
Il desiderio è costituito da una serie di tendenze opposte ciascuna delle quali può soddisfarsi solo a discapito dell'altra. E insieme desiderio di qualcosa e desiderio di desiderare, sicché tende contemporaneamente ad appagarsi e a restare inappagato. Analogamente, mira insieme a qualcosa di determinato e indeterminato, di reale e irreale, di posto nel passato più remoto e nel futuro più assoluto. Il desiderio appare cioè qualcosa di intimamente contraddittorio e - a questo titolo - qualcosa che costituisce nella vita psichica un problema insostituibile. Ma non resta che prenderne atto? L'unico rapporto autentico con il desiderio è la considerazione della sua impossibilità?
Dopo l'11 settembre l'America si è scoperta vulnerabile e angosciata. Ma l'incubo di nuovi attacchi terroristici ha fatto affiorare altre paure che dominano la vita quotidiana degli americani perché mettono in discussione il loro modello di società. Federico Rampini, firma del giornalismo internazionale racconta l'insicurezza degli Stati Uniti attraverso le vicende degli ultimi due anni della loro storia: dalla crisi della democrazia al disagio dell'ostilità internazionale, dalle minacce alle libertà individuali alle tensioni della società multietnica, dalla tragedia della sanità privata agli scandali notiziari, dai rischi di una catastrofe energetica e ambientale alle minacce di una globalizzazione su cui incombe la sfida cinese.
Candele di varie forme e colori per il compleanno, candele bianche e oro per le cerimonie, candele per il giardino protette da gusci e fiori secchi, candele ritorte e intagliate per decorare la tavola, fogli colorati di cera d'api arrotolati e candele decorate con varie tecniche. Candele per ogni occasione, semplici da realizzare seguendo le istruzioni illustrate passo passo, con attrezzatura e materiali comunissimi, facilmente reperibili anche nella cucina di casa propria.
A che cosa somiglia il sogno? Fin dall'antica domanda di Aristotele, possiamo inquadrare il paesaggio onirico solo per analogie, paragoni, metafore. Oppure, come ci suggerisce James Hillman in questo percorso sconcertante e provocatorio, possiamo accedervi lasciandoci alle spalle ogni tentativo di razionalizzarlo e di tradurlo nel linguaggio diurno, come era avvenuto, seppure con metodi opposti, nel caso di Freud e di Jung. La soluzione, per Hillman, consiste invece nel tornare alla mitologia come a una vera e propria "psicologia dell'antichità" e a una lettura del sogno come dimensione del "mondo infero", in quanto invisibilmente intrecciato a quello superno.
Il volume contiene scritti di: Beatrice Bauer, Carlo Blundo, Silvana Cilia, Raffaele Cioffi, Davide Dèttore, Daniele Fedeli, Emilio Franceschina, Aldo Galeazzi, Giuseppina Majani, Paolo Meazzini, Paolo Michielin, Daniela Palomba, Rosanna Riedi, Aristide Saggino, Ezio Sanavio, Claudio Sica, Maddalena Tomas, Mariarosa Ventura, Giulio Vidotto, Germano Zanusso.
Il volume affronta i temi di fondo della letteratura greca arcaica e classica, dalla tradizione orale dell'epica arcaica, la figura di Omero e la genesi dell'Iliade e dell'Odissea, fino alle riflessioni sulla poesia di Aristotele, attraverso i grandi generi della lirica e del teatro greco.
Furono necessari ventuno anni per comporre l'Enciclopedia, dal 1751 al 1772. L'opera completa consta di ventotto volumi per un totale di settantaduemila articoli scritti da un numero mai documentato di contributori e dalle firme più prestigiose della cultura dei Lumi. Questa antologia a cura di Paolo Casini, che firma anche l'introduzione, rende disponibile una campionatura di tutta l'opera che include gli articoli più significativi e gli autori più notevoli. Vi si presentano i testi indispensabili per comprendere la storia politica e ideologica dell'Enciclopedia e i conflitti cui essa dette luogo, ma anche i temi generali di argomento filosofico, morale e scientifico che dopo due secoli conservano intatta la loro attualità.
Nessun autore spagnolo del Novecento ha mai stimolato tanti studi e tanti commenti come Jorge Luis Borges: a nemmeno vent'anni dalla sua morte è universalmente considerato un classico della grande letteratura. Queste pagine di Savater non sono un altro capitolo di studi letterari dedicati al maestro della duplicazione: «In queste pagine - dice l'autore - racconto l'effetto che Borges ha avuto su di me, uno dei suoi tanti lettori: come mi colpì ciò che lessi e seppi di lui, quali piaceri e quali riflessioni gli devo, qual è stato il mio Borges e in che senso sono stato trasfigurato dalla sua frequentazione, dal suo contagio». Queste pagine sono quasi un'agiografia, un atto di devozione in cui molto viene rivelato di Borges, ma molto anche di Savater.
L'Olimpo occidentale è minacciato. I vecchi dèi - le potenze statali e sovrastatali - non sono più in grado di dominare il mondo. Lo stesso Zeus americano è prigioniero dei Titani che hanno dato l'assalto all'Olimpo, i grandi poteri occulti delle multinazionali che si sono spartiti la terra e la stanno divorando. La loro vittoria coinciderà con la distruzione non solo del mito democratico ma anche dell'ordine giuridico internazionale. Sarebbe (sarà?) la morte di Astrea - la dea della Giustizia - l'avvento del caos, la sparizione della possibilità di controllo dell'esercizio del potere e della partecipazione comunitaria alle decisioni di governo.
Due magistrati, diversi per età e opinioni, riflettono sul loro mestiere senza pregiudizi e senza reticenze. Un libro coraggioso, per discutere in pubblico di una funzione essenziale per tutti, decisiva per lo Stato di diritto.
Un'analisi storica di ampio respiro che parte dal crollo della Prima Repubblica, dovuto secondo Follini all'immobilismo del sistema politico, e arriva fino alle questioni più rilevanti dell'attualità politica. Convinto assertore della democrazia dell'alternanza, l'autore esprime le sue preoccupazioni su un dibattito tutto gridato. Riconosce a Berlusconi il merito di aver aggregato un polo alternativo al centro sinistra, ma gli chiede di portare la sua maggioranza fuori da una concezione proprietaria delle istituzioni, neutralizzando l'estremismo di alcune sue componenti.