
Benedetto XVI, nei giorni successivi la sua elezione alla Cattedra di Pietro, ha detto, rivolgendosi ai giovani: «Non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a Lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera Vita».
Sorge allora il quesito: come conciliare la chiarezza di queste mete e la responsabilità di raggiungerle, la positività di alcuni segni di risveglio che si riscontrano nella società , con quanto la realtà numerica delle statistiche sulla famiglia di oggi ci dice? Il problema della famiglia è davvero centrale. In Italia (e l'Italia rientra nella media europea), sommando separazioni e divorzi, le famiglie che si frantumano annualmente sono 130.000 (centotrentamila!); come dire: ogni anno, in Italia, una cittadina di media grandezza sprofonda nel caos affettivo.
La sfida si pone su due livelli: culturale ed esistenziale, ed è colta, da Torelló, nella sua pienezza.
Partendo dal concetto di «famiglia», l'autore affronta i temi dell'educazione, il mito onnisciente della «psicologia del profondo», i conflitti generazionali, le basi della maturazione personale e della convivenza civile; nella sua riflessione duella a spada tratta con i numi moderni e postmoderni, riconoscendo le conquiste e mettendone impietosamente a nudo le insufficienze, convinto che «bisogna molto semplicemente riconoscerlo: chi vuol salvare la famiglia deve rivoluzionare lo Stato» (pp. 232).
Adolescenti, alcol e droga. Il semplice accostamento di questi tre termini esprime tutta la drammaticità di un'emergenza sociale che coinvolge, in particolare, i tanti genitori alle prese con figli in quell'età "ingrata" in cui, ormai non più bambini, cercano faticosamente di costruirsi una propria identità ma, nel farlo, scelgono strade sbagliate. Federico Tonioni, esperto di dipendenze, ci guida in un percorso che ha un duplice obiettivo: farci conoscere meglio la natura e gli effetti delle sostanze di cui i nostri figli potrebbero abusare (cannabinoidi, cocaina, ecstasy, ma anche alcol, troppo spesso sottovalutato nella nostra cultura perché "legale"), spiegando quale sia il loro ruolo nella vita degli adolescenti, e sdrammatizzare paure che talvolta si rivelano eccessive, ridimensionando la gravità di alcuni fenomeni come lo spinello "occasionale" o la "prima volta". Affrontando gli interrogativi che tutti i genitori si pongono, l'autore ci insegna a riconoscere i segnali che devono allarmare e, nel contempo, a riflettere sul nostro compito di genitori, che dovrebbe continuamente rinnovarsi: i nostri ragazzi crescono, e anche noi siamo chiamati a crescere insieme a loro, concedendo sempre maggiori spazi di autonomia e di privacy senza però smettere mai di amare e di vigilare. La conclusione è un rassicurante ma fermo invito rivolto a tutti: quando si parla di droga, è giusto porsi tante domande, è invece sbagliato voler trovare a ogni costo delle risposte.
Il rapporto tra «turismo ed etica», questione ormai all’ordine del giorno, ha spinto i tanti protagonisti che operano all’interno di questo mondo a interrogarsi sui reali valori in gioco, sugli impatti spesso devastanti di uno sviluppo economico e ambientale incontrollato, sul ruolo degli intermediari e, non ultimo, sulla qualità delle relazioni tra l’eccesso di visitatori e le popolazioni visitate.Tematiche sociali, economiche e culturali di portata decisamente epocale, recentemente riprese e rilanciate da Benedetto XVI con la pubblicazione dell’enciclica Caritas in Veritate.
Tonini, membro del Comitato Mondiale di Etica del Turismo, sviscera il tema sulla base degli articoli del Codice Mondiale di Etica e mette in evidenza le difficoltà da superare e le buone pratiche da istituire affinché «sua maestà il turismo» possa realmente divenire un importante fattore di sviluppo sostenibile, di coesione sociale, di solidarietà e di promozione umana.
Destinatari
Operatori del settore, studiosi, lettori attenti ai problemi d’oggi.
Autore
Norberto Tonini,impegnato da oltre trent’anni in ambito nazionale e internazionale in favore della promozione delle attività turistiche con particolare interesse verso quelle a carattere Sociale, Etico e Solidale, è stato presidente nazionale del Centro Turistico Giovanile dal 1986 al 1994. Oggi è presidente del BITS, membro della «Task Force per il Turismo Sostenibile», istituita dal Governo francese secondo i princìpi del «Processo di Marrakech» e, unico italiano, componente titolare del Comitato Mondiale di Etica del Turismo, costituito dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, agenzia specializzata delle Nazioni Unite.
Avvocato al foro di Parigi, appartenente a una importante famiglia, Henri Burin des Roziers lascia l'attività forense per diventare domenicano. Da vent'anni egli è però soprattutto l'avvocato dei senza-terra del Brasile e nel giugno 2000 ha ottenuto per la prima volta la condanna di un fazendeiro responsabile dell'uccisione di un esponente sindacale. Il libro propone un incontro con un avventuriero della giustizia e della fede partendo dai saloni aristocratici per giungere alle favelas di San Paolo, passando attraverso i corsi di religione del Quartiere Latino nel 1968 e le officine Lipp di Besancon.
Il volume propone una riflessione di pastorale giovanile che offre un quadro complessivo della questione e degli orientamenti teologici ed educativi con cui affrontarla, ricca di suggerimenti pratici, ben radicati in una visione organica e articolata della pastorale ecclesiale del dopoconcilio.
In questi anni, le comunità ecclesiali sono orientate verso un'evangelizzazione "nuova" nel coraggio, nella passione, nell'attenzione continua ai problemi quotidiani, nell'invenzione di un linguaggio aggiornato. Il libro s'inserisce in questo rinnovato impegno. Avanza una proposta concreta, consigliando percorsi nella prospettiva della "narrazione". La prima parte propone alcuni approfondimenti sul perché rinnovare l'evangelizzazione e sul come intrecciare nell'annuncio l'esperienza di Gesù e dei suoi discepoli con quella dell'evangelizzatore e degli amici cui si offre questo dono. La seconda e la terza parte indicano esempi concreti, sul ritmo della vita quotidiana: la nostalgia e la responsabilità, il tradimento e la vocazione coraggiosa, il perdono e la riconciliazione, la fede e la ricerca di senso, la crisi e lo slancio coraggioso.
Questo è un libro sulla evangelizzazione e sulle condizioni, di contenuto e di metodo, per il suo rinnovamento. Pensato e progettato sull’orizzonte dell’attuale situazione culturale e giovanile, investe la passione apostolica di tutti coloro che condividono, nella comunità ecclesiale, l’impegno e la responsabilità verso “una nuova evangelizzazione”.
Elaborato nel pieno dello svolgimento della XIII Assemblea sinodale sulla “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, non può fare riferimento esplicito ai documenti che si stanno producendo. Ma l’autore ha la motivata convinzione di aver pienamente assunto la preoccupazione di Benedetto XVI, che raccomanda: “Il Vangelo è il sempre nuovo annuncio della salvezza operata da Cristo per rendere l’umanità partecipe del mistero di Dio e della sua vita di amore e aprirla ad un futuro di speranza affidabile e forte. Sottolineare che in questo momento della storia la Chiesa è chiamata a compiere una nuova evangelizzazione, vuol dire intensificare l’azione missionaria per corrispondere pienamente al mandato del Signore”.
Come ogni buon progetto di pastorale, il libro si articola in quattro momenti.
Prima di tutto si preoccupa di dare un nome concreto ai problemi e alle difficoltà con cui si scontra quotidianamente chi si impegna sulle frontiere dell’evangelizzazione. Cerca poi di individuare una serie di esigenze, irrinunciabili per ogni autentica evangelizzazione: quei modi di fare che dipendono dall’evento che vogliamo evangelizzare e che, di conseguenza, determinano una specie di riferimento obbligatorio, da rispettare ad ogni costo. Per fare un po’ di ordine nel pluralismo attuale dei modelli concreti, presenti oggi nel vissuto ecclesiale, suggerisce, in terzo luogo, un criterio di fondo, che dovrebbe servire da elemento generale di verifica: il servizio autentico alla vita e alla speranza. Propone infine un modello concreto di evangelizzazione: la narrazione (soprattutto del Vangelo). Attorno a questa proposta viene sviluppato un lungo elenco di suggerimenti metodologici, dai più generali a quelli più specifici e particolari. Uno spazio ampio e originale (rispetto alla letteratura sull’argomento) è dedicato allo studio dei modelli concreti “per narrare il Vangelo”.
L’argomento del libro ha una lunga storia alle spalle… tanto lunga da ancorare la narrazione persino nella prassi di Gesù, dei suoi discepoli e, prima ancora, del popolo che l’ha generato. Nell’ultima parte del secolo appena trascorso, la proposta di modelli narrativi nella comunicazione educativa, culturale ed ecclesiale ha suscitato interesse frequente. L’autore ha studiato da anni il tema e l’ha sperimentato in moltissimi incontri con giovani e con educatori, suscitando consenso e interesse inatteso.
L’autore consegna il testo agli operatori della pastorale giovanile, con la passione che ha sostenuto, in questi anni, il suo impegno di riflessione, di studio e di servizio ministeriale.
Da vero specialista del settore, l’Autore – usando fantasia e rigore – ripercorre le pagine più affascinanti del Vangelo, ne mostra tutta l’efficacia, ne affronta le questioni ‘scottanti’. Egli insomma traduce nell’attualità la loro forza esistenziale di «bella notizia».
Mentre gli adulti si stupiscono dei cambiamenti che avvengono nel mondo giovanile, i ragazzi chiedono a chi ha più anni e più esperienza di loro di risintonizzarsi su un nuovo modo di vivere, di prendere contatto con le novità di cui sono portatori, con le modalità che adottano per comunicare e con la fatica di sognare il futuro. Poiché non è obbligatorio fare «come si è sempre fatto», è necessario che gli adulti trovino la strada di stabilire con i ragazzi relazioni corrette basate sulla fiducia e sulla capacità di credere e dimostrare che è possibile fare percorsi comuni. Questo è però possibile solo se gli adulti sentono la necessità di rimettersi in gioco, affrontando le fatiche e accettando i limiti che accompagnano l'attività educativa.
L'educazione delle giovani generazioni è una sfida per le istituzioni e il mondo adulto.Ecco un libro pensato per educatori con progetti, proposte e suggerimenti concreti per far scoprire ai ragazzi la fede in Cristo.
Il libro nasce dall'esperienza dell'autore e dal suo incontro quotidiano con svariati operatori che svolgono la loro attività accanto ai giovani: genitori, insegnanti, allenatori, educatori e dalla scoperta della loro fatica nei rapporti con i ragazzi. Spesso, perché impostano una relazione di crescita basata su un'idea errata dell'adolescente. Occorre che tutti coloro che operano in ambito educativo rinnovino il proprio sguardo sulle nuove generazioni superando stereotipi non più aderenti alla realtà. L'autore attingendo dall'aiuto che può venire dalle scienze psicologiche, cerca di dare una corretta interpretazione di quanto si muove nel cuore degli adolescenti, nel tentare l'incontro possibile tra fede e vita basandosi su una corretta antropologia. Invita a riflettere sulla vita, sui problemi quotidiani, per interpretarli correttamente e cogliere come il Vangelo possa essere una novità per la vita, capace di dare speranza e fornire una alternativa rispetto al modo solito di vivere. Il tutto partendo da esempi concreti di vita, senza la pretesa dell'esaustività, ma cercando uno stile nuovo.