
Tenendo conto di sperimentazioni, sviluppi e limiti nel settore dell'educazione culturale, il volume propone di ripartire dalla famiglia "luogo naturale primo e privilegiato dell'educazione delle persone, del loro sviluppo e del loro inserimento nella società" (UNESCO 1995) - quale fulcro di un cambiamento positivo per i singoli soggetti e per la collettività.
Il volume si propone di esaminare i profili educativi dell'universo minorile, approfondendo temi delicati quali il rapporto tra educazione e società, la devianza minorile e le nuove forme di disagio, l'evoluzione dei modelli educativi. L'analisi coinvolge anche il ruolo dell'educatore sociale, le nuove frontiere dell'educazione, la sfera emotiva e dell'affettività. L'autore trasferisce il discorso educativo sul piano squisitamente spirituale: dall'io all'anima, attraverso un "viaggio interiore", che ripercorre le tappe più significative della spiritualità cristiana. Si giunge così alla pedagogia dell'anima. Lo scopo finale è di oltrepassare ogni confine, di penetrare il centro dell'anima, luogo d'amore e di incontro con Dio. Il risultato è un vero e proprio progetto di educazione dell'anima, un percorso, nuovo e diverso, da utilizzare quale strumento di guarigione delle generazioni "in divenire". Luca Muglia sta aprendo una strada; una strada fatta di domande più che di risposte, una strada esposta al mondo e al vento. Una strada bella e pericolosa come dovrebbero essere le strade percorse dai nostri ragazzi in crescita, come essi stessi dovrebbero imparare a diventare, aperti al mondo e ai suoi misteri, sufficientemente al riparo dai rischi, ma senza chiusure paranoiche, sensibili al mutare delle direzioni dei venti e del risuonare degli accordi del cuore.
La Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, l'Associazione per l'Abbazia di Mirasole e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con la partecipazione dell'Ospedale Maggiore di Milano e con il sostegno della Regione Lombardia, hanno inteso rispondere alle esigenze degli adolescenti, delle famiglie, dei Consultori Familiari, della Scuola e dei Centri di aggregazione, di presenza o di assistenza giovanile, con la costituzione di un Centro denominato CREADA, per la ricerca scientifica, la formazione e la consulenza sull'adolescenzialità, aperto a livello nazionale e internazionale. Il sempre non facile dialogo intergenerazionale con gli adolescenti assume infatti, ai nostri giorni, caratteri di crescente difficoltà per la complessità e la problematicità degli atteggiamenti e dei comportamenti giovanili che trovano a volte del tutto impreparati gli adulti cui compete la responsabilità dell'educare. La caratteristica educativa del CREADA si qualifica per apporti interdisciplinari sia delle scienze umane che della medicina e la globalità del suo approccio direttamente connessa ai principi del personalismo, al rispetto della dignità della persona e del suo valore.
Il convegno ha inteso far dialogare la pedagogia con altre espressioni del sapere umano: Pierangelo Squeri e Winfried Böhm introducono una riflessione corale, per cogliere da più versanti le sollecitazioni utili all'educare cristianamente oggi.
Nelle parole di Julián Carrón un contributo alla giornata mondiale del 14 maggio 2020 voluta da papa Francesco e che avrà come tema “ricostruire il patto educativo globale”. «l’educazione è dare il senso della vita, non è una parola, è un’esperienza. Il problema dell’educazione riguarda innanzitutto noi adulti, perché da noi dipende la possibilità che i giovani, i nostri giovani, possano incontrare una strada per il loro cammino. E una strada umana, non è un insieme di discorsi e di parole, di istruzioni per l’uso, ma una vita che si comunica con ragioni adeguate… educa non chi fa propaganda, ma chi si impegna a suscitare qualcosa che è nei ragazzi e ne mette in moto la libertà».
L’educazione catechetica diventa apprendimento trasformativo quando i discepoli a livello personale e la comunità dei discepoli nel loro insieme riconoscono la promozione del Regno di Dio come la prospettiva di significato, Gesù Cristo come lo schema di riferimento, il discepolato come il paradigma, e la diaconia, la koinonia, il martyria e la liturgia come abitudine mentale che arricchiscono la fede sia personale sia comunitaria, divenendo comunità di pratica cristiana attraverso gli stili di risvegliare, purificare, sostenere la fede e costruire continuamente la vita cristiana. Tale processo di scoprire, verificare ed aggiornare costantemente il significato dell’essere autentici discepoli di Gesù Cristo attraverso l’impegno reciproco, l’impresa comune e il repertorio condiviso può essere caratterizzato come un paradigma olistico dell’animazione catechetica, che deriva la sua ispirazione dal catecumenato battesimale.
Questo volume è uno studio approfondito e documentato, che valorizza gli apporti delle ricerche sull’educazione degli adulti provenienti da molteplici prospettive di indagine al fine di proporre orientamenti operativi nell’ambito dell’educazione catechetica. Questa definisce in primo luogo e in maniera puntuale che cosa caratterizza l’apprendimento adulto, per poi sviluppare un impianto di metodologia formativa fondato sulle più recenti acquisizioni nell’ambito delle scienze dell’educazione e teologiche. Il volume si propone l’obiettivo di coprire un settore dell’educazione catechetica ancora poco studiato e ancora meno aperto al dialogo con le più recenti e solide acquisizioni provenienti dalle discipline interessate all’apprendimento adulto.
Educatori si nasce o si diventa? Non è una domanda facile a cui rispondere, di certo - scrive Ferraroli - un educatore può avere per natura delle doti favorevoli alla relazione e all'ascolto, ma per poter esercitare questa professione con dignità e competenza è necessario compiere un percorso di maturazione personale in cui la conoscenza dell'altro nelle dinamiche relazionali e nei meccanismi legati alla crescita e alla relazione vanno prima studiati e poi rielaborati in modo da non trovarsi nella posizione dell'educatore-salvatore che finisce per perdersi insieme al ragazzo che vorrebbe aiutare. Questo volume, rivolto a chi - a vario titolo - svolge un ruolo educativo, affronta le tematiche più importanti legate a questo compito: professione o missione?; Chi sono i ragazzi "oggi"?; Le fatiche dell'educatore; Come gestire l'affettività nel rapporto educativo? Una lettura da cui, soprattutto i più giovani che intraprendono l'azione educativa con entusiasmo e con passione, potranno trarre un aiuto prezioso.
Il libro raccoglie le Lettere Circolari di don Juan E. Vecchi, ma offre anche delle tematiche di fondo ricorrenti, documentate dalle fonti, che permettono al lettore e agli studiosi di concentrare la riflessione su contenuti scelti, talvolta comuni, spesso originali e peculiari dell’autore, persona di vasta cultura e di fine sensibilità pedagogica. Dalle Lettere emergono i segni dei tempi, gli itinerari della Chiesa, il rinnovamento che i Sinodi e i documenti del Magistero hanno stimolato nell’intera Famiglia Salesiana e nel Movimento Giovanile Salesiano, nel passaggio da un secolo all’altro, in un nuovo millennio, ricchi di entusiasmo e di speranza, proiettati verso nuovi orizzonti di fede e di evangelizzazione, di fronte a sfide educative e pedagogiche senza precedenti.
Tra i temi portanti del messaggio di don Vecchi si segnalano: una vera predilezione per i giovani, l’approfondimento di un metodo, uno spirito e una qualifica degli evangelizzatori, l’amore per la Chiesa, lo spiccato impegno di rinnovamento della Vita Consacrata, l’animazione delle comunità, l’appello a qualificarsi nell’arte della comunicazione del Vangelo, il lavoro autenticamente pastorale e spirituale, il pensiero ai destinatari più poveri, l’invito al coraggio e alla speranza.
Al volume è allegato un CD che offre una scelta di circa 450 parole-chiave o argomenti che danno origine a circa 17.000 espressioni tratte dalle lettere con procedure di metodologia di analisi testuale. La raccolta di voci con corrispondente citazione bibliografica e collegamenti ipertestuali mostra molti dettagli contenutistici raggruppati che possono essere una base e un riferimento obiettivo e organizzato per ulteriori studi e approfondimenti mirati, soprattutto di tipo comparativo e con il repertorio di lettere di precedenti rettori maggiori.
Marco Bay, salesiano coadiutore, insegna all’Università Pontificia Salesiana di Roma nella Facoltà di Scienze dell’Educazione.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con preadolescenti e adolescenti. Dieci appuntamento con San Giovanni Paolo II, il papa che, più di ogni altro, si è messo in dialogo con i giovani.
Una raccolta di testi per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, spendendosi con passione nell'educazione dei ragazzi.

