
Don Tadini (1846-1912) aveva un programma di vita intenso e austero: era un vero uomo di preghiera, un valente predicatore e uno zelante pastore. Molto attento alla questione operaia, promosse varie iniziative sociali, in particolare ebbe la geniale idea di costruire una filanda con annesso convitto per le giovani donne della zona. Fondò una nuova Congregazione: le "Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth", che non dovevano esclusivamente occuparsi del convitto, ma essere ogni giorno sul posto di lavoro, accanto alle operaie, per conoscerle, consigliarle, formarle.
Per alcune edizioni antiche del Martirologio Romano, Fortunata era una fanciulla convertita al cristianesimo e vissuta a Cesarea Marittima in Palestina, martirizzata durante la persecuzione di Diocleziano per aver confessato la sua piena appartenenza alla fede cristiana, subendo non pochi tormenti. Santa Fortunata ci invita ancora oggi a guardare in alto, mettendosi accanto a noi come amica e compagna di viaggio. Ci esorta a mettere Gesù al centro della nostra vita e a seguirlo sempre più da vicino.
La contessa Margherita nasce a Brescia il 4 ottobre 1687 nella nobile famiglia dei conti Martinengo da Barco. All'età di tredici anni, fa voto di verginità andando contro il volere della famiglia. Entra nel monastero di Santa Maria della Neve delle Cappuccine, prendendo il nome di suor Maria Maddalena, e l'anno successivo fa la professione religiosa. Numerosi e speciali doni mistici segnano la sua esistenza di consacrata. L'amore per Dio la consuma e per spegnere questo fuoco immenso che la brucia dentro affligge il suo fragile corpo con penitenze terribili, tutto nel più assoluto nascondimento, dettato da una grandissima umiltà. Muore nel 1737.
Secondo la tradizione, Cecilia è vissuta tra il II e il III secolo. Nata da una nobile famiglia di Roma, si convertì al cristianesimo. Diede coraggiosa testimonianza della sua fede, subendo il martirio. Fu sepolta nelle catacombe di San Callisto. Successivamente le sue reliquie furono traslate nella basilica a lei intitolata, in Trastevere. È patrona dei musicisti.
Storia di una martire del III secolo. Quando era ancora dodicenne, scoppiò una persecuzione contro i cristiani. Agnese, come Cecilia, rimase fedele a Cristo e gli sacrificò la sua giovane vita.
Dopo la Risurrezione e Ascensione di Gesù, Filippo e gli altri Apostoli, ricevuto lo Spirito Santo, da Gerusalemme iniziano la Chiesa e l'opera di evangelizzazione. Giacomo, invece, resta nella Città santa a guidare con saggezza e autorevolezza la comunità cristiana. Verrà ucciso per ordine del Sommo Sacerdote nell'anno 62. Un'antica tradizione vede Filippo missionario in Frigia, Scizia e Lidia, nell'odierna Turchia, dove testimonierà col sangue la propria fedeltà al Signore.
La vicenda della martire Cristina si colloca presumibilmente agli inizi del IV secolo, durante la terribile persecuzione di Diocleziano. Cristina è figlia di un nobile pagano di nome Urbano, prefetto della città di Bolsena. Questi, conosciuto il desiderio di Cristina di mantenersi vergine per consacrarsi a Dio, cerca in tutti i modi di convincerla a recedere dalla sua volontà, arrivando persino a rinchiuderla in una torre e a farla torturare. Morto il padre, prima Dione e poi Giuliano (i nuovi prefetti) provano anch'essi, senza successo, a far sì che la giovinetta abiuri. Alla fine Cristina è martirizzata per la sua fede. Il suo culto si diffonde velocemente, e la sua tomba continua ad essere meta di moltissimi pellegrini.
San Francesco di Paola (1416-1507), l'umile frate "luce della Calabria", ai vertici della diplomazia europea. Fu un punto di riferimento anche per la sua fama di taumaturgo.
Caterina Labouré (1806-1876) ebbe in vita numerose visioni e colloqui mistici con la Vergine, che la istruì per far coniare una medaglietta che diventerà famosa come la "Medaglia miracolosa".
Matteo è l'autore del primo dei quattro Vangeli canonici: il suo simbolo è l'Angelo. Le testimonianze sulla missione di Matteo e sulla sua fine sono diverse: per alcuni si sarebbe recato in Etiopia, per altri in Macedonia o in Persia o nel Ponto, persino in Irlanda. Per quasi tutte, l'apostolo sarebbe morto martire.
Stefano è stato il primo sovrano ungherese, fondatore dello Stato e della Chiesa ungheresi. Dal punto di vista politico, riuscì a unificare tutte le tribù ungheresi; dal punto di vista religioso suddivise il territorio in diocesi, costruì chiese e monasteri e diede inizio a una vita di fede che in breve tempo si espanse in tutto il Paese.
Don Calabria fondò due Congregazioni religiose, i Poveri Servi della Divina Provvidenza e le Povere Serve della Divina Provvidenza, e inoltre la Famiglia dei Fratelli Esterni composta da laici. La sua opera si diffuse in tutto il mondo. È stato il Santo per antonomasia del '900 veronese, una sicura guida spirituale per uno stuolo di laici, sacerdoti e religiosi.