
Il volume raccoglie i seguenti saggi: "La libertà e i diritti di libertà" di Michelangelo Bovero, "Libertà personale" di Stefano Rodotà, "Libertà di pensiero" di Alessandro Pizzorusso, "Libertà di religione" di Ermanno Vitale, "Libertà di insegnamento" di Marcello Vigli, "Libertà di informazione" di Alfonso Di Giovine, "Libertà di riunione e di associazione" di Valentina Pazé, "Libertà di circolazione" di Luigi Ferrajoli.
Gandhi era un non violento, ma non un pacifista. Nutriva ben poca stima per la passività, e ancora meno per la debolezza morale. Per Gandhi la lotta ha i suoi vantaggi: nel conflitto si comprende il punta di vista altrui e si allarga la propria prospettiva. Con la lotta giungiamo a una visione più ampia della verità. Questo libro è una sorta di abbecedario, un'introduzione chiara e semplice al metodo di lotta di Gandhi e un insieme di regole per metterlo in pratica. Dai litigi in ambito familiare alle dispute sul luogo di lavoro, dalla rivolta contro la brutalità nazista alla guerra oggi in corso contro il fanatismo religioso, Juergensmeyer sottopone l'intuizione gandhiana alla prova di un'ampia gamma di esempi e di casi concreti.
L'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e di internet nei processi di apprendimento comporta tre sfide per il sistema formativo. La prima è quella di fare il concetto e la pratica dell'apprendimento aperto e flessibile. La seconda riguarda il passaggio da un insegnamento basato sulle conoscenze curricolari a una didattica centrata sulla costruzione sociale delle 'competenze per la vita'. La terza consiste nel partecipare direttamente ai processi di produzione della cultura e non solo della sua trasmissione. Le innovazioni sollecitate dalle tecnologie possono operare cambiamenti nel sistema se gli insegnanti acquisiranno non solo abilità tecniche ma anche diverse competenze.
Un'agile introduzione a un inedito campo di indagine che studia i nuovi media come testi, fornisce la grammatica dei loro sistemi di segni, presenta concetti e teorie, offre gli strumenti per compiere analisi testuali, discutere e riflettere. Giovanna Cosenza insegna Semiotica del testo e Semiotica dei nuovi media all'Università di Bologna. Si occupa di filosofia del linguaggio, di teorie della comunicazione, di nuove tecnologie. ha pubblicato "Intenzioni, significato, comunicazione. La filosofia del linguaggio di Paul Grice" e "La pragmatica di PauI Grice".
Alessandro Barbero presenta una biografia di Carlo Magno. Nel giorno di Natale dell'anno 800 Carlo Magno viene incoronato imperatore. Un poeta rimasto anonimo saluta in lui "il padre dell'Europa". Oggi che i popoli del nostro continente sono avviati all'integrazione in un'Europa sovranazionale, la figura di Carlo Magno risulta di sorprendente attualità. Una biografia che unisce al rigore degli studi un'appassionante scrittura letteraria.
Il gesto eroico di Oskar Schindler, che salvò centinaia di ebrei dalla Shoa, venne riconosciuto e commemorato con un albero nel Giardino dei giusti solo alcuni anni fa. Ma la storia dell'imprenditore tedesco e della sua famosa lista non è altro che una delle molte vicende di piccoli eroismi quotidiani che durante l'ultima guerra hanno salvato la vita a migliaia di persone. Un uomo, di nome Moshe Bejski, uno dei tanti che fece parte della "lista di Schindler", giunto in Israele alla fine della guerra, ha dedicato la sua vita per ritrovare e commemorare i "giusti" di ogni parte del mondo, perché di essi non fosse persa la memoria e perché per sempre il popolo ebraico potesse essere loro grato. Questo libro ricostruisce la sua vicenda.
All'indomani della sua pubblicazione, la biografia scritta da Melissa Müller ha fatto scalpore. Il motivo: il ricorso a un documento scottante, ovvero a cinque pagine dello stesso "Diario" di Anne Frank, rimaste a lungo inedite per la volontà di Otto Frank, il padre di Anne. Sono pagine in cui la giovane parla del matrimonio dei suoi genitori, rivelandone anche gli aspetti oscuri: pagine che, gettando nuova luce sui rapporti interni alla famiglia Frank, contribuiscono a umanizzarla, a toglierle quella patina mitica di cui il successo del "Diario" di Anne l'aveva ricoperta. Ed è in questa chiave che va letta la biografia: non come un libro-scandalo, ma come la più approfondita testimonianza sull'autrice del principale documento sulla Shoah.
Questi saggi letterari sono stati scritti da Foucault tra il 1962 e il 1969, e quindi accompagnano tutto l'arco di tempo della sua produzione più importante. Se "Le parole e le cose" contengono il "sistema" di pensiero di Foucault sotto il profilo teorico più generale, gli "Scritti letterari" contengono l'esemplificazione realizzata di tale "sistema". "Le parole e le cose" e le altre opere sono ancora discorsi sulla follia, sulla merce, sulla società, sulla cultura e sulle opere: sono, per dirla con Foucault, "archeologia". Gli "Scritti letterari" sono essi pure discorsi sull'autore, sulla letteratura e sulle opere, cioè sono anch'essi "archeologia", ma con qualcosa in più: sono essi stessi opera letteraria.
Perché i casi di anoressia e bulimia sono aumentati drammaticamente negli ultimi trent'anni? Come e perché si sono diffusi nel mondo non occidentale? Richard Gordon chiarisce le radici socioculturali di questa crescente epidemia, analizzando fattori come il culto dell'aspetto fisico, i conflitti legati al ruolo della donna, la spettacolarizzazione di malattie come l'anoressia da parte dei media. Questa seconda edizione esamina le ricerche più attuali su temi quali il ruolo dell'industria della moda, la questione dell'abuso sessuale, i disturbi alimentari negli uomini.
Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti, fra i maggiori protagonisti del dibattito contemporaneo sul significato profondo delle rivoluzioni in atto nelle scienze biologiche e umane, e sulle loro conseguenze per la vita dell'uomo, offrono a tutti coloro che sono impegnati a vario titolo nei processi formativi, in particolare a insegnanti e studenti, una chiave per pensare la riforma della scuola nella nuova prospettiva creata dal fenomeno della globalizzazione.
"Non c'e azione più spregevole che leggere libri e raccontare storie inventate: questo è il dettato pedagogico di molti dirigenti scolastici come il signor Gradgrind dei "Tempi difficil" di Dickens. Eppure enorme è il valore delle storie e dell'incanto che esse producono: racchiudono la capacità di inventare altri mondi; ampliano la fantasia; estendono la conoscenza; eccitano la curiosità; conservano, tramandano, rinnovano la memoria." Giuseppe Pontremoli è nato a Parma nel 1955. È maestro elementare a Milano, si occupa di lettura, di racconto orale, di letteratura per l'infanzia, di rappresentazioni dell'infanzia nella letteratura, di problemi educativi, collaborando a varie riviste. Ha scritto saggi, poesie e romanzi per ragazzi.