Descrizione dell'opera
In ogni famiglia e parrocchia, i bambini che si preparano a ricevere la Prima comunione vivono questa attesa con gioia e trepidazione, a volte con un pizzico di tremore. Ma che cosa significa «fare la comunione»? Perché il desiderio di riceverla, «come i grandi»? E chi è questo Gesù che invita anche i piccoli alla sua mensa? Il volumetto propone testi, preghiere, brani biblici, riflessioni, domande e uno schema di ritiro per prepararsi alla Comunione, non solo la prima volta, ma anche per ogni eucaristia.
Il linguaggio utilizzato nelle introduzioni e la veste grafica rendono il prodotto particolarmente comprensibile e gradevole ai fanciulli.
Sommario
Ciao!. Preghiere del mattino e della sera. A Messa.... per fare festa con Gesù!. Le tue risposte alla Santa Messa. La festa del perdono. Un po’ di tempo solo con Gesù.
Note sul curatore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre (Àncora, Milano 1976); Reincarnazione. Un mito che rinasce (EMP, Padova 1987); Direzione spirituale e cristiani comuni (EDB, Bologna 1991), Lettere a Patrizia (EMP, Padova 1989); Reincarnazione? (EDB, Bologna 1995); Dare voce alla morte. Celebrare la speranza (EDB, Bologna 1995); Verso il Giubileo (EDB, Bologna 1996); Pensieri feriali (EMP, Padova 1998); Parole nel vento (EMP, Padova 2003). Nella collana «Primi passi» EDB ha curato i volumi La mia preghiera di ogni giorno (2005) e La festa del perdono (2006).
Grande mappa didattica a colori ricca di contenuti, viaggi, curiosità
Realizzata con lo scopo di accompagnare l’Anno Paolino (2008-2009), questa mappa apre la serie delle “Mappe bibliche per la catechesi” che si propongono di illustrare i temi biblici fondamentali dell’anno liturgico, attraverso testi curiosi, immagini, mappe e ricostruzioni.
In un unico grande foglio, stampato tutto a colori fronte e retro, vengono presentati gli argomenti e i viaggi di Paolo: la conversione di Paolo, I viaggi, Le Lettere, I collaboratori, Le feste liturgiche “paoline”, I luoghi paolini in Italia, Lavorando con Paolo…una sezione che propone una serie di attività di gruppo.
Uno strumento pastorale innovativo per la catechesi con i ragazzi e i giovani, utile per comprendere la portata dell’opera di Paolo e ripercorrerne le tracce.
Roberta Taverna, mamma di due bambini, insegnante di religione e catechista, è autrice del volume I perché della Bibbia. 110 domande sulla Sacra Scrittura (San Paolo 2007) e del fascicolo ABC per capire il mondo di Gesù redatto insieme al marito Filippo Serafini.
Una schietta indagine su cosa significhi oggi essere nati a immagine e somiglianza di Dio.
Una riflessione sui dieci comandamenti che si spinge oltre essi, per gettare luce sulle due grandi richieste del Nuovo Testamento: «Ama Dio con tutto il tuo cuore e il prossimo tuo come te stesso».
Dalla quarta di copertina:
I dieci comandamenti sono un complesso di regole o un modo di vivere? Come può ognuno di essi invitarci a riflettere e ad agire? Che significa amare Dio e il prossimo in un mondo di violenza e paura, che minaccia le nostre vite e le nostre anime?
Joan Chittister pone queste e altre domande in questa schietta indagine alla ricerca di cosa significhi essere nati a immagine e somiglianza di Dio. L’autrice va oltre i dieci comandamenti, per gettare luce sui due grandi comandamenti: «Ama Dio con tutto il tuo cuore e il tuo prossimo come te stesso».
Recensioni:
[...] A ritrovare l'incredibile fondo vitale contenuto nel Decalogo provvede ora un bel libro di Joan Chittister, una benedettina americana che da tempo si è affermata come uno degli autori spirituali contemporanei più significativi e brillanti. [...] Basterà aprire il libro per respirare in un'atmosfera morale che dilata il cuore, sbriciola le facili e false sicurezze, crea un po' di inquietudine, e comunque presenta prospettive tali da costruire un ricco e salutare cammino di formazione della coscienza. [...] Ritrovare il cuore dei comandamenti - questo bel libro ce lo insegna - è fare dell'antico Decalogo la migliore pedagogia per una vera civiltà dell'amore. Pastori e catechisti, e ogni cristiano adulto, trarranno un gran vantaggio dalla lettura di queste pagine.
Quale immagine di Dio trasmettere ai nostri figli o ai nipoti che ci vengono affidati? Quale amore, quale chiesa, quale cristianesimo presentare ai ragazzi del catechismo? La risposta è duplice: per parlare correttamente ed efficacemente dell’amore del Padre di Gesù occorre avvalersi dell’aiuto delle scienze umane e della riflessione teologica, e occorre farlo nella maniera più concreta possibile, valorizzando cioè la relazione familiare o quella educativa.
Dalla quarta di copertina:
Il percorso è diviso in quattro parti in cui elementi di tipo teologico o pastorale entrano in circolo con le scienze umane e da queste si lasciano sollecitare. Ogni parte si conclude con concrete indicazioni narrative, a misura di bambino.
La prima parte esplora come Gesù stesso ci parla del suo approccio ai bambini, perché non gustarcelo? E, soprattutto, perché non lasciare che i loro dubbi e le loro domande aiutino anche noi adulti in questa opera fondamentale?
La seconda parte mostra, nell’ottica della formazione relazionale-sistemica degli autori, che la Parola raggiunge il bambino nelle interazioni e nel dialogo che qualifica il mondo che lo circonda. Il tema del male nel mondo e il tema dell’amore del Padre che si abbassa con tenerezza verso ogni bambino costituiscono la spina dorsale di questa seconda parte.
La terza parte prende in esame il contesto familiare/amicale e di gruppo in cui nasce la domanda del bambino all’adulto, mettendo in rilievo come l’adulto possa fraintenderla e tradirla e come invece la Parola può bonificare e rendere più vivibili quei rapporti che l’età evolutiva da tempo ha sigillato come tipici per il bambino. In particolare si occupa del senso del tempo, della formazione alla coscienza e di alcuni relazioni, quali la gelosia, la bugia, l’aggressività.
La quarta parte si occupa dello strumento principe della trasmissione volontaria e consapevole della fede in un arco che va dalla parola alla Parola e mette a fuoco la sollecitazione narrativa che percorre tutte le parti del testo.
La nostra fede è la più grande salvaguardia del bambino che Gesù ci chiede di rispettare in Suo nome. Da questa considerazione scende la nostra tesi che l’educazione alla fede non sia un sovrappiù né un optional, ma proprio una autentica protezione del bambino, ricca di futuro.
In questo senso, il testo si mette sulla scia della seconda enciclica di Benedetto XVI, Spe salvi che pone in stretta sinergia – e non solo in una prospettiva di dialogo e di aiuto reciproco – ragione e fede. Quale religione, quale Amore, presenteremo allora ai nostri figli? Ai ragazzi che troviamo a catechismo? Agli scolari che incontriamo in classe? Ai nipoti e ai piccoli che ci vengono incontro?
La risposta del testo è in accordo con queste premesse e ci invita: a) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù utilizzando tutti i mezzi delle scienze umane e tutti i mezzi di una moderna riflessione teologica; b) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù nella maniera più concreta possibile, cercando tracce della speranza proprio nella realistica incarnazione di ciascun umano: là dove ogni persona fa esperienza di amore; e cioè nella relazione di coppia che fonda, costruisce, plasma il famigliare. Tutti noi portiamo – in maniera più o meno esaltante e/o dolorosa – le stimmate di questo amore esperito agli albori della vita e dentro il terreno del noi della coppia parentale che ci ha generato.
Il testo riprende dopo più di dieci anni il tema che gli autori hanno già trattato nel fortunato Parlare di Dio ai bambini (Queriniana 20014) e vorrebbe completarlo e aggiornarlo con i caratteri fondamentali della relazione che insieme, genitori/educatori e ragazzi, costruiscono, quando si mettono in clima di trasmissione della fede. Questo intento, che guida tutto il libro, non solo intende fornire a coloro che parlano di Dio alle nuove generazioni spunti operativi, ma chiede di riflettere sulla loro trasmissione della fede, a favore del bambino come dice il titolo; nella speranza che faccia bene a loro e a tutti noi, generazione adulta.
Le chiese federate e non aderenti, la libertà religiosa, il dialogo ecumenico…
I tentativi di unione dei protestanti italiani dal xix secolo a oggi
La nascita della FCEI nel 1967
Il dialogo ecumenico e interreligioso
Nel quarantesimo anniversario della fondazione della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, la storia – dall’Ottocento ai giorni nostri – dei tentativi di unione del protestantesimo italiano sfociati, appunto, nella costituzione della FCEI.
Dalla quarta di copertina:
Con il motto "Uniti per l’Evangelo" presero il via, nel 1965 a Roma, i lavori per la costituzione della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), che divenne realtà due anni dopo a Milano.
Lungo un asse temporale che va dall’Ottocento ai nostri giorni, il volume ripercorre le principali vicende interne al protestantesimo italiano, in particolare quelle volte alla promozione di un movimento evangelico unitario, e i suoi rapporti con lo Stato.
Non manca una sezione dedicata all’Europa: vi si raffrontano le situazioni storiche che hanno portato, in Francia, Spagna e Italia, alla nascita delle rispettive Federazioni protestanti nonché le diverse prospettive dei dialoghi ecumenici e interreligiosi attualmente in corso.
L'impegno educativo esige che la fede cristiana diventi il cuore di una profonda spiritualità di chi educa. Oggi più che mai l'educazione si gioca soprattutto sulla testimonianza. Educando, saremo effettivamente e concretamente, e non solo a parole, testimoni di Gesù Cristo speranza del mondo e daremo il nostro apporto alla vita del paese collaborando al suo sviluppo materiale e culturale. Questo libro è sorretto dalla speranza di essere un piccolo stimolo nella realizzazione di questo grande sogno: a scuola in primo luogo, ma anche in famiglia e in ogni altro luogo di formazione.
Nella vita si commettono sbagli. Il bisogno di chiedere perdono riguarda ogni realtà umana, ma a volte limitarsi a dire "Mi dispiace" non è sufficiente. Attraverso le loro ricerche e il lavoro svolto accanto a centinaia di persone, gli autori di questo volume hanno scoperto cinque aspetti o "linguaggi" fondamentali del perdono: Esprimere rammarico - Assumersi le proprie responsabilità - Cercare di rimediare - Pentirsi sinceramente Chiedere scusa. Con questo strumento è possibile individuare il proprio linguaggio principale del perdono, parlando i linguaggi delle persone amate. Un testo indispensabile per migliorare i rapporti interpersonali.
Questo libro si pone in continuità con il precedente "Giovani senza fede? Manuale di pronto soccorso per ricostruire con i giovani la fede" e apre la strada al successivo "Giovani e Chiesa. Ripensare la prassi cristiana con i giovani". Nel complesso, i tre volumi ripensano la pastorale giovanile per ricostruire con le nuove generazioni i processi dell'educazione alla fede e la prassi all'interno della comunità cristiana. Questo volume offre quasi un "romanzo della storia di Dio con l'uomo" scritto in dialogo con i giovani. Attraverso lo scambio di idee dell'autore con i suoi studenti, il rapporto tra teologia e comunicazione assume il volto di quella particolare antropologia teologica della comunicazione sviluppata nel testo.
Un gioco divertente per ripercorrere un anno di catechismo vissuto insieme.
Un vero e proprio album per aiutare i bambini a rivivere il giorno della loro Prima Comunione. Offre l'opportunità di incollare le foto del rito e quelle del gruppo di catechismo, e lo spazio per scrivere i propri dati, quelli di mamma, i regali ricevuti, pensieri e riflessioni... Sarà il bambino stesso, con l'aiuto dei genitori o dei catechisti, a completare l'album, per ricordare nel tempo uno dei giorni più belli della sua vita.