
Dodici storie d'amore senza lieto fine. Diverse una dall'altra, ma accomunate dal seme del fallimento che si annida in ognuna, latente, fin dal primo "ti amo". Rapporti nati sotto la stella di un destino segnato. Il Diritto li etichetta come matrimoni "nulli", ragionando in alternativa al divorzio. Questo libro è, allora, un viaggio, alla scoperta di legami soltanto apparenti. Un viaggio leggero - attraverso le vicende di dodici coppie, quante le principali ipotesi di nullità del matrimonio - ma istruttivo, grazie al commento giuridico che segue ogni narrazione. E, infine, anche intrigante, in compagnia di racconti "molto ben scritti. Tutte le storie sono narrate con uno stile che mira all'essenziale. Pochissime, e di grande sobrietà, le notazioni descrittive che riescono a rendere ambienti e personaggi con pochi tratti sapienti, affidati a un termine calzante, un aggettivo pregnante. La prosa, costituita com'è da frasi sempre brevi o brevissime, spesso abilmente asintattiche, ha le stesse caratteristiche di sobria, essenziale eleganza" (Comitato di Lettura, premio letterario Italo Calvino).
«L'amore coniugale è da costruire gradualmente, in modo "artigianale"»: così scrive papa Francesco in Amoris Laetitia. Il documento del Papa offre a Renzo Bonetti - che da decenni si dedica con passione alla pastorale della famiglia - la possibilità di riflettere su vari temi della vita di coppia: la costruzione del dialogo, la gestione dei conflitti con i figli, l'esperienza della preghiera, l'accoglienza della fragilità e del limite... Nasce così questo itinerario di vita nello Spirito per aiutare concretamente gli sposi a comprendere e vivere il sacramento del matrimonio. Perché «nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre» ma impara giorno dopo giorno a crescere, dando corda all'amore.
In un presente dove le informazioni e le sollecitazioni sono tante e dispersive, i più giovani restano spesso disorientati. Come può la scuola fare da base culturale e generare progetti per il futuro? E quale ruolo spetta all’Insegnamento della religione cattolica in questo compito? A quali cambiamenti va incontro? Riuscirà a sopravvivere? Sono le domande a cui questo libro cerca di rispondere, raccogliendo le riflessioni degli esperti oggi più qualificati sull’educazione religiosa scolastica in Italia: G. Adamo, G. Bellieni, C. Bissoli, S. Cicatelli, P. Delsoldato, M. Diana, A. Escudero, F. Feliziani-Kannheiser, N. Incampo, G. Malizia, M. Mancini, M. Marchetto, V. Mencarelli. G. Migliorini, F. Pajer, L. Pierluigi, V. Pieroni, F. Rossetti, D. Saottini, M. Tonini, G. Usai e A. Valentinetti.
Il testo si presenta come un romanzo attraverso il quale riflettere su ciò che rende generativa una comunità parrocchiale, passando da un attivismo senza prospettiva pastorale (legato ad abitudini e tradizioni) a una visione rinnovata, corresponsabile. Quando il parroco ha un malore ed entra in coma, si decide di tenere nascosta la notizia perché si teme che, in assenza del suo pastore, la parrocchia sia accorpata con quella vicina. La comunità si assume responsabilità nuove, ma presto si verificano liti e divisioni. Un giorno, anche l'eucaristia sparisce dalla cappella. La ricerca che ne segue aiuterà a riscoprire ciò che più conta, ciò che è veramente essenziale, e a passare da una sopravvivenza forzata alla ricerca del Sempre Vivo. La comunità «si risveglia» e con essa il parroco, ma in tutti c'è la consapevolezza che qualcosa è cambiato per sempre, senza alcuna nostalgia. Il testo evidenza tutti i cliché della vita in parrocchia: riunioni, processi comunicativi, dinamiche relazionali, progettualità, divisione in gruppi autoreferenziali.
L'itinerario per i Gruppi di Ascolto della Parola si propone di ascoltare e meditare la Lettera ai Filippesi. Leggere Paolo è sempre una scommessa: caratteristica dell'apostolo delle genti, infatti, non è la chiarezza ma la densità. Egli procede a ondate, con un linguaggio carico e spesso complesso. Quella che abbiamo tra le mani non è una delle grandi lettere teologiche (come Galati e Romani) e nemmeno una lettera dove la situazione della comunità chiede a Paolo una serie di interventi circostanziati (come la Prima ai Corinti). In Filippesi prevale il tono della consolazione, della gioia, dell'affetto. Inoltre la sua brevità (si tratta di quattro capitoli) permette di leggerla per intero, dall'inizio alla fine, senza alcuna omissione, raccogliendo tutti gli spunti utili alla vita personale e alla condivisione nella comunità cristiana di oggi.
Un'immagine, una pennellata di fuoco e di luce annuncia l'obiettivo del libro: accendere speranza. Una comunicazione appassionata, una testimonianza viva a favore di giovani donne violate nella loro dignità; un invito all'impegno credendo che è possibile far fiorire intorno a noi, umanità, liberazione e gioia. È possibile a tutti accendere piccole luci, in un tempo di oscurità e mancanza di visioni, come è il nostro, con i gesti del servizio, della tenerezza, della cura, ma anche della denuncia e della proposta. Parole, immagini, preghiere e cammini di donne che fanno risaltare la bellezza e la novità del Vangelo vissuto che ha la forza di permeare la vita e di portarla a pienezza.
Cosa hanno in comune il messaggio del Vangelo e l'esperienza della famiglia? Al centro sta il tema della gioia: il cammino quotidiano, fatto di relazioni affettive, di impegni e di cura reciproca, può essere interpretato, alla luce della Parola di Dio, come un itinerario spirituale verso la felicità. È questa la proposta offerta ai gruppi familiari parrocchiali: un aiuto per scoprire e vivere come coppia e come famiglia la "beatitudine", quella vera, indicata da Gesù. Una dimensione che non si può descrivere semplicemente come un "essere contenti", ma allude a qualcosa di più. Un "di più" suggerito appunto dal messaggio evangelico. Soffermarsi ad approfondire e confrontarsi sul tema della felicità è anche un'utile preparazione al prossimo incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Roma dal 23 al 27 giugno 2021. Nel suo titolo, "L'amore familiare: vocazione e via di santità", è già contenuta infatti l'idea che la santità passa dalla felicità (beatitudine) interiore di ognuno.
Il testo ripropone una serie di brevi articoli per stimolare i catechisti a sensibilizzare e informare i ragazzi dell'iniziazione cristiana circa le diverse forme di carità possibili. Una Chiesa fraterna e solidale esprime il volto concreto del vivere da cristiani ispirato direttamente al Vangelo. L'autore presenta brevemente alcune iniziative concrete di solidarietà nate nelle diocesi italiane. Gli articoli, scritti su commissione di Sovvenire (servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica) sono già stati pubblicati sulla rivista paolina Catechisti parrocchiali.
Un volume dedicato ai genitori che presenta un percorso completo attraverso le emozioni - degli adulti e dei ragazzi - per comprendere come gestirle al meglio, entrare in sintonia e ridefinire la rotta quando necessario. Ogni paragrafo presenta cenni teorici e spunti "pratici", strategie che possono fare la differenza nell'educazione dei figli. Infine, ogni paragrafo sarà completato da uno strumento concreto: i test pubblicati nel settimanale Il Giornalino, da fare da soli o con il proprio figlio, e che accompagneranno appunto, come delle mappe, in viaggi alla scoperta delle connessioni tra sentire, pensare e fare. Mettersi "in gioco" come genitore, per conoscersi e crescere insieme al proprio figlio non è per nulla semplice: è una via faticosa, ma sicuramente anche quella più soddisfacente ed efficace.
Il sussidio presenta attività da svolgere insieme ai bambini a messa durante la liturgia della parola della domenica nei tempi di Avvento e Quaresima, e offre spunti utili per tutto l'anno. Le proposte e le attività sono differenziate per fasce di età: bambini dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 9 anni. Per ogni domenica viene riportata una breve introduzione rivolta al catechista e suggerimenti per svolgere attività originali e coinvolgenti con i bambini.
«Mariolina Ceriotti Migliarese presenta la coppia per quello che è: una straordinaria avventura. I cui protagonisti, l'uomo e la donna che si prendono finché morte non li separi, sono i veri, grandi e misconosciuti eroi del nostro tempo. Quest'avventura si realizza in un teatro amplissimo: quello tra le generazioni passate (da cui tutto ha origine) e la vita futura (consentita proprio dall'amore di tale coppia); quello del corpo (primo e ancora confuso interprete del sé) e insieme di Dio (il Terzo che accoglie i due, trasmettendo loro la sua capacità di amare). Sfide grandi, che si accompagnano con altre solo apparentemente più modeste, e comunque misteriosamente collegate alle prime, come l'accettare senza rancore l'arrosto bruciato, o il tono sbagliato di una richiesta, di un commento. Quella della coppia, eroica nella sua necessaria imperfezione, esperta fornitrice di perdoni, è l'avventura umana, la nostra avventura. Che ci chiede coraggio, buonsenso, fantasia, qui prontamente e chiaramente forniti dalle narrazioni e notazioni puntuali dell'autrice, moglie, madre, e terapeuta di straordinaria esperienza e sensibilità». (dall'invito alla lettura di Claudio Risé)

