
Il volume propone la traduzione e il commento del Vangelo di Luca, che viene letto durante la liturgia della Parola domenicale dell'Anno C nel rito romano.
Un testo per avviare i coniugi al 'discernimento' di fronte a situazioni di crisi. Una decina di contributi di vari autori selezionati da don Manenti. Un riferimento per gli operatori della pastorale familiare, dalle parrocchie ai consultori.
Biografia di un vescovo fuori dagli schemi.
A dieci anni dalla morte, il primo profilo di un protagonista della Chiesa italiana, con la sua parola schietta e fuori dagli schemi.
Una biografia dal taglio divulgativo, per tutti.
«Mentre si fanno scorrere le pagine di questo libro, ci si accorge che pian piano, agli occhi della mente, viene formandosi l'immagine del vescovo Alessandro. E tornano alla memoria anche i tratti salienti del teologo Maggiolini e del don Sandro pastore che nel mondo dell'università e dalle colonne dei giornali o sulle frequenze di Ascolta, si fa sera ha saputo dare il meglio di sé». Così Oscar Cantoni, attuale vescovo di Como, presenta questa biografia del suo predecessore, che «ci offre quasi un filmato realistico per descrivere chi realmente sia stato Alessandro Maggiolini». A dieci anni dalla morte (11 novembre 2008) Daniele Premoli ne tratteggia la figura, dando largo spazio a testi anche inediti che ci fanno apprezzare di nuovo la schiettezza e l'originalità di un cristiano fuori dagli schemi. Prefazione di Oscar Cantoni.
Una rilettura della produzione artistica, ma anche del "personaggio" Renato Zero, segnato da una profonda ricerca spirituale. Un libro destinato a chi ama le canzoni di Zero, ma anche a educatori e insegnanti alla ricerca di vie nuove per parlare di spiritualità.
Qualcuno ha scritto che oggi abbiamo molti manager e pochi capi. Se ripuliamo la parola capo da tutte le incrostazioni negative, scopriamo il fascino e la complessità di questa figura. La scuola dei capi è un libro scritto quasi settant’anni fa – premiato dall’Accademia di Francia –, ma conserva una freschezza e attualità impressionanti. Non è un manuale. Sono pagine da centellinare perché hanno i sapori del vino d’annata. Le proponiamo a tutti coloro che vogliono imparare il segreto di essere capi.
Un commento ai Salmi che si recitano alla fine di ogni giornata e che aiutano a chiuderla con garbo, deponendola con fede nelle mani di Dio. Tra riflessioni, aneddoti di vita vissuta e citazioni di autori, per andare oltre la tentazione di non chiudere mai il giorno ma di proseguire ad oltranza con il «fare», mentre dobbiamo solo imparare ad attendere come «dono prezioso» il giorno nuovo.
La bellezza di un mosaico è data dall'unione delle singole tessere, che veicolano all'occhio di chi guarda e all'anima di chi contempla un insieme armonioso. Simile a un mosaico è la liturgia eucaristica cui i discepoli di Cristo sono chiamati a partecipare ogni domenica. Questo volumetto presenta dodici schede, quasi tessere di un mosaico, in cui vengono approfonditi alcuni momenti importanti della messa domenicale.
L'uomo è ciò che mangia. Ma non tanto con la bocca o con l'occhio, quanto con l'orecchio. È la parola, implicita o esplicita, che rende ogni cibo buono o velenoso. L'autore tocca, in modo unitario e semplice, i temi che hanno caratterizzato l'arco della sua ricerca: parola e realtà, interpretazione e comunicazione, discernimento e libertà, compassione e comunione nella diversità. Al centro c'è la riflessione sull'esperienza di quarant'anni di catechesi biblica, offrendone i fondamenti teorici e la descrizione di come avviene e cosa produce. La sua proposta di lettura antropologica della Bibbia, valida per qualunque testo, è impregnata di simpatia per l'umanità dell'uomo d'oggi, sempre più ricca di opportunità e sempre più esposta a precarietà. Uno diventa la parola che ascolta: a una certa età, è responsabile della faccia che ha.
Il Vangelo racconta quanto Gesù dice o fa per qualcuno. Quel qualcuno è il lettore stesso, chiamato a fare in prima persona l’esperienza di ciò che è narrato: la Parola fa quello che dice, per chi l’accoglie con fede. L’interesse al racconto può essere a tre livelli. Può essere rivolto al testo, per vedere come esattamente è, qual è la sua storia, la sua struttura, il suo stile. Può essere anche rivolto a cosa dice il testo: qual è il suo messaggio, come capirlo e viverlo oggi. Può essere infine rivolto al Signore: oltre al testo e a ciò che ci dice, si è attenti a colui che dice quel testo. Tutta la Scrittura è una lettera che il Padre ha inviato a ciascuno dei suoi figli; dietro ogni parola c’è chi parla, e il suo dirsi è un darsi. Chi raggiunge questo terzo livello ha trovato ciò di cui ha fame. Gli altri tre Vangeli sono un racconto storico-teologico della vita di Gesù. Quello attribuito a Giovanni è piuttosto come un teatro, uno «spettacolo» in cui si «vede» chi «parla». È un intreccio di dialoghi e lunghi monologhi, con brevi indicazioni di luogo, di tempo e di azione; protagonista è la Parola stessa, diventata carne in Gesù, per manifestarsi all’uomo ed entrare in dialogo con lui. È il dramma dell’incontro/scontro tra l’uomo e la sua Parola, dalla quale e per la quale è fatto. Come i precedenti, anche questo commento, dopo un calco del testo greco, contiene di ogni brano una prima parte con il messaggio nel contesto e una seconda con la lettura del testo; la terza e la quarta parte, pregare il testo e testi utili, sono indicazioni per il lavoro personale del lettore. Come si vede, al centro sta il testo, inteso come un modo specifico con cui il Signore mi parla e io lo ascolto. Questo commento è nato da una lettura continua del Vangelo tenuta settimanalmente, per tre anni. Vorrebbe aiutare il lettore a entrare nel mistero della Parola diventata carne in Gesù, per lasciarsi sempre più coinvolgere nel dialogo con lui.
Il 24 giugno 2015 moriva a Milano p. Silvano Fausti. Era noto per i suoi corsi di lectio divina e la guida di esercizi spirituali in Italia e all'estero. Molte delle sue meditazioni divennero da subito dei best seller, come Occasione o tentazione?, dedicato al tema del discernimento spirituale, o i vari volumi della serie Una comunità legge il Vangelo. Ma l'aspetto meno appariscente e altrettanto importante della sua attività? fu il ruolo di padre e maestro spirituale, esercitato negli anni con discrezione e passione. All'appello a scrivere un ricordo di p. Silvano hanno risposto una quarantina fra uomini di Chiesa, confratelli gesuiti, intellettuali, giornalisti e soprattutto uomini e donne «comuni» che sono stati segnati dal rapporto con le sue parole, i suoi scritti, la sua persona. Ne esce un ritratto a più? mani di un grande maestro spirituale dei nostri tempi, che ha saputo dare voce alla Parola, ma anche pensare e vivere forme nuove e originali di «cristianesimo vissuto» come Villapizzone, la cascina della periferia milanese dove da quarant'anni un gruppo di famiglie e alcuni gesuiti, fra cui sin dagli inizi p. Silvano, vivono insieme in uno stile di sobrietà? e di apertura all'accoglienza.