
Espressioni come “lottare contro” il male, il peccato, le tentazioni, sono usate nella tradizione cristiana per rappresentare la volontà dell’uomo di elevarsi, di assomigliare a Cristo. Da qui l’ascesi come un combattimento continuo, il cristiano come un guerriero. Questa tradizione spirituale non è solo una specifica cristiana ma la ritroviamo, in modo attuale, anche nel concetto tanto discusso e controverso del “jihad” islamico. Il rischio è che la “lotta interiore” possa diventare difesa della purezza dagli attacchi esterni, sino alla degenerazione dell’intolleranza religiosa. In questo tempo di Quaresima l’autore ci riporta al vero significato di una “tradizione guerresca” che è quello di migliorare l’animo umano avvicinandolo a Dio. E non il contrario.
La Passione è l’avvenimento culminante in ciascuno dei Vangeli. Con finezza scientifica e competenza pastorale, l’autore fa rivivere il vibrante messaggio della Passione di san Giovanni nella sua ambientazione storica, restituendoci questo libro, inserito nel ciclo dei precedenti Matteo, Marco e Luca, ormai punto di riferimento per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo i Vangeli della Passione.
Il Vangelo di Marco è il più antico, il prototipo del genere letterario “vangelo”, quello che ci restituisce maggiormente l’umanità di Gesù, uomo come noi. La densità e la ricchezza di questo testo hanno indotto gli autori a una lettura commentata che fa “parlare” il Vangelo di Marco organizzando la narrazione e guidando la riflessione secondo il metodo antico della lectio divina. Le sezioni del libro, oltre a note esplicative, comprendono degli spunti di riflessione per riflettere e meditare e suggerimenti per la preghiera. Uno strumento essenziale, rivolto a chiunque guidi la catechesi per laici e religiosi o voglia pregare la Parola in modo sempre più approfondito.
Questo libro raccoglie vari interventi dell’ultimo pellegrinaggio annuale proposto ai giovani preti della diocesi di Milano, che si è svolto in Spagna, nei luoghi della vita di san Giovanni della Croce. La forte testimonianza del carmelitano spagnolo è di grande interesse per ogni prete, ma anche per ogni cristiano chiamato ad affrontare momenti di prova nella sua vita. Su questo tema il cardinale Dionigi Tettamanzi, seguendo da vicino i “suoi” preti, ha ricordato la sua esperienza nei primi anni di sacerdozio, esortando e assicurando il proprio sostegno nell’impegno apostolico.
Il tema del corpo visto alla luce del Vangelo viene affrontato e svolto da questo saggio, dal linguaggio evocativo, che tocca aspetti teologici, spirituali, ma anche psicologici e poetici. Un testo scritto per aiutare a riscoprire il senso del corpo come via per una vita cristiana davvero incarnata, dopo tanta spiritualità mortificante ed evanescente. L’autore riprende varie scene tratte dal Vangelo (dalla Maddalena al Sepolcro, all’infanzia di Gesù), usandole come guida in questo itinerario che conduce alla ricerca del corpo perduto.
Sia nella liturgia che nell’intimità della vita personale e familiare la “festa” per il popolo d’Israele rappresenta la memoria continua dell’Alleanza con Dio. Quattro sono i momenti di passaggio nella vita di ogni ebreo: la circoncisione, otto giorni dopo la nascita; il bar mitzvà, al compimento del tredicesimo anno di vita, nel momento in cui un ragazzo diviene adulto dal punto di vista religioso; il matrimonio, momento in cui i coniugi si apprestano a formare una nuova famiglia; la morte in cui ci si prepara a raggiungere la Luce di Dio nel Gan Eden. L’autrice, personalità di spicco della comunità israelitica in Italia, ha arricchito ogni argomento di racconti, curiosità e aneddoti, rendendo il libro semplice e immediato, adatto a chiunque voglia conoscere più da vicino questa cultura affascinante.
Una piccola Via Crucis vocazionale.
Lino Maupas, frate francescano, nacque a Spalato, in Dalmazia, il 30 agosto 1866. Si tratta di una figura molto nota a Parma, dove i suoi sandali, custoditi nella basilica cittadina, sono oggetto di continuo pellegrinaggio. La sua è stata una vita spesa, fino alla precoce scomparsa, per tutti i diseredati e i bisognosi, primi fra tutti i detenuti a cui Padre Lino dedicò buona parte della sua attività di pastore di anime. Morì a Parma, il 14 maggio 1924 presso il pastificio Barilla, mentre chiedeva l'assunzione di un giovane bisognoso.
La ricca e poliedrica figura di don Carlo Gnocchi è stata scandagliata e rivisitata, nella collana che porta il suo nome, da diversi punti di vista, che ci fanno conoscere a fondo questo uomo della Carità, fondatore di un’opera che ancora oggi aiuta e sostiene migliaia di infelici nel mondo. Questo saggio focalizza l’attenzione su un tema apparentemente marginale – lo stile della sua scrittura, analizzata sotto il profilo sintattico e stilistico-retorico – in grado però di evidenziare l’attualità del suo modello educativo e del suo messaggio spirituale e soprattutto una grande capacità di entrare in relazione con tutti i suoi interlocutori, dai grandi di questo mondo sino agli amatissimi mutilatini.
Secondo la tradizione dei cristiani d’Oriente, le icone non si “dipingono”, ma si “scrivono” e chi le realizza non è un “pittore”, ma un “iconografo”, “scrittore di immagini”. Ogni icona può essere considerata come una “Parola di Dio scritta nei colori”, un’opera fatta per rivelarci la Bellezza di Dio, da contemplare e meditare come una preghiera. L’autrice scrive icone seguendo le regole di questa antichissima arte orientale. Il libro affianca alle immagini un commento di spiegazione e una poesia-preghiera, descrivendo così un itinerario che parte dalla Creazione e arriva sino a Gesù. Da segnalare alcune icone di santi occidentali, come san Francesco e santa Chiara.

