
Il matrimonio è da anni una realtà in crisi, con metà delle coppie che divorzia e intreccia nuove relazioni. I cattolici non fanno eccezione a questo trend e anche fra molti battezzati è diventato usuale "rifarsi una vita" dopo una separazione matrimoniale. Non tutti i credenti, però, ritengono questa una scelta obbligata. Alcuni, nonostante siano stati traditi o abbandonati dal coniuge, decidono di rimanere fedeli al Sacramento delle nozze e non cercano nuovi legami. Perché lo fanno? Qual è il significato di una scelta giudicata come insensata e fondamentalista agli occhi dei più? Cosa spinge i separati fedeli a continuare ad amare chi - per vari motivi - ha voltato loro le spalle? L'Autore, a partire da una solida base teologica e dalla viva testimonianza di separati fedeli, propone alcune piste di riflessione per approfondire un tema poco conosciuto e raramente affrontato, anche in ambito ecclesiale. Un libro "fuori dal coro" che ha lo scopo di ricordare come il matrimonio cristiano, anche quando il legame fallisce, non perde il suo valore sacramentale e profetico, poiché conserva l'immagine delle nozze definitive dell'umanità con Cristo.
Perché scegliere il matrimonio in chiesa? È nel profondo del nostro essere che cerchiamo una relazione intensa e felice, ma anche completa, armoniosa e durevole. Per questo il valore del matrimonio resiste al tempo e alle mode. Il testo è arricchito da una riflessione di Papa Francesco.
Il desiderio come forza propulsiva dell'anima: in questo libro esploriamo tutte le facce di questo elemento vitale dell'esistenza umana, nella sua straordinaria capacità generativa e come motore di realizzazione dell'individuo, oltre che ponte di apertura verso l'altro. Una splendida lettura con tante domande di riflessione per la coppia, che aiuta a guardarsi meglio dentro, a distinguere tra desiderio e pulsione, tra fretta di consumare e bellezza di un cammino, fino a scoprire che la sete più grande è quella di Dio, il solo capace di aprire lo sguardo dell'uomo all'infinito. Prefazione di Erio Castellucci.
Frutto di una meticolosa ricerca e di una profonda passione, questo libro mira a delineare il potente legame tra l'individuo e il proprio Albero Genealogico, avvalendosi delle lenti interpretative della Psicogenealogia e delle Costellazioni Familiari. Nella prima parte - introduzione alla Psicogenealogia e alle Costellazioni Familiari - sarete guidati dalla dott.ssa Maria Luisa Mirabella. Questa sezione, aperta a tutti i credi e retroterra culturali, ha l'obiettivo di fornire una panoramica completa di queste discipline. Nella seconda parte del testo vengono presentati collegamenti biblici con l'Albero Genealogico proposti da don Marcello Stanzione che approfondisce la risonanza tra Enneagramma, Psicogenealogia e contesto cristiano-cattolico, illustrando come determinati fondamenti trovino eco nei passi della Sacra Bibbia. Questa sezione, pur mantenendo una rigorosa impostazione accademica, offre una visione spirituale delle materie trattate. Un capitolo a parte è dedicato ad alcune preghiere di guarigione e liberazione dell'Albero Genealogico formulate dalla tradizione cristiana. Il libro è arricchito dalla postfazione di AlbaSali, una delle più importanti esperte italiane di Costellazioni Familiari. Ogni lettore, indipendentemente dalle proprie convinzioni filosofiche e religiose, potrà trovare in queste pagine spunti di riflessione e approfondimento per un illuminante e affascinante viaggio alla scoperta delle proprie radici e delle cause di tante sue situazioni esistenziali attuali che risalgono al proprio Albero Genealogico.
Il libro è una nuova edizione, rinnovata per stile e illustrazioni, per rendere questa proposta - che da anni continua a incontrare il favore di catechisti e parroci - ancora più accattivante e attuale per i nostri ragazzi. I 5 capitoletti che compongono il libro permettono al giovane lettore di riscoprire alcuni momenti importanti dell'essere figli di Dio e della celebrazione dell'eucaristia che avranno appena celebrato. Il libro non è solo un ricordo di quel giorno così speciale, ma anche un quaderno personalizzabile per dare più valore al rapporto con il nuovo amico, Gesù. Età di lettura: da 6 anni.
Perché la confessione oggi è vissuta con difficoltà? Più l'uomo ne ha bisogno e meno sembra che la desideri. Più sa di peccare e meno vuole discutere dei suoi peccati. Temere la confessione è del tutto naturale, ma se ci lasciamo paralizzare dalla paura non riusciremo mai ad arrivare alla vera libertà che porta alla felicità qui sulla terra e anche in paradiso. Questo libro offre un attualissimo percorso di presa di coscienza della condizione di fragilità in cui ogni persona vive. Una volta coscienti delle nostre debolezze possiamo cominciare il cammino verso la vera libertà. In tutto questo processo il sacramento della confessione è di cruciale importanza. Con una approfondita riflessione, sempre riferita alle condizioni in cUi vive l'uomo di oggi, l'autore guida il lettore a recuperare la coscienza dell'importanza della confessione come evento di liberazione superando l'istintiva tentazione comune a tutti di nascondere o negare peccati commessi.
Oltre a essere un supporto concreto fondamentale, i nonni possono essere protagonisti di un percorso educativo? La loro presenza accanto agli sposi e ai nipoti è una benedizione ma i giusti atteggiamenti, i gesti generosi e non invadenti, fanno parte di un'arte raffinata. Imparare a fare i nonni si può, ed è una grande gioia. Mascher, che ai nonni ha già dedicato un volume di grande successo, li accompagna in un percorso che illustra gioie, dolori, ma soprattutto utilità e bellezza del loro ruolo. Il testo è arricchito da una riflessione di papa Francesco.
Cos'è la famiglia? Qual è il suo specifico nella vita delle persone? Qual è il suo ruolo non delegabile? Domande all'apparenza semplici ma che richiedono riflessioni approfondite. La famiglia appare essere più un terreno di scontro tra diverse visioni che la possibile scoperta di inedite dimensioni d'amore. Convivenze, nuove unioni tra separati, nuclei allargati... la famiglia non è un bene scontato ma necessita di un lavoro di comprensione e accettazione. Fra certezze irrinunciabili e nuove prospettive, dove c'è relazione si può guardare comunque al futuro ed è proprio questo l'obiettivo che si pone Simone Bruno in queste pagine. Il testo è arricchito da una riflessione di papa Francesco.
La metafora del cammino, profondamente biblica, può essere un'efficace proposta nell'educazione dei giovani alla fede, ma anche degli adulti. Pensarsi nomadi, come ci insegnano le figure bibliche prese in considerazione nel volume, è decidere di non vivere nella banalità dell'ovvio, dello scontato. È scegliere di non arroccarsi sulle proprie sicurezze acquisite, è decidere di uscire fuori dagli schemi per vedere con il cuore e con l'anima ciò che è invisibile agli occhi. Mettersi in cammino è conoscersi e accettarsi per quello che si è, costruire un'immagine di sé stessi reale e riconciliata, accettando di lasciarsi guarire dai mille silenzi e incontri che la strada offre. Integrando il dato biblico-spirituale con riflessioni più esistenziali, l'autore fa emergere le domande del nostro cammino e della nostra vita. Ci regala soprattutto preziosi incoraggiamenti nel percorso di ricerca di Dio e della propria felicità: non lasciarsi ingannare dalle apparenze, non arrendersi al fallimento, non avere paura, non fermarsi, non credere che tutto è perduto per sempre.
Piuttosto che una condanna o una pietra da scagliare, il conflitto di coppia può e deve essere un'opportunità di cambiamento, un germoglio da far fiorire. Questo libro esplora, con strumenti psicologici (in particolare l'approccio sistemico- relazionale) e teologici, l'arco temporale (ed emotivo) attraversato nel matrimonio: con linguaggio pratico e domande operative, Flavio Parente spiega i meccanismi psicologici (bias cognitivi) che intrappolano i coniugi e impediscono loro di perdonarsi ed evolvere. Gli approfondimenti tecnici sono arricchiti da alcune letture tratte dalla Bibbia e dal Vangelo, che offrono una prospettiva spirituale al dialogo della coppia.
L'impegno quaresimale non parte dallo sforzo che dobbiamo compiere per esercitarci in qualche penitenza e restrizione; nasce piuttosto dal sapersi amati e circondati dall'amore del Padre. Al fine di sorreggere l'impegno per tutti i quaranta giorni è necessario tener presente nello spirito che Cristo è sempre alla porta e bussa, così come madre Teresa di Calcutta chiosa la frase evangelica: «Attendo il minimo segno di risposta da parte tua, il più lieve mormorio d'invito, che mi permetterà di entrare in te. Voglio che tu sappia che ogni volta che m'inviterai, verrò realmente. Io sarò sempre lì, senza fallo. Silenzioso, invisibile, vengo, ma con l'infinito potere del mio amore». Non è raro infatti che ci si scoraggi dopo un iniziale generoso slancio, cadendo nella trappola del fermarsi e assopirsi (+ Antonino Raspanti, in Semi di contemplazione n. 245).
L'Autrice in questa sua nuova appassionata opera sul Catholicos-Patriarca Gregorio Pietro XV Agagianian, ora in cammino verso l'onore degli altari - dopo la pubblicazione della biografia - si concentra soprattutto sulla sua straordinaria spiritualità ecclesiale, suggerendo una lettura del pensiero del Servo di Dio ovvero quanto, ieri come oggi, la Chiesa e la Missione non possano essere considerate per loro natura separatamente. Gregorio Agagianian si rivolge ai laici, in particolare ai giovani, ai religiosi, ai missionari, al suo amato popolo armeno, chiedendo ad ognuno di essere un faro che risplende e che mostra il valore dell'amore caritatevole, della giustizia, della verità e della pace, per essere pienamente e positivamente cristiani ed efficacemente evangelizzatori.

