
«Perché mi hai voluto chiamare per nome e perché mi hai mandato?». Con questa domanda radicale nel cuore, don Brovelli punta dritto lo sguardo su Gesù – autore della missione della Chiesa – e Paolo – infaticabile «missionario» della Parola. È questo il filo conduttore delle meditazioni qui raccolte e destinate ai presbiteri. Anche loro sono invitati – alla scuola del Vangelo – a rivivere oggi l’esperienza degli apostoli. Pagine che rinfrancano il cuore e rinnovano lo slancio missionario.
Onorare la memoria di don Giovanni Moioli, un teologo, un maestro, un prete che nell’esercizio rigoroso e appassionato della «fede che pensa» ha aiutato a vivere meglio la fede, è sicuramente una cosa nobile e doverosa, soprattutto se si evita di farne una celebrazione enfatica e nostalgica. Alcuni docenti del Seminario di Milano, che hanno dato vita a questo volume, non hanno fatto una semplice commemorazione, ma hanno voluto esprimere il riconoscimento di un debito e l’impegno a dare continuità a un lavoro prematuramente interrotto e non terminato.
Ancora oggi molti cristiani colpiti dalla malattia sentono il bisogno di ricorrere, oltre alle indispensabili cure mediche, anche all’aiuto dei «Santi che guariscono». Di ogni Santo guaritore questo volumetto riporta qualche notizia biografica e una o più preghiere – attinte soprattutto alla pietà popolare – per chiedere la grazia della guarigione. In fondo al libro si trovano un indice dei Santi e uno delle malattie.
«Prima l’uomo beve un bicchiere, poi il bicchiere beve un bicchiere, infine il bicchiere beve l’uomo» (proverbio giapponese). Così rischia di succedere ai nostri ragazzi, che si avvicinano sempre più presto all’alcol (in media 11-12 anni). Oggi il consumo di bevande alcoliche da parte dei giovanissimi è incentivato da forti pressioni non solo culturali e sociali, ma anche commerciali. Meno vino, più birra e superalcolici. Non più a tavola, ma nei pub, nelle birrerie e nelle discoteche, una volta la settimana. L’alcol è diventato un ingrediente fondamentale della «cultura dello sballo». In queste pagine – nate dal lavoro «sul campo» – adulti (genitori, insegnanti, educatori) e ragazzi troveranno informazioni e indicazioni pratiche per evitare che i giovani affoghino «in bottiglia».
Un manuale per le adozioni di bambini con bisogni speciali". Si tratta di bambini grandi, con qualche problema di salute o handicap fisici. "
La lettera ai Galati è il manifesto del cristianesimo nascente. Paolo si oppone ai primi tentativi di svuotare il vangelo e farcirlo di leggi, norme e decreti. La croce di Gesù rivela una novità assoluta: Dio è tutto amore e l’unica legge per l’uomo è la libertà di amare come è amato. Saltano le barriere religiose e culturali, sociali e di genere: «Non c’è giudeo né greco, non c’è schiavo né libero, non c’è maschio e femmina» (Gal 3,28). È tolta ogni divisione: siamo tutti figli dello stesso Padre, fratelli che si accolgono nella loro diversità. La chiesa è sempre tentata, ovviamente a fin di bene, di sostituire il vangelo con la legge. Questa lettera è un accorato appello per non «cadere fuori dalla grazia» (Gal 5,4).
L’Autore di questo percorso spirituale, dove Pietro l’apostolo è protagonista, lascia trasparire accanto alla competenza teologica una vera passione educativa tra i giovani. Insieme con l’apostolo vogliamo fermarci a leggere la nostra vita, conoscere Gesù per comprendere noi stessi e decidere il nostro futuro. Con Pietro, primo tra i discepoli, attendiamo una promessa: lo Spirito parlerà al nostro cuore. Sulla Parola di Gesù ci mettiamo in cammino e l’intuizione spirituale che Dio riserva per noi diventerà feconda (dalla Prefazione di Severino Pagani).
È possibile avere di Gesù quella stessa esperienza che fecero i suoi contemporanei? Come raggiungere quel «sentire» che vantarono i primi discepoli, che avevano «udito, veduto, toccato» con le loro mani il Figlio di Dio? Padre Gentili, da vero maestro spirituale, prende le mosse da un’attenta ricerca dei «verbi del Verbo», e cioè di tutti quei termini con cui i contemporanei hanno descritto il rapporto privilegiato che hanno vissuto con Gesù di Nazaret. Ne nasce un quadro sorprendente che scava all’interno delle pagine evangeliche e ne attualizza il loro affascinante messaggio. Poiché il «sentire» è la vera «cifra» di ogni autentica esperienza religiosa, a questa prima ricerca faranno seguito altri due saggi dello stesso autore, che illustreranno qual è il «sentire» del cristiano, chiamato a fare proprio il «sentire» di Cristo.
Pregare il rosario con le icone è metterci in silenzio davanti al mistero che vogliamo celebrare e che l'icona rende a noi visibile, lasciarci guardare, lasciarci cambiare il cuore, farci accompagnare dalla sua presenza nel cammino della vita. Preghiamo il rosario con le icone in compagnia di Maria, lasciandoci trasformare dal mistero che celebriamo per riprendere il cammino con rinnovata gioia e con vera pace.
C’è bisogno di pane, di lavoro, di quiete, perfino di un po’ di denaro per stare a galla. Ma alla vita chiediamo di più: una direzione, un senso, uno scopo. Vogliamo essere felici, e ci piacerebbe capire come e quale strada seguire. La Parola di Dio ci invita a cercare senza stancarci e, prima ancora di darci risposte, ci regala una miniera di domande: dell’uomo a Dio, del Padre ai suoi figli, di Gesù ai fratelli. Come «mendicanti di Dio» tendiamo le mani e le apriamo per raccogliere dalla Scrittura il tesoro di interrogativi che orientino la nostra ricerca e ci insegnino a scegliere e a vivere felici. È il senso di questo breve itinerario tra le grandi domande della Bibbia e del cuore dell’uomo.