Come leggere l’evento delle apparizioni mariane di Fatima, che ha segnato la storia della Chiesa del Novecento? Con che criteri vagliarlo, tenendo conto della molteplicità dei suoi effetti positivi: le guarigioni inspiegabili, gli affollati pellegrinaggi, le innumerevoli conversioni? Che giudizio dare sulle interpretazioni autorevoli che, alla pubblicazione dell’ultimo dei cosiddetti «tre segreti», sostennero l’avvenuto compimento delle profezie in esso contenute? La sfida è stata raccolta da cinque teologi che insegnano nel Seminario arcivescovile di Milano, con due attenzioni di fondo. In negativo, porre un argine a forme ancora diffuse di superstizione, di spiritualità di basso profilo e perfino d’inganno dei cristiani più «deboli nella fede». In positivo, offrire validi strumenti teologici per interpretare non solo gli avvenimenti di Fatima, ma anche il fenomeno più ampio delle visioni e delle profezie mariane.
Le parole che papa Francesco ha rivolto a ragazzi e adulti sul sacramento della Confermazione e sui sette doni dello Spirito Santo, accompagnate e commentate da coloratissime immagini. Edizione cartonata.
Questo libro racconta la storia delle apparizioni di Fatima cercando di tenere fissa l’attenzione soprattutto sulla protagonista, la Madonna. Il 13 maggio 1917, la Madre di Dio ha varcato i confini tra cielo e terra per parlare con tre bambini portoghesi. Si è presentata in tutta la sua fulgente bellezza, quella che lei possiede realmente essendo in Paradiso in anima e corpo. Ha iniziato un dialogo con i piccoli confidando informazioni, raccomandazioni, consigli, desideri, da trasmettere a tutta l’umanità, di cui lei è vera Madre. Con le sue parole, le sue preoccupazioni, i suoi desideri, il suo modo di fare ha palesato un amore materno così concreto, così ansioso, così appassionato che noi umani possiamo definire «sconvolgente». E da allora, quell’amore ha continuato a trasmetterlo in mille modi, attraverso infinite azioni, iniziative, interventi, perché quel suo viaggio, iniziato cento anni fa, non è mai finito.
Il sussidio segue lo schema tradizionale del Rosario, con l’aggiunta dei Misteri della Luce, e propone alla meditazione le parole pronunciate dalla Vergine durante le apparizioni del 1917 e le testimonianze dei tre piccoli veggenti, in particolare di Suor Lucia.
Recitare il Rosario significa apprendere da Maria come vivere in profondità e pienezza le esigenze della Fede cristiana. (Giovanni Paolo II)
I capolavori di Hieronymus Bosch sono illustrati e commentati in ogni dettaglio, alla scoperta di una complessa simbologia, spesso enigmatica, che racconta per immagini la vita dell'uomo, le sue tragedie, le sue speranze, il suo destino ultimo. Scopriamo così come per la prima volta il fascino straordinario e modernissimo di dipinti in cui la Bibbia si incarna nel quotidiano, fra tradizioni popolari, mistica medievale, cultura umanistica, inquietudini di un mondo che cambia radicalmente. Perché Bosch è contemporaneo di Leonardo e Raffaello, di Michelangelo e Dürer, ma anche di Cristoforo Colombo e Machiavelli, di Copernico e Lutero, di Erasmo e Savonarola.
Con il consueto linguaggio piano e accessibile, don Maggioni rilegge le pagine evangeliche dedicate a Maria, offrendo originali spunti di riflessione.
Queste 31 brevi meditazioni di uno dei più noti e apprezzati biblisti italiani, sono un sussidio ideale per un mese da vivere insieme a Maria.
Con questa raccolta prosegue la prova poetica di Marco Garzonio cominciata in Siamo il sogno e l’incubo di Dio (Àncora, 2015). I temi, scrive l’autore, «restano il cammino personale e i sussulti del mondo, impastati con quel Dio che sempre più mi cerca, mi inquieta, mi stana». A legare volti, luoghi, eventi evocati dalla parola poetica (da Martini a Turoldo, da Milano all’amata valle Spluga, dal terrorismo fondamentalista ai profughi che premono alle porte di un’Europa cinica e distratta) la riflessione sui profeti della porta accanto, coloro che – nelle parole dell’autore – «ci parlano e ci addestrano con gesti o silenzi, col fatto solo di esserci e affrontare ogni giorno le difficoltà della vita secondo sobrietà, semplicità, onestà, con quel sano strabismo dell’anima che porta ad avere un occhio sugli altri e l’altro su se stessi». «Garzonio è un profeta della porta accanto, in cerca della sua visione. Uno che a ogni tramonto, davanti al sole che scende, senza nostalgia lo guarda / che ancora è lungo il giorno sino a notte. Lungo è il giorno, e santo, a saperlo godere e inseminare, come Marco, di pollini di poesia e profezia » (dalla prefazione di Ermes Ronchi).
Nel 1917 la Madonna apparve a tre bambini nel piccolo villaggio portoghese di Fatima. Le apparizioni furono sei e si svolsero tra il maggio e l’ottobre. Rappresentano uno degli avvenimenti religiosi più importanti nella storia della Chiesa, e ancora oggi influenzano milioni di cattolici nel mondo. Ma un anno prima, i piccoli Lucia, Francisco e Jacinta erano stati protagonisti di un altro evento prodigioso: un angelo era venuto a trovarli, insegnando loro il catechismo e preparandoli spiritualmente all’arrivo della Madonna. Questo libro descrive, attraverso il racconto romanzato ma fedele ai fatti storici, quella «speciale» amicizia. Erano tre bambini come tanti ma a un certo punto il Mistero entrò nella loro vita scegliendoli per un compito grandissimo.
11 febbraio 2013, Benedetto XVI annuncia la sua decisione di dimettersi. Un momento storico per la Chiesa e per il mondo. Ma anche l’occasione per guardare finalmente con occhi nuovi a un Pontefice che i media hanno spesso presentato con vecchi stereotipi. È questa l’operazione compiuta da Mimmo Muolo, nel presentarci uno Joseph Ratzinger diverso da quello percepito. Un Papa del coraggio, a partire proprio dal suo gesto più coraggioso: la rinuncia.
Sette anni, dieci mesi e nove giorni. È la durata del pontificato di Benedetto XVI, che questo libro – pubblicato in prossimità dei 90 anni del Papa emerito, 16 aprile 2017 – esplora nelle sue coordinate fondamentali. Da un lato il confronto con il mondo laico, al quale il Pontefice ha rivolto un pressante appello ad allargare la razionalità e a vivere «come se Dio ci fosse». Dall’altro la questione della fede, posta con forza all’interno della Chiesa come strumento indispensabile per quel confronto e per un nuovo annuncio del Vangelo. Prendendo le mosse dalla sorprendente rinuncia, l’Autore delinea un ritratto originale di Joseph Ratzinger, mostrando la grande distanza tra il «Papa reale» e quello «percepito». Un Papa dalle scelte coraggiose, il cui insegnamento non va dimenticato.
Nella vita tutti mi hanno insegnato qualcosa, ma in pochissimi mi hanno dato la piega. Dare la piega è qualcosa di più che insegnare. È un lavoro che ci riporta al fabbro che batte il ferro, all'artigiano che modella la creta, alla stiratrice che riordina la camicia stropicciata e spiegazzata. Nella Pasqua il Maestro «dà la piega» e porta a compimento la paziente opera formativa che ha segnato il suo cammino con i discepoli. La Pasqua riannoda i fili della vita, porta tutto a casa. Gesù stesso finalmente torna a casa, lasciando ai suoi una lunga strada da percorrere, in attesa del compimento dei tempi. Siamo contenti per noi, per la fiducia che il Signore ci comunica. Ma soprattutto siamo contenti per lui, che ha compiuto ogni cosa, e finalmente torna a casa.