
Gesto e parola, canto e musica, spazio e tempo, luce e colore, abito e suppellettile, movimento e quiete, tutti i codici della comunicazione umana concorrono a dire il mistero dell'incontro di Dio con l'uomo nel gioco della liturgia e, come tali, necessitano di essere appresi in un lento ma costan-te corpo a corpo con i testi, i riti e le norme delle varie celebrazioni. Allo scopo vengono incontro queste pagine, frutto della paziente e intelligente mistagogia esercitata da mons. Alessandro Gandini, parroco della basilica di San Babila in Milano. Con un linguaggio volutamente semplice, dal quale però traspare la grande competenza maturata nello studio, nell'insegnamento e nel lungo ser-vizio diocesano, l'autore prende per mano il lettore e lo porta a famigliarizzare con l'azione liturgi-ca e con i suoi presupposti di natura di volta in volta teologica, antropologica, storica e spirituale (pp. 224).
Che cos'è la bellezza? Ne esiste una sola forma? E' possibile definire la bellezza naturale e la bellezza artistica? Perché la filosofia dovrebbe farne oggetto di ricerca? Sono queste alcune delle domande affrontate in questo libro, scritto da Ignacio Yarza, professore di Estetica e di Storia della filosofia antica presso la Pontificia Università della Santa Croce.L'Autore riesce a disegnare un lungo itinerario storico-filosofico, da Platone fino a Heidegger, offrendo un accessibile testo introduttivo, nel quale Yarza non sacrifica però il suo interesse teoretico: si propone, infatti, di mostrare come la domanda «che cos'è la bellezza» implichi un continuo riferimento alla definizione dell'essere. L'estetica è, allora, una disciplina filosofica particolare, che non può essere separata dalla metafisica. Servendosi dei cardini speculativi di san Tommaso, l'Autore afferma il legame indissolubile tra essere, bene e bellezza, concetti che si richiamano e che contribuiscono alla definizione compiuta della realtà (pp. 240).
Dopo Tre donne (sempre per la collana «Narratori») e Alla ricerca di Joyce (collana «Ossidiana», Ida Boni avvince il lettore con questo romanzo di stati d'animo, di solitudini, di bellezza. Un taglio di luce, un'increspatura marina, il colore di un cielo sono vissuti con l'intensità degli affetti, resti-tuendo alla letteratura il suo ruolo esclusivo: dire ciò che né le immagini né i suoni possono espri-mere (pp. 304).
II secolo d.C. La grandezza di Roma è all'apice e l'astro del momento è Settimio Severo, «divino Imperatore». Nessuno lo conosce meglio di Claudio Galeno: è il suo medico personale, colui che con la salute del Sovrano può «determinare» la salute stessa di Roma. Ma il Potere, si sa, suscita invidie e il protagonista si trova invischiato in un gioco spietato di intrighi di Palazzo e di repentini colpi di scena, che si scioglieranno solo nelle ultime pagine. Un magma dove Bene e Male comunque si distinguono e si affrontano dando corpo a indimenticabili personificazioni. Come quella del «detective» Epafrodito, capo dei vigili di Ostia, che oppone al genio sinistro e perverso del principe Caracalla, delfino dell'Imperatore, l'intelligenza paziente e razionale di chi sa stare al proprio posto, a remare per la causa ritenuta giusta (pp. 240).
Dallo squillo della sveglia sino alle telefonate che ormai ci inseguono sino in camera da letto, le nostre giornate sono dominate dallo stress. Nelle relazioni quotidiane interagiamo a passo di corsa. Il lavoro è un tunnel che sfianca. La vacanza non distende più. Rilassarsi equivale a tentare un'impresa chimerica. Miguel-Ángel Martí Garcí a, docente universitario di Filosofia, offre una semplice ed efficace ricetta per ritrovare la pace perduta. Per ritrovare sé stessi rivalutando e riscoprendo il proprio mondo interiore. La propria intimità. La propria autenticità (pp. 144).
Il culto della Madonna è stato uno dei pilastri della pastorale e dell'educazione alla pietà di Ildefonso Schuster, il cardinale arcivescovo di Milano, beatificato da Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996. Scritti nel 1953, a due anni dalla morte, questi Pensieri mariani sulle Litanie lauretane costituiscono la perfetta sintesi della sua pratica mariana in cui si intrecciano da un lato il dogma, che fonda la pietà verso la Vergine nel mistero cristiano come illustrato nelle fonti patristico-liturgiche, e dall'altro l'affetto popolare, che proprio nelle Litanie lauretane si rispecchia, in quanto queste sono sgorgate, come egli osserva, non «dal cuore del semplice popolo italiano», attraversate come sono da una vena di poesia che «piace e affascina per la sua fervente spontaneità ». Presentazione e curatela dell'opera di mons. Inos Biffi.
Fede e ragione vanno considerate insieme. Lo ha mostrato Giovanni Paolo II nell'enciclica Fides et ratio, un documento che pare essere nel nostro tempo la più autentica, decisa e autorevole difesa della ragione e della filosofia. La complessità di un rapporto che tiene assieme autonomia e dipendenza, simbolo della stessa condizione umana, è l'oggetto di questo libro. I curatori indagano nel solco di quei pensatori che la Fides et ratio indica come esempi recenti di un'autentica filosofia cristiana: Rosmini, Newman, Maritain, Gilson, Stein, Solov'ëv, Florenskij, Ĉaadàev e Vl. Lossky. Per non essersi adeguati a certa moda razionalistica e scettica, essi sono davvero esempi di un percorso intellettuale e sapienziale orientato alla ricerca della verità , per un autentico servizio all'uomo d'oggi.I saggi che compongono questo volume, curato da Roberto Di Ceglie, sono firmati da: Angela Ales Bello - Gerardo Cioffari - Adriano Dell'Asta - Roberto Di Ceglie - Pasquale Giustiniani - Antonio Livi - Fortunato Morrone - Pier Paolo Ottonello - Tomas Špidlí k - Michelina Tenace - Natalino Valentini - Piero Viotto (pp.320).
La storia italiana del Novecento consegnata alla verità dei fatti. E' questa la nota dominante del libro di Ugo Finetti, scrittore e giornalista della Rai, che ricostruisce e puntualizza quasi tre quarti di secolo di vita nazionale - con specifico riferimento ai passaggi chiave dell'antifascismo e della Resistenza - sulla scorta dei risultati critici maturati dalla storiografia revisionista, che va liberando la cultura italiana da decenni di chiusure ideologiche e strumentalizzazioni politiche. Tra i meriti del volume è da segnalare l'impressionante documentazione delle distorsioni e falsità che, in ordine alla vita dei partiti antifascisti e al loro impegno nella lotta resistenziale, sono rinvenibili nei manuali scolastici di storia, ancora egemonizzata da autori eredi delle vecchie parole d'ordine del comunismo internazionale e indigeno. Prefazione di Sandro Fontana, già vicepresidente del Parlamento europeo (pp. 384).
Il celebre aforisma di Sant'Agostino "credi per comprendere, comprendi per credere" continua ad essere attuale: il cristiano deve sapere che quel che la Chiesa insegna è ragionevole, e deve conoscerne le ragioni.; si crede infatti agli insegnamenti di Dio in virtù del dono soprannaturale della fede, ma chi non si preoccupa di comprendere qual che crede, finirà col non credere ciò che non comprende. Questo libro affronta le principali tematiche della dottrina della fede cristiana sotto il profilo della ragionevolezza; il linguaggio semplice e la ricca aneddotica rendono queste conversazioni accattivanti e accessibili a tutti.