
Antonio Salieri (1750-1825) è stato un gigante della storia della musica. Nato in Veneto, sviluppò a Vienna le sue straordinarie doti di compositore riempiendo i teatri europei e divenendo maestro di Beethoven, Schubert, Liszt e tanti altri. Con il passo intrigante di un romanzo e con il conforto dei documenti, Monsalve delinea il ritratto di un uomo brillante, animato da una creatività poliedrica e da intuizioni innovatrici. Non gli ha giovato la leggenda della gelosia omicida nei confronti di W.A. Mozart. Qui, con abbondanza di prove, si restituiscono l'integrità e l’onore a un personaggio di cui l'Italia dovrebbe andare fiera.
In quest'anno in cui il Giubileo mette al centro la speranza, il cardinale Angelo Bagnasco offre questa preziosa raccolta di pensieri che hanno come filo conduttore Cristo, la speranza che non verrà mai meno. L'autore propone uno spunto per ogni giorno del mese lungo il corso dell’anno, una sorta di accompagnamento discreto nel cammino dell’anima e dell’intelligenza della fede, nella con sapevolezza che l'uomo moderno, nonostante impegni e distrazioni, sente il bisogno di elevare lo sguardo: queste pagine offrono a tutti l'occasione di farlo, trovando con continuità un piccolo spazio di tempo e di luogo per rientrare in sé stessi e incontrare il Signore.
Un libro che illumina sorprendentemente l'azione della grazia, presentando la Croce in una prospettiva nuova, sempre radicale ma umanizzata e con spunti decisivi per l'evangelizzazione. «Tutti i membri della Chiesa sono interpellati e spinti a "giocarsi la vita per Cristo" ed essere responsabili della comunione, tutti chiamati a mostrare che la Chiesa è quel "noi", ossia un soggetto comunitario, che viene prima dei singoli "io"». (Dalla Prefazione di mons. Francesco Moraglia)
Questo saggio riscopre a tutto tondo l'impegno del card. Ferrari, soffermandosi sul suo incoraggiamento ai cattolici perché riprendessero parte alla vita politica italiana. Peraltro, egli era consapevole che i cattolici avrebbero occupato un posto privilegiato nel sistema politico italiano solo se in possesso di profonde competenze professionali; da qui la sua grande attenzione per l'incipiente Università Cattolica del Sacro Cuore, destinata a divenire un grande centro di ricerca scientifica in tutti i campi del sapere.
Joseph è metà senegalese e metà nigeriano, un minore non accompagnato che sopravvive di furtarelli. È arrivato in Italia passando dalla ex Jugoslavia. Un veterinario, un gruppo di carabinieri e un'assistente sociale di buon cuore si chinano con tenerezza su di lui. In realtà Joseph è l'unico sopravvissuto al massacro di Dogo Nahava, ha visto la sua famiglia sterminata, è straziato dal senso di colpa di essere sopravvissuto. La presenza di coetanei e il calcio sembrano fare il miracolo di riportarlo verso la vita. Attraverso i film di Clint Eastwood il veterinario ricostruisce linee etiche infrante e Joseph diventa un guerriero per la giustizia: denuncia la banda di sfruttatori di bambini che lo ha portato in Italia; rischia di essere ucciso, ma c'è il lieto fine...
Una popolarità che non accenna a calare a tanti anni dalla sua morte e una lunga serie di luoghi comuni fanno di Giovannino Guareschi un illustre conosciuto. Imprigionato dentro schemi che lo dipingono come reazionario, ma anche come profeta del compromesso storico, in realtà è stato ben altro: un grande scrittore e, prima ancora, un grande uomo. Grazie alla lunga frequentazione della sua opera e di documenti di archivio spesso inediti, uno dei suoi maggiori studiosi rimette al centro dell'attenzione il letterato dalle invenzioni geniali, di cui il mondo di don Camillo e Peppone è solo un esempio, e il personaggio che ha segnato la storia e la cultura italiane nei decenni a cavallo della Seconda guerra mondiale.
«Volendo Dio misericordiosissimo e sapientissimo compiere la redenzione del mondo, "quando venne la pienezza dei tempi, mandò il suo Figlio, nato da una donna... per fare di noi dei figli adottivi" (Gal 4,4-5)» (LG 52). Questo studio incentrato sulla figura della Madre di Dio prende l'avvio dal testo conciliare della Lumen Gentium. Evidenzia alcuni tratti mariologici rilevanti e coglie gli spunti significativi della relazione esistente tra la Trinità e Maria. Non possiamo contemplare la Vergine Madre di Dio senza riconoscere le relazioni divine che la circondano e che la colmano di luce.
La cultura cattolica ha una sua specificità? Forse sì, forse no. L'opinione pubblica la ritiene sempre più debole e marginale, una fra le tante culture. Rispetto all'evoluzione della società, sembra "indietro di secoli". Può rinnovarsi, o deve rassegnarsi a diventare ancor più irrilevante? Il libro sostiene che occorre una nuova matrice teologica che si concretizza nell'intendere la cultura come prassi relazionale nella vita quotidiana. Intendere la cultura come modus vivendi, e non come un sistema di idee porta a intendere la cultura cattolica come promozione dei mondi vitali di cui i laici sono i protagonisti.
«Lo studio sia delle fonti del messaggio di Fatima che della riflessione teologica su di esso ha portato Bueno de la Fuente a definirlo "una testimonianza mistica e profetica". La parola chiave della lettura teologica di questa testimonianza mistica e profetica individuata dall'Autore è la "misericordia". Le fonti del messaggio di Fatima non ci presentano un discorso speculativo su Dio; piuttosto, danno testimonianza di un incontro, un'esperienza mistica capace di trasformare la vita, come ha trasformato quella dei veggenti». (Dalla Prefazione di p. Carlos Cabecinhas, Rettore del Santuario di Fatima)