
Cosa vuol dire insegnare religione oggi in Italia? Qual è il contesto culturale in cui la catechesi si innesta? E, a sua volta, quali sono i processi culturali (linguaggi, contenuti, metodologie) che applica per far parte di questo tessuto culturale in trasformazione? L'Istituto di catechetica dell'Università pontificia salesiana ha cercato di rispondere a queste e a molte altre domande attraverso questo curatissimo volume dedicato alla formazione dei catechisti. Il libro è diviso in sette parti, ognuna approfondisce un aspetto fondamentale: dall'identità e formazione dei catechisti alla visione della catechesi come processo che coinvolge più generazioni, dal metodo e linguaggio della catechesi alla sua analisi nel contesto della Chiesa locale. A corredo e conclusione dell'opera è delineata la proposta formativa dell'Istituto che cura il volume e di altri centri presenti in Italia.
Sempre più famiglie scelgono di percorrere la via della comunità. Ma come formarne una? Non esiste un solo modo, si può parlare di fraternità, di amicizia, di comunità; ogni parola ha sfumature proprie e raccoglie ricchezza di esperienze. Anche le forme sono differenti, alcune per la vita altre per stagioni particolari di essa. Può esserci vicinanza fisica o meno, così come sono possibili esperienze di condivisione di spazi e luoghi. Di certo una comunità di famiglie non si improvvisa. Tante modalità ma un elemento centrale: la bellezza di realtà a misura d'uomo e di condivisione di vita e di fede. Ogni capitolo affronta un tema: fondamenti umani e divini della vita di comunità; l'esperienza di Gesù e dei suoi discepoli; le prime comunità cristiane e la loro valenza per l'oggi; approfondimenti nati dai momenti di condivisione di famiglie che vivono questa esperienza. Alla fine di ciascuna parte sono riportate domande che aiutano il lavoro personale, di coppia, tra fratelli e amici in Cristo.
La complessità della vita richiede uno sguardo capace di riconoscere la bellezza nelle persone e nelle cose. Tuttavia, le situazioni contingenti rischiano di fagocitare questo sguardo per farci vivere con ansia, angoscia e preoccupazioni. Mantenere vivo questo sguardo aiuta ad illuminare quello che stiamo vivendo e, pur non eliminando il dolore e la sofferenza, lascia spazio alla speranza e alla gioia. Per riuscirci è necessaria una pedagogia, ovvero, occorre educare il nostro cuore alla bellezza e il nostro sguardo alla compassione e alla cura.
Oggi non è più possibile affidarsi a una teologia e a una pastorale del matrimonio come quelle praticate fino ad ora. Occorre avere il coraggio di percorrere altre strade a partire dall'esperienza etica e spirituale delle coppie, delle famiglie e degli operatori pastorali coinvolti nel loro cammino. Tale percorso può fondarsi sul cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa in tutto il mondo. In questo libro stimolante, Philippe Bordeyne mette a fuoco il contesto sociale e culturale in cui le persone costruiscono le loro relazioni affettive e familiari, per individuare le opportunità di una proposta credibile del messaggio cristiano sull'amore umano. In questa direzione vengono messe in luce le risorse pedagogiche delle famiglie, le risorse liturgiche di cui dispongono le comunità cristiane e infine le risorse spirituali che i battezzati, e tutti coloro che sono alla ricerca di Dio, possono fare proprie nel tessuto quotidiano della vita familiare.
Questo libro racconta in prima persona la vita, per certi versi incredibile e miracolosa, di padre Gereon Goldmann (1916-2003), che da seminarista, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, riceve la chiamata alle armi nelle forze armate tedesche. Assegnato suo malgrado a un’unità delle SS, ne viene espulso per incompatibilità ideologica. Ma anche da soldato della Wehrmacht, per tutta la durata della guerra, Goldmann metterà al primo posto il suo impegno al servizio di Dio, arrivando più volte a rischiare la vita per i suoi compagni. Dall’invasione tedesca della Francia alla guerra nel Sud Italia fino alla prigionia nei campi francesi in Marocco, la testimonianza di Goldmann colpisce per la determinazione e la perseveranza che egli dimostra sia sul campo di battaglia sia in prigionia. In lui domina infatti non soltanto il desiderio di confortare i fratelli sofferenti, ma anche la devozione all’Eucaristia unita al costante impegno per l’evangelizzazione e l’attività pastorale, fino alla conclusione della sua vita come missionario in Giappone. Il libro ha riscontrato grande successo nel mondo, con numerose traduzioni nelle principali lingue, compresi giapponese e coreano. Negli Stati Uniti ne è stata realizzata una graphic novel.
L’oggetto predica: titolo semplice quanto enigmatico.
L’idea di proporre una serie di meditazioni sui vangeli domenicali e festivi a partire da oggetti quotidiani prende spunto dall’esperienza vissuta e condivisa negli oratori, comunità parrocchiali, attività giovanili, insegnamento.
Immagini, cose, storie: sono parte della nostra quotidianità. Simboli, oggetti, parabole: sono elementi del Vangelo, della liturgia. Perché dunque non mettere in relazione i due aspetti?
Un agile volume di consultazione e anche di riflessione personale per catechisti, insegnanti, presbiteri.
Un ricca raccolta di barzellette, storielle, aneddoti i cui protagonisti (diretti o indiretti) sono i personaggi della Bibbia.
Una raccolta di 18 storie nate dalla fantasia di don Bruno Ferrero, con lo scopo di accompagnare i bambini attraverso alcuni ambiti della loro vita e aiutarli a interpretarla. Raccontano di paure, emozioni, domande e valori che ognuno scopre e sperimenta nella quotidianità e con i quali, prima o poi, si trova a fare i conti. Ma quando è una storia a mediare questo incontro, è tutto molto più semplice e immediato. Ogni capitolo, caratterizzato da un tema specifico, racchiude in sé un racconto e un breve percorso per grandi e piccoli, pensato e ideato da Francesca De Negri.
Cinquantanove racconti scritti appositamente per essere utilizzati in incontri formativi, scolastici e catechistici con fanciulli e ragazzi. Ogni storia è preceduta da un inquadramento psicologico-catechistico ed è seguita da suggerimenti didattici utili a prolungare l’effetto della storia nel dialogo, nell’attività, nella vita.
Don Bosco è vissuto in un’epoca nella quale la realtà digitale non esisteva affatto, eppure la sua pratica educativa e spirituale contiene alcune intuizioni estremamente innovative e attuali. Il libro propone un approfondimento per rispondere ad alcune domande: come collegare la tematica del digitale e la pratica educativa di Don Bosco? Come abitare nel mondo digitale, come educare ed evangelizzare i giovani? È importante recuperare le intuizioni che Don Bosco ebbe in merito alla comunicazione del suo tempo, ad esempio l’interattività, il rapporto umano, l’ambiente e il linguaggio comunicativo.
Torna l'Oratorio estivo. E che Dio lo benedica. Tutte le volte è come buttarsi in mare senza saper nuotare. È sempre uguale. Ed è sempre diverso e nuovo. Sappiamo a memoria come si fa. Ed ogni volta ci scopriamo dilettanti che hanno bisogno di imparare tutto daccapo. Realtà straordinaria, l'oratorio: che quando funziona ci spiazza e ci disorienta. Realtà prodigiosa poter stare - oggi - accanto a dei ragazzi e a degli adolescenti che con la loro alterità ci destabilizzano. L'oratorio appartiene a chi si lascia sorprendere e destabilizzare. L'oratorio appartiene ai cuori inquieti. Cura. È la parola chiave. Che apre e che chiude. Apre al senso. Chiude per custodire nelle fibre profonde della memoria l'amore ricevuto e donato, i sorrisi, il tempo, la fatica, l'entusiasmo. Apre al senso e non chiude in pareggio. L'ultimo giorno dell'oratorio è dedicato alla celebrazione della sproporzione: tra il donato e il ricevuto, tra le aspettative e lo sperimentato, tra l'entusiasmo che ti lancia e il limite che ti fa chiedere aiuto. L'oratorio appartiene ai cultori della sproporzione e del debito. Che cosa significa essere prossimi, vicini agli altri? La parabola del Buon Samaritano dà la risposta che è la risposta del Signore Gesù che per primo si prende cura di tutti, dell'umanità intera, donando se stesso, facendosi dono per gli altri: è Lui il primo Tu che si dà X Tutti! Sarà dunque un'estate in cui imitare Gesù che si fa dono per tutti, in cui, avendo accettato di seguirlo, cerchiamo di rispondere personalmente alla domanda: «e chi è mio prossimo?»
Un ricco sussidio per accompagnare la preghiera dei ragazzi durante l'Oratorio estivo. Trenta tappe scandite da altrettanti verbi, che parlano dei gesti di cura di Gesù nei confronti degli altri. Perché ci spronino a vedere con occhi nuovi la quotidianità e a vivere appieno secondo il suo esempio. Età di lettura: da 7 anni.

