lazzati (1909-1986), che egli stesso definì «limpido testimone e impareggiabile maestro». Un omaggio, nel centenario della nascita, e un invito a riscoprire la figura del laico impegnato a costruire la città dell'uomo, "padre costituente", fine educatore, docente e Rettore universitario, attraverso gli scritti e i discorsi a lui dedicati dall'arcivescovo emerito di Milano.
Nuova edizione aggiornata e ampliata del volume Lazzati secondo il card. Martini, in "Dossier Lazzati", n. 23
Donna tra storia e profezia propone al lettore una vasta carrellata di scritti sulla questione femminile pensati, prodotti e divulgati, tra il 1966 e il 1990, da Gianna Agostinucci Campanini, una delle più interessanti figure di donne-intellettuali della Chiesa post-conciliare, per il suo vasto impegno negli ambiti della famiglia, delle problematiche educative, della riflessione sulla condizione femminile.
L'AVE, a vent'anni dalla scomparsa, ripropone, a cura del marito Giorgio Campanini, una serie di contributi e saggi di questa donna impegnata, forte, ispirata, sensibile e coltissima. Documenti di quella stagione vivace e creativa, seppur travagliata, del "femminismo cristiano", che ha visto nell'autrice, senza dubbio alcuno, una delle più significative protagoniste.
Dall'esperienza dell'Acr un sussidio per il campo scuola: un'esperienza estiva significativa per i ragazzi, per fermarsi e mettersi in dialogo con la Parola di Dio perché questa illumini e orienti la loro vita.
Nell'anno della novità, santa Chiara accompagna i ragazzi in questi giorni di campo. Lei che ha lasciato tutto per seguire la volontà di Dio; che ha amato, desiderato e cercato la sofferenza per amore di Cristo; che ha scelto la via dell'umiltà e della semplicità per donarsi completamente al suo Signore.
Il cofanetto contiene:
il Sussidio per l'educatore (pag. 128), è lo strumento indispensabile agli educatori per pensare le diverse giornate del campo scuola: i contenuti e gli spunti di riflessione, le attività specifiche di ogni giornata, i suggerimenti utili per le liturgie e tante altre indicazioni per completare il cammino formativo dell'anno.
È un libro che aiuterà i ragazzi a costruire, sull'esempio di Chiara, un rapporto speciale e profondo con Gesù! La preghiera è stata, per questa grande santa, una grossa forza e, grazie ad essa, la sua vita è diventata, a sua volta, una "preghiera vivente" per gli altri! Ed è proprio Chiara che oggi invita i ragazzi ad aprire il loro cuore e a impegnarsi a vivere bene questo prezioso momento di incontro con Gesù: nel silenzio e nel raccoglimento ciascuno potrà fare esperienza di quanto è bello trovarsi in comunione con Lui e gustare quella dolcezza che il Signore ha preparato da sempre per tutti coloro che lo amano! Alla fine di ogni giornata, ciascuno potrà riportare nelle pagine di diario ciò che è rimasto scritto nel suo cuore: una frase suggerita dalla Scrittura, un pensiero che vuole far diventare preghiera personale, un impegno.
Un libro e un DVD per ricordare Vittorio Bachelet a trent'anni dal suo "martirio laico", come lo definì allora il cardinal Martini. Un testo ricco di fotografie e un documentario di 24 minuti, realizzato da Giovanni Panozzo, con immagini e testimonianze inedite sulla figura del presidente dell'Ac del Concilio e vicepresidente del Csm ucciso nel 1980 dalle Brigate rosse.
"La vicenda umana e la testimonianza credente di Vittorio Bachelet ci interpellano come cittadini e come cristiani; si può, anzi, affermare con certezza che la ricchezza di quel che egli ci ha lasciato rimane davanti a noi come una responsabilità grande, che sta a noi non sprecare", ha scritto il presidente dell'Ac, Franco Miano, nella presentazione del volume.
Il libro contiene una biografia di Bachelet corredata da molte fotografie, alcune pubblicate per la prima volta, e una breve antologia di alcuni suoi significativi scritti.
L'elogio della laicità con cui si apre il volume indica lo spirito e lo stile dei pensieri che in esso si svolgono.
Laicità, per i cristiani, è assumere in pieno l'umanità che essi hanno in comune con tutti, e di essa mostrare la bellezza, il valore, le responsabilità.
Attraverso una riflessione che si snoda dall'ascolto della vita fino ad alcuni spunti per promuovere una nuova soggettività dei laici, il libro invita a guardare alla realtà e alle sue diverse dimensioni con occhi nuovi: non con lo sguardo di chi coglie di essa soprattutto i limiti, ma con quello sapiente di chi cerca e vede le ricchezze, il dono, i compiti, nella convinzione che la storia umana è abitata dal mistero.
Tocca soprattutto al laico riconoscere il mistero presente nella vita, svelarne il Nome, vivere in modo da portare alla luce, già da oggi, i germi di risurrezione presenti nella realtà. Per questo occorre, da parte dei laici, una nuova capacità di iniziativa, per stare nel mondo da testimoni della bellezza pasquale delle cose.
Laici e Vangelo in terre del Mezzogiorno è la prima visitazione storiografica, ricca di documenti inediti, sulla diocesi di Aversa, la più importante, dopo la sede metropolitana di Napoli, per dimensione demografica. Il contenuto del libro è rigorosamente fondato su testimonianze dirette e personali dell'Autore, con documentazione tratta da archivi pubblici e privati, di cui si dà conto nell'apparato delle note e in Appendice, con il sostegno di altre fonti, di tipo narrativo, costituite da monografie dell'epoca e da stampa periodica locale.
Il volume fa parte di un progetto avviato dall'Istituto Paolo VI come forma paradigmatica di lavori per una nuova storiografia dell'Azione Cattolica Italiana incentrata sulla dimensione regionale dell'Associazione, attraverso la visitazione archivistica delle realtà diocesane.
Seguendo una logica di approfondimento, tesa a sviluppare quanto emerso e offerto con il primo volume della collana Quaderni di Dialoghi, si è inteso declinare il tema del "Bene comune" in direzione teologico-pastorale, ricollegandolo all'impegno per il "discernimento comunitario" ribadito in occasione del Convegno Ecclesiale di Verona.
Si tratta di un primo tentativo di connettere in uno sguardo d'insieme la dimensione civile e la dimensione ecclesiale, soffermandosi sulla necessità di un'attenta lettura sapienziale comunitaria della realtà; è questo il solco tracciato dai 140 anni di storia dell'Azione Cattolica Italiana, una storia intessuta della capacità di analizzare in profondità il proprio tempo, per poter offrire di stagione in stagione percorsi di partecipazione civile "degni del Vangelo".