
A partire da una vicenda di crisi di coppia e dai rimedi cercati e realizzati dai due componenti, si snodano una serie di ulteriori vicende biografiche e di commenti di autorevoli specialisti.
Il volume contiene tre favole originali dell'autrice: il venditore di sorrisi, la sapienza di Sofia, questo matrimonio non s'ha da fare. Prova a trascorrere una giornata con un cartoccio pieno di sorrisi in tasca. Al momento opportuno, specie nelle situazioni piu' ingarbugliate, zac! N e fa scivolare uno, e vedrai intorno a te le persone trasformarsi. Davvero solo fantasia? Il volume contiene tre favole originali dell'autrice: il ve nditore di sorrisi, la sapienza di sofia, questo matrimonio
La globalizzazione viene comunemente rappresentata come complesso di fenomeni dotato di un dinamismo inarrestabile, alla stregua di una forza della natura. La rapida strutturazione su scala mondiale dei flussi di merci, capitali e nuove tecnologie è all’origine di trasformazioni economiche, politico-sociali e culturali dagli esiti non facilmente immaginabili. Per molti questa realtà che contrassegna la nostra epoca va salutata con estremo favore. Essa costituisce la forma compiuta del grande ideale liberale: una sempre più ampia integrazione dell’economia planetaria andrebbe generando uno straordinario accrescimento della prosperità, i cui vantaggi ricadrebbero anche sui paesi poveri. E tuttavia, questa rappresentazione mostra la sua parzialità proprio a fronte dell’inconfutabile evidenza di un crescente divario non solo tra paesi ricchi e paesi poveri, ma anche all’interno delle stesse società e democrazie dell’Occidente. Sorgono allora domande ineludibili per chi ha a cuore un profilo di civiltà che non si contragga attorno al mero interesse economico, ma abbia consistenza etica: la globalizzazione è un processo a cui lasciare uno svolgimento del tutto indipendente, o non va piuttosto orientata? Come immaginare un ruolo nuovo della politica perché la competizione non trionfi sulle istanze della giustizia? In quali maniere e attraverso quali soggetti la comunità internazionale, nelle sue diverse articolazioni, deve operare per porre un argine agli elevati costi di questa nuova frontiera del capitalismo? Queste preoccupazioni accomunano le autorevoli riflessioni qui pubblicate. Nella loro diversità, esse si compongono attorno all’esigenza decisiva di un nuovo umanesimo, che richiede il rigore del pensiero, l’intransigenza dell’etica e il cuore della solidarietà. Le inedite questioni poste dalla globalizzazione domandano non meno di questo, se non si rinuncia all’idea di una società che dia forma al proprio destino anziché abbandonarsi inerme al corso degli eventi.
I diritti umani sono ormai da alcuni anni un tema centrale del dibatto internazionale. Ma cosa sono esattamente questi diritti? Sono davvero dei diritti che spettano a ogni uomo e a ogni donna, al di là della loro collocazione in un Stato, e che ciascuno di loro può effettivamente rivendicare? E ancora, si può essere certi che il loro valore e la loro universalità siano davvero tali da poterne consentire, e legittimare, una impostazione con la forza, come è avvenuto negli ultimi anni in Kosovo? O non è piuttosto vero che una simile impostazione apre la strada alla formazione di un sistema internazionale che pone un potere indiscriminato nelle mani di un solo Stato.
Stimolante e provocatoria, questa lettera si rivolge ai giovani incontrandoli sul loro stesso terreno: la notte. Nella certezza che anche la notte è oggetto dell'amore di Dio.
La comunità ci manca perché ci manca la sicurezza, elemento fondamentale per una vita felice, ma che il mondo di oggi è sempre meno in grado di offrirci e sempre più riluttante a promettere. Ma la comunità resta pervicacemente assente, ci sfugge costantemente di mano o continua a disintegrarsi, perché la direzione in cui questo mondo ci sospinge nel tentativo di realizzare il nostro sogno di una vita sicura non ci avvicina affatto a tale meta; anziché mitigarsi, la nostra insicurezza aumenta di giorno in giorno, e così continuiamo a sognare, a tentare e a fallire. Ma se riuscissimo a realizzare una collettività amica, la comunità richiederebbe una lealtà incondizionata e noi perderemmo libertà e autonomia. E' il dilemma affrontato da questo saggio.
Il termine globalizzazione fa parte di un lessico ormai abusato, anche se a questo punto è difficile trovare espressioni meno generiche che conservino la stessa capacità di identificazione e la stessa immediatezza. Ciò non significa che il termine sia privo di una certa ambiguità, dato che assume di volta in volta, nei diversi ambiti in cui è utilizzato, significati contrastanti. In generale, comunque, si parla di globalizzazione a partire dal riconoscimento di fenomeni collocabili a livello macrosociale o macroeconomico, mentre scarsa attenzione è stata posta al punto di vista dell'esperienza individuale. Questa prospettiva consente di osservare un fenomeno molto più sfaccettato e di cominciare ad esplorare il nuovo rapporto tra individuo e contesto sociale.
Quaderni di formazione 8 - Sono proposti tutti gli interventi fatti sinora a Radio Maria dai Padri domenicani P. Vincenzo Benetollo, P. Giovanni Cavalcoli e P. Roberto Coggi. Questi volumi raccolgono le lezioni del corso per catechisti", iniziato nel 1993 e tenuto a radio maria dai padri domenicani di bologna alle ore 18,00 della prima, terza e, quando c`e, quinta domenica del mes e. I padri interessati, p. Vincenzo benetollo, p. Giovanni cavalcoli e p. Roberto coggi, sollecitati da molte richieste, hanno pensato di proporre in forma scritta i loro interventi sinora fatti, desiderando cosi facilitare gli ascoltatori, e anche tutti coloro che intendono approfondirre la fede e "
In una situazione difficile come quella della società attuale, dove la famiglia sembra perdere sempre di più la propria identità e il proprio ruolo educativo, don Oreste Benzi offre un vero vademecum per imparare il difficile mestiere di genitore e di educatore.
Attraverso tante domande, dubbi, provocazioni e attese di speranza di genitori turbati dalla crescita dei figli, ma anche di figli che vivono con fatica il rapporto con la famiglia e la società più in generale, don Benzi comunica la sua esperienza di educatore e la sua grande umanità con l’autorevolezza del maestro che fa ritrovare il significato vero dell’educazione.
Le risposte di don Benzi sono vivaci, brillanti, schiette, di quelle che arrivano immediatamente al nocciolo del problema e spesso “prendono in contropiede”.