
Lodi alla Vergine madre è annoverato tra gli scritti giovanili di Bernardo da Chiaravalle. Stese tra il 1124 e il 1125, le Lodi hanno al centro il mistero di Dio, ma visto e descritto mediante Maria. La Vergine è la "stella" e l'amante il cui fiat innalza a vette divine il mistero dell'amore tra Dio e l'uomo. Vertice dell'umanità, Maria può riassumere la storia umana ed ergersi al di sopra di essa, come faro - o stella del mare, appunto - che guida verso un porto sicuro. Questo volume fa parte di una nuova collana che raccoglie i grandi classici della devozione a Maria, scritti antichi e moderni che testimoniano l'incessante lode e preghiera che la Chiesa ha sempre innalzato a Colei che è Madre di Dio e Madre nostra. "Seguendo Maria non andrai fuori strada, pregando lei non dispererai, pensando a lei non sbaglierai".
Per la prima volta viene tradotta in rumeno la biografia del Santo di Padova, scritta con i pregi di una prosa sciolta ed estrosa, ma precisa nella materia storica minuziosamente controllata nelle fonti.
Una biografia del Santo di Padova, scritta con una prosa sciolta ed estrosa, ma precisa nella materia storica minuziosamente controllata nelle fonti.
Questo volume porta alla conoscenza di un vasto pubblico le due più importanti fra le vite di sant'Antonio scritte dai contemporanei: Vita prima o Assidua, opera di un anonimo francescano che vi pose mano per ordine dei superiori e la presentò nel 1232, in concomitanza con la canonizzazione di Antonio; e Legenda rigaldina, scritta verso la fine del secolo XIII dal minorita Jean de Rigaud o de Rigault. L'importanza particolare di queste antiche biografie consiste nel fatto che la vita del Santo vi assume una rilevanza inconsueta sia per la vitalità della testimonianza agiografica sia per la poetica eloquenza del linguaggio.
La santità per tutti: è il grande progetto che anima la vita e l'opera di Alfonso Maria de Liguori. Per realizzarlo esce dai conventi e dalle chiese, scende nelle strade e avvicina gli uomini, raggiungendoli attraverso la parola, predicata ma soprattutto scritta. Nelle due opere spirituali qui raccolte e adattate in lingua corrente, ritroviamo le caratteristiche peculiari della prosa alfonsiana: semplice, diretta, mai incolore, ma soprattutto calata nella realtà, con al centro il faro luminoso della fede a guidare i passi degli uomini. A distanza di due secoli le sue opere continuano ad essere richieste e meditate, cibo vitale e sostanzioso per la crescita della vita cristiana; e, contemporaneamente, guida nel cammino di perfezione.
«Le edizioni continuano... dal 1608. Cosa c'è dunque in questo libro che affascina i nostri cuori e i nostri spiriti, pur in una società così diversa da quella del XVII secolo?». Tentiamo di rispondere - scrive il curatore -, ma solo per invitare chi non lo conoscesse a scoprire un tesoro che nessuna epoca ha trovato estraneo alla propria problematica spirituale. Quest'opera, infatti, è diretta esclusivamente al cuore dell'uomo che non ha riposo se non in Dio. Scritta da Francesco di Sales, prima nella forma di appunti con consigli e suggerimenti poi rielaborata e ripresentata, è la prima opera che ha dato al laicato cattolico lineamenti per una spiritualità e un apostolato propri. «Io intendo offrire i miei insegnamenti», scrive san Francesco, «a quelli che vivono nelle città, in famiglia, (...) in mezzo agli altri».
Vengono raccolti in forma integrale "I Fioretti" di san Francesco, cinquantatré episodi della vita del Poverello di Assisi dei suoi compagni, redatti nella lingua volgare del tempo, tra il 1370 e il 1390. Con i fioretti anche le "Considerazioni sulle stimmate". I "Fioretti" e le "Considerazioni" ci presentano lo spirito, candido e poetico, del francescanesimo delle origini, ci riportano indietro nel tempo e ci immergono in un mondo dove realtà e miracolo si confondono, ci fanno respirare quel clima fatto di amore per le creature, perfetta letizia, umiltà e semplicità, amore per Dio e per il Vangelo che Francesco viveva e diffondeva a larghe mani. Nella traduzione verso un italiano corrente il curatore ha fatto in modo di conservare una rigorosa aderenza all'originale.
"Nella storia della Chiesa cattolica, i veri rinnovatori - spiega il Papa sono i santi. Sono loro i veri riformatori, quelli che cambiano, quelli che trasformano, che sviluppano e risuscitano il cammino spirituale". Ma allora quali sono i santi cari a papa Francesco? Alcuni li conosciamo: sant'Agostino, san Francesco, don Bosco, don Orione, don Cafasso. Non dimenticando Madre Teresa di Calcutta. Altri ci sono meno noti (o sconosciuti), perché appartengono alla storia della Chiesa latinoamericana di cui Jorge Mario Bergoglio è figlio. Ecco allora la figura di Pietro Favre, compagno di sant'Ignazio; di Bartolomé de Las Casas, domenicano difensore degli indios; di padre Roque Gonzales, missionario gesuita del Seicento e di padre Pietro Claver, apostolo degli schiavi africani. Per arrivare ai grandi santi sociali, come padre Alberto Hurtado, e ai martiri per la giustizia (Rutilio Grande e Carlos de Dios Murias). Esempi di vita spesa per il Vangelo e a servizio dell'uomo. Testimoni la cui esperienza ci aiuta a comprendere meglio il dono che lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa con l'elezione di papa Francesco.
Dieci piccoli racconti in cui la vita di Giuseppe, il falegname più famoso di tutti i tempi, è raccontata dall'insolita prospettiva del suo angelo custode. La voce narrante conduce i bambini a scoprire le vicende della famiglia di Nazaret, tra viaggi, sogni e ritorno alla quotidianità. Ogni episodio è arricchito da preghiere, attività e frasi di riflessione, per favorire il processo di attualizzazione. Età di lettura: da 7 anni.
Centoquaranta silenziosi testimoni: tanti sono i santi e le sante raffigurati dalle statue di marmo collocate sopra il colonnato del Bernini, che cinge piazza San Pietro. Dalla loro balconata che, come due braccia, si protende sul «teatro del mondo», osservano le vicende umane, le commentano, parlano della loro esperienza e lanciano un messaggio ai cristiani di oggi. Il presente «dialogo», costruito sulla base degli scritti e delle biografie di questi santi e sante, intende liberarli dall'anonimato e regalare a noi tanti fratelli e sorelle «maggiori» per incamminarsi con fiducia verso il futuro.
Destinatari
Tutti
Autore
LUIGI PADOVESE, religioso cappuccino, è stato professore ordinario di patristica e ha insegnato all'Istituto francescano di spiritualità del Pontificio ateneo Antonianum dove era preside, alla Pontifica università Gregoriana e alla Pontifica accademia Alfonsianum. Lo scorso 7 novembre nella cattedrale di Iskenderun ' l'antica Alessandretta, nel sud della Turchia ' mons. Padovese è stato ordinato vescovo e nominato vicario Apostolico dell'Anatolia. Tra le sue pubblicazioni più importanti segnaliamo: Turchia. I luoghi delle origini cristiane (1987); Lo scandalo della croce. La polemica anticristiana nei primi secoli (1988); Massimo da Torino. Sermoni (1989); Agostino di Ippona. Sermoni per i tempi liturgici (1994); Il problema della politica nelle prime comunità cristiane (1998).
Con una suggestiva narrazione, viene esposto il dramma di Francesco nei suoi ultimi anni di vita davanti all'evoluzione dell'ordine: la rivelazione di Dio sara l'unica gioiosa risposta di pace.