
«Dov’è mio figlio?» è la domanda che sostiene il difficile cammino di tutte quelle mamme e quei papà che hanno un figlio in cielo e raccoglie, in sintesi, le infinite domande che albergano nel loro cuore: «Esiste una vita oltre la morte? Che cosa sarà successo a mio figlio? Sarà salvo? Potrò rivederlo e riabbracciarlo? Come potrò riconoscerlo senza il corpo? Come posso ancora aiutarlo? Com’è la vita in cielo, in Paradiso, in Purgatorio? Esiste l’Inferno? ecc.».
L’autrice, psicoterapeuta, che ha vissuto la perdita della figlia Camilla, desidera che le riflessioni raccolte in queste pagine aiutino le famiglie che, come lei, hanno vissuto il tremendo dramma della perdita di una figlia, o di un figlio o di una persona cara, credenti o non credenti, che sono alla ricerca angosciosa, spasmodica, di verità eterne, desiderose di conoscere più da vicino il mistero del cielo: «La vita del mondo che verrà», ossia lo stato di vita nuova che ora avvolge il proprio caro.
Nei rapporti interpersonali oggi c’è molta sopraffazione, addirittura molta violenza, verbale e no. La tentazione, se provocati, è di rispondere nello stesso modo. Ma specialmente chi ha un compito educativo si interroga: da cristiani, ci si può rassegnare a questo stato di cose? Come calare nella realtà il messaggio evangelico?
Partendo da ciò che in proposito si legge nel Vangelo secondo Matteo (in cui Gesù si definisce «mite e umile di cuore»), l’autore prende in considerazione tre episodi biblici incentrati sulla mitezza come fonte della vera forza interiore: la risurrezione di Lazzaro, le Beatitudini, la lavanda dei piedi durante l’ultima cena.
In Appendice sono raccolte alcune preghiere – destinate ai docenti – che scandiscono, giorno dopo giorno, l’intera settimana.
Marco D’agostino (1970), prete della diocesi di Cremona dal 1995, responsabile del Centro Vocazioni, insegna Sacra Scrittura al seminario diocesano, di cui è vicerettore, e lettere classiche al liceo classico e scientifico Vida di Cremona. È autore di diverse pubblicazioni in campo biblico e pedagogico.
Di fronte ai profondi cambiamenti della famiglia, regna oggi una grande incertezza. Ci si chiede: la famiglia naturale, ovvero normo-costituita, è una istituzione del passata oppure ha ancora davanti a sé un futuro? Questo testo va alla ricerca di risposte plausibili, basate su fatti sociologici. La tesi di fondo è che la famiglia così concepita, nonostante i mutamenti in atto, rimane una istituzione del futuro. Le ragioni che vengono qui presentate sono di vario ordine, ma fondamentalmente si basano sull'argomento che la famiglia possiede un "genoma" proprio, che non è biologico, ma sociale. Se questo genoma viene seriamente modificato, fino a perdere la sua identità, la società ne risente in termini di perdita di coesione sociale e di alienazione umana. La società dopo-moderna risente di queste modificazioni, ma deve anche elaborare delle risposte di empowerment del genoma familiare. Il testo spiega come ciò avvenga, con quali conseguenze e quali siano le possibili prospettive per la famiglia di domani.
La forma del dialogo, un tempo così frequentata anche dalla teologia e dalla catechesi, dalla spiritualità e dalla pedagogia, oggi è piuttosto inusuale. E tuttavia nel dialogo tra un padre e i suoi f gli, fatto di domande, affermazioni, contestazioni, dubbi e chiarimenti, può emergere un prof lo inconsueto e avvincente dei sacramenti cristiani. In questo volumetto, composto da 15 dialoghi notturni, si passano in rassegna tutti e sette i sacramenti cristiani e nel chiarirli ai bambini si lancia più di un segnale verso una comprensione più adeguata da parte degli adulti, per una autentica conversione pastorale.
Informazioni sull'autore
Andrea Grillo è professore ordinario di Teologia dei sacramenti e Filosofia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna Liturgia all’Istituto di Liturgia Pastorale della Abbazia di Santa Giustina in Padova e all’Istituto Augustinianum in Roma.
Autore:
Zoratti Alberto, Di Sisto Monica
• Zoratti Alberto - È presidente di Fairwatch. Giornalista freelance, è responsabile del blog "Ri(E)voluzione" di "Altreconomia" e tra i fondatori di "Comune-info.net". È autore di numerosi libri.
• Di Sisto Monica - Vicepresidente di Fairwatch, è giornalista professionista. Collabora con l'agenzia "Asca" e con "Altreconomia"; è fondatrice di "Comune-info.net". Insegna Modelli di sviluppo economico alla facoltà di Scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana. Autrice di numerosi libri.
Contenuti:
Finché non si è scoperto che il Ddt è indistruttibile e che si accumula nelle catene alimentari, si è pensato che il capitalismo fosse solo nemico del lavoro. Ma oggi che l'acqua sta calando, che i terreni si stanno impoverendo, che l'aria sta diventando irrespirabile, abbiamo capito che il capitalismo è nemico addirittura della vita.
La sua strategia verso i beni comuni è nota: prima saccheggia, poi, quando li ha trasformati in risorse scarse, se ne impossessa per farne oggetto di mercato. Così le multinazionali, che oggi si presentano col volto pulito della green economy, compromettono la nostra vita e costruiscono un mondo sempre più a misura dei ricchi. Ma noi possiamo fermarle organizzando la denuncia, praticando la resistenza, vivendo l'alternativa. Piccoli granelli di sabbia che possono cambiare il futuro.
Età di lettura: da 8 anni.
Le storie raccolte in questo libro sono vere. Raccontano di incontri, di volti, del vissuto e della vita, con le sue sofferenze, gioie, abbandoni e abbracci, sventure e riscatti di ragazzi e ragazze, bambini e giovani dalla "vita maledetta". Possono essere occasione di riflessione, di conversazione, di approfondimento intorno alla realtà degli ultimi: le domande cui rispondere in gruppo sono pensate come strumento per un lavoro serio in questa direzione. Al termine di ogni capitolo, una preghiera che è dialogo filiale con Dio sulla problematica trattata.
Nel titolo si riassume perfettamente lo straordinario percorso che Massimo Toschi racconta. Disabile per una poliomielite contratta a undici mesi, proprio allo scoppio della bomba di Hiroshima, è destinato a una vita in carrozzella e piena di ostacoli. Di fatto fin da studente all'Università Cattolica di Milano si impegna rispetto ai carcerati. I poveri e la pace divengono il suo punto di attenzione. Sposatosi nel 1970, ha una figlia e ha svolto per oltre trent'anni l'attività di insegnante. Viaggi in Algeria e Sierra Leone lo mettono a contatto con il disastro dei fondamentalismi e delle guerre africane coi ragazzi-soldato, ma anche con figure di pace come furono i monaci uccisi a Tibhirine. Nel 2000 il presidente della Regione Toscana lo invita a essere consigliere alla presidenza regionale per la pace.
Ispirandosi alla lettera del Santo Padre Porta fidei, l'autore propone nel presente volume opportune iniziative pastorali che rendano la Parrocchia un luogo accessibile e accogliente, utilizzando come tappe del pellegrinaggio tutti simboli della Chiesa: dal battistero al crocifisso, dall'altare all'ambone, dal tabernacolo al confessionale. Per ogni tappa è presente una catechesi sul messaggio dottrinale contenuto in ogni segno liturgico, e una preghiera che stimola la volontà di cogliere tale messaggio. Il pellegrinaggio si conclude infine con la rinnovata professione di fede, attraverso la recita del Credo. Il volume rappresenta dunque un valido ed illuminante sussidio per far riscoprire ad ogni cristiano la bellezza della Fede attraverso l'esperienza del pellegrinaggio nella propria Chiesa.
"Il cammino dei 100 giorni cresimandi" accompagna la proposta di catechesi per i ragazzi, che sono stimolati ad una partecipazione più intensa nei momenti formativi. Il percorso, sviluppato attorno alle grandi tematiche del catechismo Cei, la Chiesa, lo Spirito santo e la vocazione, riprende il brano evangelico di Bartimeo, attraverso il quale i cresimandi sono invitati a riflettere sull'azione dello Spirito santo e dei doni che ci comunica. La metafora utilizzata, molto coinvolgente e appassionante, è quella del giro del mondo, da compiere in cento giorni, dalla Quaresima al tempo di Pasqua. Sarà un percorso ricco di spunti e di idee per una catechesi che cerca di essere sempre più adeguata ai tempi, per condurre i ragazzi verso l'appartenenza alla comunità, che li accompagnerà nel cammino della fede e della vita.
Un originale sussidio per proclamare il Credo" e parlare di fede con i ragazzi."
Siamo tutti invitati a vivere sempre meglio a partire dall'Eucaristia, perchè essa è sorgente di vita, una sorgente inesauribile, che contiene tutto il mistero di Cristo, anzi contiene Cristo stesso. Tra le innumerevoli ricchezze spirituali che il Signore ci offre nella celebrazione dell'Eucaristia, questo modesto opuscolo cerca di metterne in rilievo almeno tre, che sono particolarmente importanti: l'atteggiamento filiale di rendimento di grazie a Dio, la fondazione della nuova alleanza e il dinamismo di trasformazione della vita in sacrificio d'amore.