Le musiche del Natale sono un vero e proprio mondo dai confini amplissimi, che questa Guida vuole provare a scoprire: rivolgendosi a tutti, sperando di non dimenticare nulla. Con la sintesi necessaria alla «guida turistica» di un mondo, appunto. Che nasce ai tempi del Gregoriano e arriva al Natale di Santa Claus passando per musica classica e gospel, compositori liturgici e canzonette. In questa Guida troverete storia, aneddotica, consigli per l’ascolto (e gli acquisti): da Bing Crosby a Bach, da Mozart a Mahalia Jackson. Ma pure tanti Natali «inattesi». Come quelli di Edith Piaf, Angelo Branduardi, Otis Redding, Nat King Cole, I Gufi, Sting, Georg Ratzinger, Joan Baez, il Coro dell’Antoniano, Con- cetta Barra, Charles Trenet, Chet Baker, Michael Jackson… e molti altri ancora.
Lo sapevate che...
… Jingle Bells non parla di Natale?
… Händel, Mozart e Schubert sono autori di «classici» del Natale solo per sbaglio?
… la canzone del Pinocchio Disney è diventata un classico del Natale in Danimarca e Giappone?
… il cantautore italiano più prolifico sulla Natività è stato il «comunista» Pierangelo Bertoli?
… l’autore di White Christmas scrisse alle radio perché censurassero la versione cantata da Elvis?
… la poesia Natale di Ungaretti è diventata un rock?
… Amazing grace l’hanno cantata persino nei film di Star Trek?
Il libro esplora il continente interiore di Cristina Campo (1923-1977), una voce poetica di straordinaria profondità, concentrata nella ricerca della bellezza, splendore della verità. Il suo itinerario creativo di «salmone controcorrente» risale i flutti dell’esistenza fino alla Sorgente della vita e dell’amore, e approda a una scrittura simbolica e polisemica ispirata dalla liturgia cristiana. I versi di Missa Romana, Monaci alle icone, Diario bizantino svelano fulgidamente la sua immersione nella preghiera della Chiesa, portando alla luce le perle più luminose della Tradizione. Attraverso un serrato confronto con le prose e gli epistolari della Campo, il presente studio offre le chiavi ermeneutiche dei canti liturgici, sollecitando una nuova lettura critica dell’intera opera.
Quando arriva Natale si avverte il bisogno di una pausa tra le corse e gli affanni che ci fanno arrivare alla festa sfiniti, col fiato corto, troppo stanchi per gustare la bellezza del Presepe e del Mistero. A volte bastano solo poche parole di augurio, dette col cuore, e la Nascita di Gesù torna a risplendere in tutta la sua profondità e il suo fulgore. Questo libro raccoglie le riflessioni che per un decennio due sacerdoti hanno pensato, scritto e proposto alla loro comunità nella Notte di Natale. Sono parole che nascono dal desiderio di raggiungere il cuore della gente con semplicità e di regalare a ciascuno un seme di speranza e un po’ di pace.
Preti santi come il Curato d’Ars e come padre Antoine Chevrier, fondatore dei preti del Prado. Preti veri, liberi, anzitutto da se stessi, messaggeri dell’eterno, trasfigurati dallo Spirito, autentici servi di Cristo. Di questo anzitutto c’è bisogno nella Chiesa, oggi e sempre. Per questo il cardinale Tettamanzi ha guidato quest’anno i suoi giovani preti in pellegrinaggio ad Ars e a Lione, nei luoghi segnati dalla presenza di due testimoni così autorevoli. I testi che hanno marcato le tappe di quell’itinerario spirituale sono offerti ora a tutti in questo volume.
Si tratta del primo commentario alle letture dei giorni feriali del nuovo Lezionario ambrosiano, per l'Anno I. La struttura del libro, per ogni giorno presenta: -l'indicazione dei brani della Scrittura (libro e versetti); -il commento alle letture del giorno. L'opera completa il commento ditutte le letture del Lezionario Ambrosiano: Domeniche e Solennità sono infatti commentate nei volumi 'La Parola della festa' di Manzi, mentre le letture dei giorni feriali da volumi di Cecchin.
Quando la morte bussa alla porta di casa nostra, o, passando accanto, rapisce una persona cara, provoca nel cuore smarrimento, sofferenza, rabbia. E affiora, inquietante, la domanda: «Dove sei?»
Le pagine che seguono, semplici e brevi, offrono spunti di riflessione e di preghiera a chi, davanti al buio e al silenzio della morte, cerca uno spiraglio di Luce e una Parola di speranza.
È sempre più palese la convinzione che il Movimento ecumenico non possa muoversi verso il ristabilimento della piena comunione tra le Chiese cristiane senza l’aiuto della preghiera, giacché l’unità è un dono di Dio da invocare costantemente. È il cammino della preghiera che ha aperto la strada al Movimento ecumenico (1910-2010) e continua a ispirare nuovi passi, ad aprire nuovi sentieri nella carità e nella verità. L’ecumenismo spirituale aiuta a tenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, a tornare cioè al Centro per capire e ripartire con speranza. Della passione per l’unità, delle vie per raggiungerla, delle mete conseguite e di quelle che attendono il comune impegno parlano queste pagine appassionate e ardenti di autentico entusiasmo ecumenico.
«Perché mi hai voluto chiamare per nome e perché mi hai mandato?». Con questa domanda radicale nel cuore, don Brovelli punta dritto lo sguardo su Gesù – autore della missione della Chiesa – e Paolo – infaticabile «missionario» della Parola. È questo il filo conduttore delle meditazioni qui raccolte e destinate ai presbiteri. Anche loro sono invitati – alla scuola del Vangelo – a rivivere oggi l’esperienza degli apostoli. Pagine che rinfrancano il cuore e rinnovano lo slancio missionario.
Onorare la memoria di don Giovanni Moioli, un teologo, un maestro, un prete che nell’esercizio rigoroso e appassionato della «fede che pensa» ha aiutato a vivere meglio la fede, è sicuramente una cosa nobile e doverosa, soprattutto se si evita di farne una celebrazione enfatica e nostalgica. Alcuni docenti del Seminario di Milano, che hanno dato vita a questo volume, non hanno fatto una semplice commemorazione, ma hanno voluto esprimere il riconoscimento di un debito e l’impegno a dare continuità a un lavoro prematuramente interrotto e non terminato.
Ancora oggi molti cristiani colpiti dalla malattia sentono il bisogno di ricorrere, oltre alle indispensabili cure mediche, anche all’aiuto dei «Santi che guariscono». Di ogni Santo guaritore questo volumetto riporta qualche notizia biografica e una o più preghiere – attinte soprattutto alla pietà popolare – per chiedere la grazia della guarigione. In fondo al libro si trovano un indice dei Santi e uno delle malattie.