
Il volume è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo (“Il mondo moderno e le sue insidie”) l’Autore analizza il contesto sociale contemporaneo in cui è inserita la famiglia, soffermandosi in modo particolare sulle difficoltà e gli ostacoli culturali, sociali e psicologici che danneggiano la vita familiare e di coppia . Nel secondo (“Famiglie nel labirinto della crisi”) si illustra la “fisiologia” e la struttura della famiglia contemporanea (la trasformazione strutturale della famiglia, le insidie del benessere, la povertà del tempo), e le principali “patologie” relazionali ed educative nelle quali le coppie e le famiglie possono cadere (l’orgoglio, la povertà sentimentale, la diffindenza tra coniugi,le crisi coniugali). Il terzo capitolo (“Sentieri di speranza per la famiglia”) rappresenta il nucleo centrale del libro:mostra alle coppie e alle famiglie le “ragioni della speranza” (ragioni fondate sulla vitalità dell’amore tra i coniugi,vitalità sostenuta e rinnovata dalla presenza di Cristo nel Sacramento del Matrimonio), ma suggerisce anche alcuni percorsi educativi,di pratica spirituale e ascetica che sostengono l’amore e la vita della coppia e della famiglia. Il quarto capitolo (“Il valore della tenerezza”) è dedicato al tema della tenerezza nella vita coniugale e familiare: la tenerezza come dono di Dio, come segno della sua presenza, come “sacramento”, e come “strumento” in cui meglio si esprime l’amore,sia quello tra coniugi che quello tra genitori e figli. Il volume ha una prefazione di mons. Luigi Moretti,Arcivescovo vicegerente di Roma e incaricato per la pastorale della famiglia.
AUTORE
Marco Ermes Luparia, laureato in Psicologia e in Magistero in Scienze Religiose, sposato, padre di due figli, è diacono permanente della diocesi di Roma dal 1995 e svolge attività di psicologo e psicoterapeuta. Già presidente dell’Associazione Italiana Psicologie Psichiatri Cattolici (AIPPC), ha insegnato Psicologia clinica e Antropologia Prenatale presso l’ISOE dell’Università di Urbino. Attualmente è direttore del Master di Formazione per Psicoterapeuti Vocazionali della Pontificia Università Lateranense di Roma. È Presidente dell’Apostolato Accademico Salvatoriano (www.apostolato salvatoriano.it) e socio dell’Accademia di Scienze Mediche e Biologiche. È autore di alcuni saggi e articoli in ambito psicologico, antropologico e teologico.
Questo volume, a 25 anni dalla revisione del Concordato e dopo 15 anni di rilevazioni statistiche della Cei, avvalendosi dell'Osservatorio Religioso del Triveneto, è l'occasione di fare il punto sull'Irc. Si propongono dati, si promuovono riflessioni su un insegnamento percepito nel nostro Paese, ma anche nel contesto più ampio dell'Europa, come una risorsa educativa della scuola, a servizio della persona.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno dell'Associazione Italiana Catecheti 2008, con interventi dei migliori specialisti nel campo.
Una testimonianza missionaria a EST, ma anche un reportage di un angolo di mondo e di una certa situazione di essere e di vivere la Chiesa. L'esperienza del vescovo Mario Rizzi, nunzio apostolico a Sofia negli anni 1991-1996, là dove esercitò questo ruolo il papa buono" negli anni prima della Guerra mondiale. "
Gli Atti del Convegno di Scholé, che si è tenuto a Brescia nel 2007, affrontano un tema di grande attualità attraverso le voci di numerosi studiosi di ispirazione cristiana. Una serie di proposte più che di risposte per affrontare uno dei problemi educativi più avvertiti dai giovani di oggi: l'incapacità di saper compiere scelte per la propria vita che siano motivate e vaIorialmente orientate.
La famiglia è stata assoggettata negli ultimi due secoli ad un processo di accentuata privatizzazione: quella che era stata, per una lunghissima stagione della storia dell’umanità, una delle strutture portanti della società appare oggi come una sorta di ultimo rifugio della vita personale. Nonostante tutto, per altro, la famiglia mantiene una sua fondamentale dimensione sociale, come dimostra la sua stessa storia, in questo volume ripercorsa nelle sue grandi linee. Di qui l’importanza, anche alla luce della lezione del passato, di fare il punto sulla situazione presente della famiglia, per recuperare il senso di un’istituzione che – nonostante le profonde trasformazioni che ha conosciuto – continua ad essere per la maggioranza degli uomini e delle donne un eminente ed insostituibile “luogo dell’umano”.
Della salvaguardia e della valorizzazione di questo “luogo” anche i pubblici poteri sono chiamati a farsi carico, attraverso lungimiranti politiche familiari, di cui vengono qui proposti i tratti essenziali.
Improvvisamente, a 37 anni e dopo tredici di matrimonio, una violenta crisi coniugale fa sprofondare l'autore nel baratro della disperazione. Vuole a tutti i costi salvare il suo matrimonio, tenere unita la sua famiglia. I margini di ricomposizione sono ormai ridotti ed egli decide un tentativo disperato: sparire improvvisamente per qualche tempo, nella speranza che in sua assenza la moglie si renda conto che non vuole perderlo. Decide quindi di percorrere il Cammino di Santiago, ottocento chilometri a piedi, da Saint Jean Pied du Port, in Francia, a Santiago de Compostela, e poi fino a Finis Terrae, sull'oceano, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore.
Il libro non è una guida, anche se si ritrovano riferimenti a luoghi e città; non è un romanzo, perché il protagonista quelle strade, quei sentieri li ha percorsi veramente e le parole che lo compongono sono state scritte con l'angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue.
È la storia di un uomo che, quando ha capito che stava perdendo ciò che aveva di più caro, si è messo uno zaino in spalla e ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ne ha ottenuto di ritrovare se stesso. E, forse, Dio.
I responsabili del VIS hanno organizzato per i primi giorni di gennaio 2009 un Congresso Internazionale sul tema "sistema preventivo & diritti umani", suscitando un grande interesse per le prospettive che tale tema fanno intuire.
La via dei diritti umani, infatti, appare come una reale possibilità di "globalizzare l’impegno educativo" e di accrescere le opportunità di collaborazione con tutti "i benefattori dell’umanità" disposti a condividere l’impegno educativo.
Considerando attentamente queste opportunità, si è pensato di offrire un vero e proprio strumento di riflessione per aiutare a comprendere la fecondità di questa via educativa.
Se i salesiani scelgono di entrare decisamente in questa nuova prospettiva di attuazione della loro missione, devono essere convinti di diventare protagonisti di un percorso che li obbligherà a confrontarsi con la realtà attuale nei suoi limiti e nei suoi traguardi di umanizzazione. Questo confronto farà apparire tante volte insufficiente un adeguamento all’esistente e richiederà esigenze di superamento, di trascendimento del dato per ulteriori traguardi (sia nella definizione dei diritti che nei percorsi di umanizzazione) a cui solo per pigrizia si potrebbe rinunciare. Entrare in questo nuovo percorso è segno di speranza, di futuro, di coraggio profetico.