
Nella mia vita ci sono abbastanza ricordi e poesia per farne un romanzo. Irène Némirovsky. In questo saggio, Cinzia Bigliosi ripercorre la vita e l'opera di Irène Némirovsky (Kiev 1903 - Auschwitz 1942), autrice di successo degli anni Trenta, tornata alla ribalta, dopo decenni di oblio, con il clamoroso postumo Suite francese (2004). Scrittrice dell'esilio (francese per cultura, ebrea e russa per nascita), testimone spietata di un mondo abitato da loschi affaristi, madri affette da bovarismo, balie spaesate e figlie neglette ed egoiste, Irène Némirovsky domò, non senza contraddizioni, i temi costanti nella sua opera - come la negazione delle origini, l'ereditarietà, il terrore dell'invecchiamento, l'arrivismo e il sacrificio - con un marchio personale frutto dell'orgogliosa consapevolezza di una originalità del tutto unica.
Fratel Pietro prova a entrare nel cuore del mistero che avvolge il presente e il prossimo futuro. Vengono interpellate, a tale scopo, le Sacre Scritture, le apparizioni mariane, rilevanti figure di santi - come Luigi Grignion di Montfort e Massimiliano Kolbe -, autorevoli profezie, come quelle sui "Tempi di Maria" e del "Trionfo del Cuore Immacolato" che paiono rivolte alla nostra epoca. L'autore prova a rispondere a una domanda: è possibile per il credente una lettura più profonda degli avvenimenti? Esiste una "lente privilegiata" sotto la quale osservarli per intenderli compiutamente? La risposta è Maria stessa, la Madre di Gesù: la creatura del fiat, la luce ferma della fede che consente di intravedere, al di là delle tragedie prodotte dagli agenti del male, una prospettiva soprannaturale che avvolge e riempie di significato ciò che accade.
Questo libro raccoglie per la prima volta tutti gli scritti di Papa Francesco su poesia e letteratura firmati durante il suo pontificato. Il curatore del volume, p. Antonio Spadaro, fornisce le decisive chiavi di lettura per comprendere l'intelligenza letteraria del Pontefice, delineando il vasto panorama degli autori che hanno costellato la sua formazione, da Dante a Dostoevskij, da Virgilio a Manzoni o a Borges, passando per Hölderlin, Tolkien e tanti altri. P. Spadaro ha pure realizzato una illuminante intervista con uno degli alunni di Lettere al Liceo nel quale Jorge Mario Bergoglio insegnava quando ancora non era sacerdote.
San Josemaría pone al centro della sua predicazione le responsabilità del laico cristiano all'interno della comunità per il raggiungimento del bene nella convivenza civile. Di rilevanza particolare è il tema della chiamata universale alla santità nella vita ordinaria di ogni uomo e che si declina in punti fermi fondamentali: la coerenza con sé stessi; la responsabilità nei confronti del prossimo, la prontezza all'azione contro le ingiustizie; la difesa della libertà individuale; la cultura del dialogo per contrastare la violenza; lo spirito di servizio; la compassione verso i bisognosi. Mariano Fazio analizza tutti questi punti offrendo al lettore un quadro esaustivo sull'azione e l'influenza del cristiano al raggiungimento del bene comune.
«La Via Crucis non è una devozione triste. San Josemaría ha insegnato spesso che la gioia cristiana ha le sue radici a forma di croce. Se la Passione di Cristo è via dolorosa, è anche il cammino della speranza e della sicura vittoria. Come egli spiegava in un'omelia: Pensa che Dio ti vuole contento e che, se da parte tua farai tutto il possibile, sarai felice, molto felice, felicissimo, anche se in nessun momento ti mancherà la Croce. Ma la Croce non è più un patibolo, è il trono dal quale Cristo regna. E, accanto, c'è sua Madre, che è anche Madre nostra. La Vergine santa ti otterrà la fortezza di cui hai bisogno per camminare con decisione sulle orme di suo Figlio.» (dalla Prefazione di Álvaro del Portillo)
Il libro nasce dall'esperienza di più di 30 anni di pellegrinaggi ai santuari mariani ed è animato soprattutto da due finalità. La prima è custodire la dimensione prioritaria del pellegrinaggio che è la preghiera, la seconda è prendere coscienza che quando andiamo in pellegrinaggio entriamo a far parte di un popolo che ci ha preceduto e ha tracciato una storia. La storia del «popolo di Lourdes» inizia quando l'Immacolata chiama una giovane ragazza: da qui nasce la chiamata, a tutta la Francia e al mondo intero, a pregare, a fare penitenza, a intercedere per il Papa, «a costruire una cappella e andare in processione». Lourdes, osservava papa Giovanni Paolo II, è «la cattedra di una singolare scuola di preghiera, in cui Maria insegna a tutti a contemplare con ardente amore il volto di Cristo». Prefazione di Michel Daubanes..
"Chi si occupa della Scienza Divina, come accade al pilone d'un ponte, sente passare questo grande fiume con alterni filoni di corrente. Deve stare diritto: le piene cessano e sopra al ponte qualcuno deve continuare a passare. E tuttavia deve considerare. Deve scrutare la Verità Divina, perché la sua ricchezza non rimanga nascosta e perché le realtà che via via si presentano ne abbiano luce. Deve preoccuparsi di tradurre via via le immutabili certezze nei vari linguaggi coi quali è costretto a dialogare, sicché tutti intendano. Il suo compito è arduo perché deve guardare all'avvenire e lo deve sempre collegare col passato." (card. Giuseppe Siri) Questo volume raccoglie diversi contributi di studiosi, volti ad approfondire la figura, l'opera e il pensiero del cardinale Giuseppe Siri (Genova, 20 maggio 1906 - Albaro, Genova, 2 maggio 1989), indimenticato arcivescovo di Genova. Lo spessore scientifico di ogni intervento e la levatura degli Autori fanno dell'opera un punto di riferimento per coloro che desiderano accostare la figura del Porporato ligure. Il volume, che si fonda su documenti d'archivio e sulla ricerca, permette di meglio conoscere e meglio interpretare testi e gesti dell'Arcivescovo di Genova e quanto abbiano segnato la vita ecclesiale e sociale del Novecento. Queste pagine, organizzate in tre sezioni (la formazione teologica e la docenza del giovane Giuseppe Siri? Siri all'interno del mondo ecclesiale? la sua incidenza a livello sociale, culturale e politico), rendono l'idea di come il Cardinale sia stato vero e appassionato pastore oltreché voce autorevole non solo a livello locale o nazionale, ma anche in un orizzonte mondiale.
"Da più di trent'anni cerco di inculcare nell'animo di tanta gente il senso vocazionale del matrimonio. Quante volte ho visto brillare gli occhi di tanti uomini e donne: credevano che fossero incompatibili nella propria vita la dedizione a Dio e un amore bello e casto e invece mi sentivano dire che il matrimonio è un cammino divino sulla terra!" (Josemaría Escrivá). Il volumetto propone la Lettera n. 29 di Josemaría Escrivá sulla missione dell'opera di San Gabriele nell'evangelizzazione del mondo e nella promozione della santità dei fedeli laici, datata 9 gennaio 1959, insieme con con la Lettera pastorale di mons. Fernando Ocáriz sulla vocazione all'Opus Dei del 28 ottobre 2020.
Sono passati quasi 50 anni dall’entrata in vigore in Italia della legge sull'aborto, la 194 del 1978. Questo libro ripercorre, fonti e testimonianze alla mano, la temperie in cui essa fu emanata e il dibattito che l'ha accompagnata fino a noi. Introdotte da Marco Invernizzi, la presidente del Movimento per la Vita Marina Casini e Chiara Mantovani, medico, perfezionata in bioetica, due donne che già nella realtà professionale di ogni giorno promuovono le ragioni per il riconoscimento della dignità di ogni persona dal concepimento fino alla morte naturale, delineano qui il quadro giuridico che disciplina la vita nascente in Italia, tracciando nuove linee operative nell'attuale contesto per un'affermazione piena della cultura della vita, della donna e della maternità.
Queste pagine nascono dal desiderio di custodire la dimensione prioritaria del pellegrinaggio che è la preghiera, e di ricordare a ogni pellegrino che venendo a Fatima egli entra a far parte di un popolo. E la storia del popolo di Fatima inizia con la chiamata di tre bambini che subito si estende, con sguardo al mondo, al popolo portoghese provato in quegli anni dalle conseguenze della Grande Guerra e della guerra religiosa avviata dal governo repubblicano. Alla Signora del Rosario, che chiedeva di pregare per la pace, di fare penitenza, di intercedere per il Papa, questo popolo ha dato una risposta di straordinaria apertura al Mistero; e in questo modo, come ha osservato papa Francesco, gli eventi di Fatima hanno intessuto un manto di Luce che la Madonna, a partire da questo Portogallo ricco di speranza, ha esteso sopra i quattro angoli della Terra.
Si offre al lettore un libro prezioso per imparare a mettere Dio al centro della propria vita, ha commentato in Prefazione suor Ângela de Fátima Coelho, vice-postulatrice della causa di Canonizzazione di suor Lucia dos Santos.