
Tra i personaggi più significativi della Bibbia c'è sicuramente Mosè. La sua è una storia emblematica: ebreo di nascita e amato dalla famiglia, viene abbandonato sulle sponde del Nilo per sfuggire allo sterminio voluto dal Faraone; salvato dalla figlia di colui che lo voleva morto, una volta adulto, uccide un uomo; fugge nel deserto; torna in Egitto e diventa il "liberatore"... Una serie di eventi con un unico filo conduttore: la mano di Dio, nascosta dietro ogni passo e ogni svolta. E' lo stesso filo che don Salvatore ha riconosciuto nella propria vita e che lo ha spinto a riprendere in mano la storia di Mosè per leggere in filigrana il suo percorso personale, trasformandolo in un corso di esercizi spirituali. I passaggi nodali della vocazione sacerdotale; le battute di arresto; i dubbi e gli imprevisti di un cammino non sempre lineare, diventano materia prima per testimoniare l'Amore del Padre verso tutti.
Descrizione dell'opera
L’obiettivo del libro è quello di aiutare il lettore a innestare il messaggio proposto dalla fede evangelica sul vissuto del nostro tempo, di favorire il passaggio dal tempo alla grazia. Trasformare cioè il tempo quotidiano in un tempo che sia un dono, finalizzato ad arricchire l’esistenza umana attraverso l’incontro con l’Altro.
L’autore utilizza sia l’approccio della teologia pastorale che quello delle scienze umane, in un continuo intreccio ragionato. La prima parte del volume è caratterizzata da una prospettiva ‘ascendente’: dall’antropologia sociale e culturale alla problematica teologica; la seconda parte segue invece un movimento ‘discendente’: dall’approccio teologico pastorale alla realtà sociale.
Il testo nasce da un corso su L’inculturazione della fede in una società post-moderna e pluriculturale. In un’epoca assai complessa, costituisce un aiuto per quanti vogliano coniugare l’utopia del messaggio evangelico con il ‘realismo’ delle proposte mondane.
Sommario
Presentazione. I. La rete dei problemi complessi. 1. Le provocazioni della società alla comunità cristiana. 2. I cristiani e le «attese» del terzo millennio. 3. Dal multiculturalismo alla scoperta dell’altro. 4. Le variabili convergenti del disarmo culturale. 5. La fatica di farsi uguali nella differenza. 6. La vasta fenomenologia della diversità. 7. Vivere la diversità significa scoprire la prossimità. 8. La sfida educativa dell’interculturalità. II. La rete dell’opzione evangelica. 9. Storicità, fede evangelica e salvezza. 10. La fede nel Dio silenzioso e la nostalgia del sacro. 11. Ripensare la comunicazione della fede. 12. Ripensare la testimonianza della carità. 13. Ripensare la dinamica della speranza. 14. Essere «adulti» nella fede, oggi. 15. Evangelizzazione e inculturazione della fede, come? 16. Costruire l’Europa, con quale anima?
Note sull'autore
Claudio Bucciarelli, sacerdote della diocesi di Modena, ha compiuto gli studi di teologia, filosofia e catechetica alla Gregoriana, a Urbino e a Parigi. È stato assistente centrale degli adolescenti-giovani della GIAC dal 1955 al 1970; ha insegnato alla Facoltà di scienze dell’educazione dell’UPS dal 1970 al 1980; ha lavorato al Censis dal 1980 al 1995 e ora insegna catechetica fondamentale al Seraphicum.
Negli ultimi tempi, in ambito ecclesiale, si sente spesso richiamare la necessità di attivare “processi di cambiamento”. ma di cosa si parla quando parliamo di processi? Questo interrogativo coglie un aspetto decisivo sul quale riflettere, per avviare e accompagnare il cambiamento. Diversamente i fallimenti saranno molto probabili, le resistenze si moltiplicheranno, la nostalgia, la rabbia e la delusione troveranno un fertile terreno su cui mettere radici. Contenuti del testo: parabole del cambiamento; aree di crisi pastorale (una mappa); criteri pastorali di riferimento e priorità; modelli per accompagnare il cambiamento; strategie per consolidare e comunicare il cambiamento.
Le comunità cristiane sono spesso segnate dall'autoreferenzialità: le routine determinano le prassi pastorali. Questo stile toglie energie e slancio all'esperienza di fede. Come rigenerare la vita di fede dei battezzati? Come far sì che le comunità siano luoghi significativi per la vita degli uomini e delle donne del nostro tempo? Il testo è uno strumento di lavoro per i singoli e per le comunità e fornisce una serie di suggerimenti concreti per fare discepoli missionari: una prospettiva capace di rigenerare la vita di fede.
INDICAZIONI E SUGGERIMENTI PRATICI ISPIRATI AGLI INSEGNAMENTI DI DON BOSCO.
Il libretto ha un carattere pratico: vi si trovano, infatti, suggerimenti semplici, nati dall’esperienza di alcuni credenti che hanno vissuto, in questi anni, il ministero dell’accompagnamento di fidanzati o di giovani coppie.
Il sistema preventivo di Don Bosco non è un trattato di pedagogia, ma una prassi riuscita che può diventare modello e ispirazione.
Le indicazioni qui raccolte non sono esposte all’interno di un sistema unitario e organizzato. L’unico schema rispettato è quello della triade classica che, nel pensiero di Don Bosco, rappresenta la vera sintesi del suo sistema educativo: ragione, religione, amorevolezza, applicate alla vita di coppia.
Questo libro è un sollievo. Il professor Bruti ci parla di cose belle, grandi, importanti. Ci parla di amore, di un progetto personale che si compie nell’unione con l’altro, del desiderio di potersi abbandonare nel completo godimento di un eterno abbraccio. È un sollievo, dicevo, leggere di noi stessi, della nostra sessualità e della persona che amiamo in questi termini. Dopo anni in cui gli «esperti» hanno tentato di convincerci che la gioia è «nient’altro che» un «orgasmo», che la persona amata è «nient’altro che» un «oggetto sessuale», che il sesso è «nient’altro che» un «meccanismo relativamente semplice che provvede alla reazione erotica quando gli stimoli fisici e psichici sono sufficienti», finalmente qualcuno ci dice che in realtà dell’altro ci sarebbe: il nostro desiderio di sentirci amati in modo unico, esclusivo, incondizionato, per sempre (dalla Presentazione di Roberto Marchesini).
Bruto Maria Bruti nasce a Pedaso, nelle Marche, il 29 luglio 1954 e nella stessa cittadina ha vissuto con la moglie Laura e I tre figli Carlo, Gabriele e Raffaele. Medico chirurgo, diplomato in terapia olistica, specialista in odontostomatologia e in psicoterapia cognitiva e comportamentale, insegnava Metafisica e psicologia e Psicopatologia dei comportamenti sessuali presso l’Università Europea di Roma. Militante di Alleanza Cattolica da oltre trent’anni, collaboratore di Cristianità, ha partecipato con entusiasmo fin dall’inizio alle attività dell’associazione Obiettivo-Chaire. È mancato il 6 maggio 2010, nell’ospedale di Ancona, pochi giorni dopo aver rivisto le ultime bozze di questo libro.
Le pagine di questo sussidio costituiscono un percorso pratico, dettagliato e completo per la formazione di catecumeni adulti durante la loro iniziazione alla vita cristiana. Può essere usato anche per la formazione di adulti e giovani-adulti che, riavvicinandosi alla fede, desiderino completare la propria iniziazione cristiana con la cresima e/o l'eucaristia. L'itinerario che integra sapientemente vita quotidiana, liturgia e fondamenti della fede cristiana, è stato elaborato su ispirazione del Rito dell'Iniziazione Cristiana degli Adulti (RICA). Il catechista, vero destinatario di questo sussidio, avrà tra le mani una guida pratica per affrontare in 4 tappe un percorso fatto di 30 incontri, ben scanditi nel tempo e di cui si propone non solo un calendario da personalizzare nello scorrere dell'anno liturgico, ma anche contenuti da affrontare e specifiche indicazioni da seguire per costruire ogni singolo incontro.
“Perché mio figlio non dorme?”: l’autrice si è sentita porre questa domanda dozzine di volte nel suo studio, da genitori più o meno angosciati. L’apprensione è comprensibile, perché il sonno è senz’altro un grande rivelatore di tensioni e paure legate alla crescita e ai rapporti che il bambino vive. Questo piccolo libro non vuole essere un insieme di risposte preconfezionate, né una “guida per farlo dormire”, ma una selezione ragionata di casi (bambini da 0 a 8 anni) trattati dall’autrice nella sua lunga carriera di psicologa dell’infanzia. Solo dall’ascolto del bambino, e dei genitori – sostiene Hélène Brunschwing – si può recuperare un clima di fiducia nel quale ritrovare la serenità del sonno.
Cos'è la famiglia? Qual è il suo specifico nella vita delle persone? Qual è il suo ruolo non delegabile? Domande all'apparenza semplici ma che richiedono riflessioni approfondite. La famiglia appare essere più un terreno di scontro tra diverse visioni che la possibile scoperta di inedite dimensioni d'amore. Convivenze, nuove unioni tra separati, nuclei allargati... la famiglia non è un bene scontato ma necessita di un lavoro di comprensione e accettazione. Fra certezze irrinunciabili e nuove prospettive, dove c'è relazione si può guardare comunque al futuro ed è proprio questo l'obiettivo che si pone Simone Bruno in queste pagine. Il testo è arricchito da una riflessione di papa Francesco.
Il volume nasce in un tempo fecondo per la riflessione sul legame tra Chiesa e comunicazione. Il Sinodo sulla Sinodalità, il centenario della Radio, il sessantesimo anniversario di Inter Mirifica e il Giubileo hanno ispirato questo scritto, integrando le ricerche e le esperienze dell'autore sul tema. Al centro del libro vi è la necessità di un rinnovamento della comunicazione ecclesiale attraverso prassi e strumenti "non convenzionali", capaci di renderla in linea con i segni dei tempi e di rispondere all'invito di Papa Francesco a realizzare una "Chiesa in uscita". La prospettiva scelta dall'autore è duplice: da un lato, indagare i processi pastorali nell'epoca della cultura digitale; dall'altro, proporre il podcast come medium in grado di condividere le esperienze di fede, facilitare la cultura evangelica e incoraggiare donne e uomini di buona volontà a farsi testimoni innovativi della Parola di Dio.
Descrizione dell'opera
Per argomentare con i giovani, l’autore utilizza la categoria del sogno, capace di trascendere ogni limite e vincolo imposto dalla realtà: «attraverso l’incontro con ciò che appare fiabesco, irreale, virtuale, ciascuno viene come gettato nell’incanto; può essere sospinto in un orizzonte che permette di cogliere in trasparenza il “non detto” del vissuto quotidiano». Il sogno trasforma e ripropone le emozioni e i desideri più profondi, consente di avventurarsi in sentieri dove nulla è dato per scontato: in un certo senso suggerisce un modo di essere che va custodito anche da svegli e che avvicina alla dimensione trascendente.
Anche la Bibbia, infatti, parla dei sogni: nell’incontro con le figure di Giacobbe, dei Magi e di san Giuseppe, tutte raggiunte dal messaggio del Signore durante il sonno, l’autore vuole mostrare ai giovani la vitalità dell’intreccio tra il mistero di Dio e la vita quotidiana.
Il volume nasce come raccolta e approfondimento di tutti gli interventi che l’autore ha proposto ai giovani della diocesi di Lucca in preparazione alla GMG di Colonia.
Sommario
Preludio. Introduzione (mons. I. Castellani). I. Dimensioni antropologico-culturali del sogno e del sognare. 1. I giovani nella “penombra del sogno”. Intermezzo. II. Aspetti del sogno e del sognare nella Bibbia. 2. In sogno con Giacobbe. Interludio. 3. In sogno con i Magi. Pausa. 4. In sogno con Giuseppe. Cantata. Conclusione. Fuga.
Note sull'autore
Marcello Brunini (1951), ordinato sacerdote nel 1975, è vicario generale dell’Arcidiocesi di Lucca. Laureato in psicologia, insegna teologia spirituale e scienze umane presso lo Studio teologico interdiocesano di Camaiore (LU). Ha pubblicato saggi di psicologia, sociologia, spiritualità e i volumi La preghiera del cuore nella spiritualità dell’Oriente cristiano, EMP, Padova 1997; Lettura pastorale della Prima lettera ai Corinzi. Vangelo e comunità, 2001, 22003; Maestro, dove abiti? Donne e uomini alla sequela di Gesù nel Vangelo di Giovanni, EDB, Bologna 2003 22004; Ospitare la vita. Sentieri di fede, di interiorità, di pace, EDB, Bologna 2004.
«La complessità della tematica, lo smarrimento diffuso tra i genitori e gli educatori, la sensibilità acuta fino alla suscettibilità di parti dell'opinione pubblica non possono indurre a scegliere la reticenza rispetto a un tema irrinunciabile dell'educazione cristiana delle giovani generazioni. La dimensione sessuale, affettiva e la sua destinazione relazionale sono benedette da Dio fin dall'intenzione originaria del Creatore. Abbiamo la responsabilità di annunciare e condividere la benedizione di Dio sulla persona umana in tutte le sue dimensioni. Il corpo non è una prigione, non è un contenitore dell'anima, è invece una dimensione della persona che orienta al compimento della vocazione.» (Dalla prefazione di mons. Mario Delpini)