
Nella Scrittura tanti sono i cercatori di Dio e tra questi Mosè, che all'inizio dell'esodo chiede a Dio di mostrargli la sua Gloria, il suo volto. Si tratta di un desiderio impossibile che Dio non concede, tuttavia qualcosa gli è dato: «Io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere» (Es 33,23). Le «spalle di Dio» sono il sorriso di un amico, l'abbraccio di un bambino, il grido di chi soffre, gli occhi di chi si sente perduto. Le spalle di Dio sono tutto ciò che è stato creato e che rivela bontà e bellezza, capace di affascinare e sorprendere. Le spalle di Dio sono tutto ciò che, per grazia, anche l'uomo ha saputo realizzare nell'arte e nell'ingegno, restituendo pace e armonia. Ripercorrendo l'esperienza spirituale di Mosè, di Elia o della Maddalena, ci potremmo sorprendere anche noi tra i cercatori di oggi, con il dubbio di aver intravisto le sue spalle da qualche parte...
Solo chi trova uno sguardo che lo educa può proporsi come educatore. Questa è la sfida che accompagna ogni momento dell'insegnante-educatore-testimone e che provoca, nei momenti di lucida coscienza, come un senso di vertigine per la responsabilità della missione: aprire alla vita e al suo senso! Questo volume, che raccoglie i percorsi formativi del Servizio per l'insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano, si propone due obiettivi principali: fare memoria dei passi fatti insieme per crescere come insegnanti e realizzare, innanzitutto tra i docenti di religione, una sorta di «verticalità» tra gli ordini scolastici.
Il Vangelo di Giovanni è Vangelo «simbolico». Come decifrarne il senso profondo? La tunica e la rete sono simboli di un'unità che resiste a tensioni laceratrici. La tunica evoca la morte di Gesù, la rete l'azione di Pietro sul mare di Tiberiade. L'unità degli uomini è opera di Cristo e si attua in una correlazione inestricabile (le maglie della rete), in cui ciascuno ha bisogno dell'altro e tutti dipendono da una chiamata più alta. Nel quarto Vangelo tutto prende luce dalla preghiera di Gesù «perché siano una cosa sola come io e te siamo una cosa sola». Ogni episodio e i diversi simboli evocano una esperienza spirituale, insieme personale e comunitaria, a cui questo commento intende guidare.
«C'è qualcosa di più beato che possiamo fare nei riguardi della Trinità che contemplarla e imitarla: entrare in essa! Noi non possiamo abbracciare l'oceano, ma possiamo entrare in esso; non possiamo abbracciare il mistero della Trinità con la nostra mente, ma possiamo entrare in esso». Queste parole - prese dalla prima delle meditazioni tenute alla Casa Pontificia e qui raccolte - sono la miglior presentazione di questo libretto. Padre Raniero, attingendo alla teologia, alla spiritualità, all'arte, guida il lettore a contemplare e a «entrare» nel mistero della Trinità.
Laici in cammino è una delle principali opere pedagogiche dell’autore, che propone una serie di principi animatori per promuovere l’azione apostolica dei laici. Presenta la condizione del laico, che è quella di mettersi in ascolto dei segni dei tempi. L’autore, più che una visione teorica, propone un’esperienza di vita. Queste pagine, perciò, grondano di verità concrete, di avvenimenti sperimentati, di tentativi e proposte vagliate nel crogiolo della storia. Egli parla di incontri pastorali organizzati e di incontri casuali sull’autobus o sulla metro; parla di grandi ideologie più o meno disumane che andavano affermandosi e di singoli tragici eventi, come il suicidio giovanile; di rivoluzioni sociali e di cura delle minoranze. Se, a volte, qualche argomento può apparire datato e consegnato ai polverosi archivi frequentati dagli studiosi, il contenuto complessivo è di stringente attualità e riguarda la presenza della Chiesa nel mondo e lo stesso destino del mondo (dalla Prefazione del card. Angelo Becciu).
Nuova edizione aggiornata degli Scritti Spirituali a cura della Provincia Italiana Missionari Monfortani.
Le migliori poesie di Antonia Pozzi (Milano 1912-1938) scelte e introdotte dalle sue più accreditate studiose. Estranei ai canoni letterari degli anni Venti e Trenta, questi versi restituiscono, in un linguaggio tanto calibrato quanto limpido e comunicativo, l'identità appassionata e moderna di una giovane donna costantemente protesa a un rapporto autentico e libero con la vita, con il mondo e con la scrittura. Muovendosi in modo originale tra realtà e visione, Antonia Pozzi resta fedele a una concreta, e spesso difficile, esperienza personale, ma si apre nello stesso tempo alle profondità del cuore umano e all'essenza delle «cose sorelle», alla bellezza salvifica della natura come alla desolazione delle periferie milanesi e alle tragedie della storia. La sua è una poesia di ampio respiro che coinvolge i lettori in un dialogo straordinariamente attuale.
Il libro riporta sostanzialmente la relazione sui nonni che i coniugi Gillini, da anni esperti di temi familiari, terranno durante l'Incontro Mondiale delle Famiglie 2012. Viene tracciato il profilo dei nonni di oggi e si affrontano diversi punti utili alla famiglia e ai nonni stessi per vivere al meglio le relazioni con i figli e i nipoti. Ad esempio quando i nonni si mettono in mezzo tra genitori e nipoti; quando i nonni rivendicano diritti educativi; quando spalleggiano il genero o quando nutrono un attaccamento morboso verso i nipotini.
«Nel 150° anniversario del Concilio Vaticano I si offre questo studio storico-teologico sulla ricezione della dottrina, sul primato e l’episcopato nella teologia e nel magistero fra i due concili, e in quale modo essa è stata integrata nel capitolo III della Lumen gentium, grazie agli interventi di teologi romani come Umberto Betti, Michele Maccarrone e Pietro Parente. Questo volume ha il merito di sottolineare il merito di teologi “romani” che “riuscirono a mettere in equilibrio tradizione e rinnovamento”. Nella moltitudine di studi sul Vaticano II pubblicati sino ad oggi, probabilmente non è stato valutato appieno il contributo di alcune figure, presenti nella cosiddetta “minoranza”, rappresentanti di correnti e di scuole di teologia ben definite, il cui apporto non è stato però sufficientemente considerato, oppure, è stato connotato da orientamenti conservatori, o tradizionalisti che hanno oscurato la comprensione oggettiva dei fatti. Titolo non indifferente di merito è il fatto di avere attinto informazioni e utilizzato documenti provenienti dal Fondo del Concilio Vaticano II, conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano. Con questi titoli, il presente volume assume certamente un posto di rilievo nel complesso, ormai ingente, di studi sul Vaticano II» (dalla Prefazione di Marcello Semeraro).
365 meditazioni sulla Parola di Dio tratte dalle letture del giorno. - Per ogni giorno dell’anno viene riportata una particolare festa o ricorrenza legata alla Vergine Maria e/o a santuari italiani e di tutto il mondo dedicati alla Madonna.