
La storia dell'impero romano è fatta anche di personaggi più adatti alla commedia che alla storia. Tale fu Nerone, che sarebbe certamente divenuto un attore come tanti, se il destino non lo avesse voluto imperatore. I suoi eccentrici tentativi di coniugare le due carriere gli valsero aspre critiche e alla fine gli costarono la vita. Nella sua breve e vivace biografia Jürgen Malitz descrive vita e personalità di questo imperatore dalle malefatte leggendarie, che è entrato nella storia come archetipo del tiranno capriccioso e narcisista. Un capitolo finale ripercorre la fortuna di Nerone nella cultura successiva.
Nel suo significato moderno, la sovranità indica la pienezza del potere dello Stato e comporta l'affermazione dei seguenti principi: l'autonomia del politico, come luogo della decisione in ultima istanza; la sua egemonia sulle alte sfere della vita sociale ed economica; il dominio del destino di un popolo; l'esistenza della legittimità democratica in relazione alla nozione di sovranità popolare. La crisi odierna dello Stato-nazione, nella sua dimensione interna come nella nuova realtà delle relazioni mondiali, mette oggi in discussione il concetto stesso di sovranità.
"Il Dizionario di Politica è un'opera importante, unica nel suo genere, non soltanto in Italia, ma anche all'estero dove è stato apprezzato e tradotto. Rigoroso nelle definizioni, articolato e convincente nella trattazione dei termini politici, questo Dizionario, opportunamente rivisto e aggiornato, è uno strumento istruttivo, utile per gli studenti, per i docenti e sicuramente anche per tutti coloro che di politica vogliono saperne meglio e di più."
Questo libro è rivolto a chiunque stia attraversando un momento di passaggio e quindi di crisi trasformativa nella propria vita, oppure in quella dei propri figli. Il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, dall'adolescenza alla maturità e poi alla mezza età e alla vecchiaia, i trasferimenti, i cambiamenti di lavoro, di ruolo, di relazioni, il crescere dei figli e la loro uscita da casa, la perdita di qualche persona cara, le separazioni, i distacchi. In questi passaggi ognuno di noi deve fare la fatica di "perdersi per ritrovarsi". Sono le "stazioni di transito" della vita: stazioni perché ci si deve necessariamente fermare e di transito perché prima o poi se ne riparte.
Indomabile, solitaria guerriera, Matilde di Canossa (1046-1115) fu la donna più potente del suo tempo. È il tempo delle lotte per la supremazia sul mondo cristiano fra il papa e l'imperatore, il tempo dei tradimenti, delle scomuniche e dei perdoni tra personaggi come Enrico IV, Ildebrando di Soana, Bonifacio di Canossa. È il tempo delle battaglie e delle guerre feroci, dei lunghi viaggi attraverso paludi e foreste, dei matrimoni combinati e delle regine ripudiate. Ferri disegna il ritratto di una grande, tormentata personalità femminile, costantemente divisa tra la nostalgia per la vita quieta del monastero e l'esercizio del potere.
Questo volume, insieme a "La schizofrenia", è uno dei più importanti classici della letteratura psichiatrica novecentesca. La polemica contro il naturalismo della psichiatria ufficiale implica un'accusa non solo verso il medico che oggettivizza il malato di mente, limitandosi a classificare i sintomi, ma anche verso chi si illude di fare della fenomenologia solo raccogliendo tracce e testimonianze di stati d'animo personali. Su quest'ultimo punto si coglie un dissenso di fondo con Karl Jaspers, al quale Minkowski attribuisce l'errore di identificare atteggiamento fenomenologico e psicopatologia soggettiva. Un'opera chiave sia sul piano del dibattito sui "metodi" della psichiatria, sia su quello filosofico, come dimostra l'introduzione storica di Enzo Paci.
Maestro riconosciuto dell'antipsichiatria, Laing ha sorpreso tutti con questo volume di poesie che, apparso nel 1970, rappresenta in realtà, e con coerenza, una delle facce della sua ricerca. Il libro illustra infatti le concezioni di Laing sui modi di relazione fra gli individui, cioè "sull'esperienza e il comportamento interpersonali". Ognuno di noi si fa del comportamento altrui un'idea soggettiva, che rappresenta la sua "esperienza" dell'altro. L'intersecarsi di queste "esperienze", il loro urtarsi e modificarsi senza sosta creano una serie praticamente infinita di "nodi", di legami d'amore, di dipendenza, d'inquietudine.
Tutti i nostri giochi enigmistici hanno una nobile origine legata ai tempi in cui regnava la sapienza dei miti e, anche se oggi sono in buona parte svuotati degli arcani misteri che custodivano, ancora funzionano come memoria di quegli antichi marchingegni. "Tutta la storia dell'enigmistica è una storia di magie che si sono trasformate in giochi. L'enigmistica tramuta oggetti magici in testi d'uso comune, in oggetti culturalmente banali". Con l'aiuto di Aristotele e Eraclito, di Carroll e Lacan, l'autore percorre, sulla base delle lezioni tenute alla Scuola Superiore di Studi umanistici di Bologna, le strade delle astuzie del linguaggio, nella convinzione che la lingua è uno strumento per dire, ma anche per non dire, per spiegare, ma anche per ingannare.
Si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di Guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di Al Qaeda catturati nella guerra al Terrore. Bonini, giornalista di "Repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un'ampia narrazione inedita. Ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto è da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. Ogni capitolo contiene un'appendice documentale spesso inedita. "Guantanamo è il non-luogo dove l'America ha imprigionato l'incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. Non è terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."
Le caratteristiche che il Web, come nuovo media, introduce o potenzia sono l'interattività, l'ipertestualità e la multimedialità. Esso ha assunto una dimensione autonoma anche dal resto del fenomeno Internet, sviluppando linguaggi, grammatiche, sintassi e semantiche che cominciano ad avere una loro solidità e universalità. Non senza confusioni e "orrori" figli di un medium ancora in divenire e sottoposto a tensioni divergenti: è il caso delle spinte alla commercializzazione dei diritti di proprietà intellettuale, contrapposte alla vocazione della Rete come bene pubblico e aperto. Questo studio mantiene legati contenuti e forma, rilevando l'emergere di formati, stili e generi, con una attenzione al giornalismo online tradizionale e a quello emergente.
L'espressione "comunità di massa" riflette una contraddizione prodotta nella condizione umana e nella vita sociale contemporanee da due istanze principali. La prima ricerca il senso di una relazione sociale più profonda, tale da avere valore in sé, al di là del semplice interesse personale ed egoistico. La seconda riflette invece la chiusura in un privato che non è vera privacy, perché investito da modi comportamentali uniformizzati e da rappresentazioni di sé e delle cose prefabbricate da una dimensione sociale massificata. Questa analisi delle tematiche derivanti dall'utilizzo di tale espressione è condotta nell'ambito di un'indagine di alcuni nodi fondamentali della riflessione psicologica, filosofica ed etica.