
La biografia contiene una parte dedicata alla vita in Polonia di Karol Wojtyla. Al di là dei dati biografici, comunque richiamati, particolare attenzione verrà posta sul suo modo di essere cattolico, sacerdote e vescovo. Un’altra parte analizzerà il papato di Giovanni Paolo II, in cui farà da spartiacque, certamente, il 1989. L’analisi religiosa del pontificato verrà bipartita tra problemi pastorali e problemi dottrinali.
Grande risalto, comunque, sarà dato alla figura umana del personaggio. L’uomo Karol Wojtyla risulta essere il prologo dell’uomo Giovanni Paolo II. Nel periodo del pontificato, ci si è mostrato un uomo capace di dare il medesimo vigore spirituale sia alla propria potenza fisica (il papa sportivo), sia alla debolezza di un corpo colpito duramente dalla malattia, ma mai da essa domato; il tratto umano fondamentale, che si cercherà di far emergere, anche sottolineando le espressioni di dolcezza, è quello del combattente indomito. Ovviamente, si parlerà anche dell’eredità di questo pontefice.
AUTRICE
Cristina Siccardi è nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per La Stampa, La Gazzetta del Piemonte, il nostro tempo, Avvenire, L’Osservatore Romano e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui il Timone. È membro delle Accademie Paestum, Costantiniana, Ferdinandea, Archeologica italiana. Fra le sue numerose opere, circa quaranta: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); MadreTeresa.Tutto iniziò nella mia terra (20102); Nello specchio del Cardinale John Henry Newman (2010). Con Paoline ha pubblicato: Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta dal regista Maurizio Zaccaro.
Un libro che parla al nostro cuore, una lettura edificante anche per chi non sa più in che cosa credere e non è illuminato dalla luce della fede.
Le pagine di "Non aver paura!" offrono pensieri semplici e da meditare. Nel loro insieme vanno a formare una piccola antologia che può essere consultata per i problemi di tutti i giorni o, di tanto in tanto, come fonte di incoraggiamento e di arricchimento.
Fra memorie personali dell'autrice Valentina Alazraki e resoconti ufficiali, queste pagine ricostruiscono la storia di un Pontefice la cui vicenda umana è stata una delle più avvincenti dei tempi moderni, dando vita a un ritratto commovente, autentico e inedito di Giovanni Paolo II il Grande. Gianni Giansanti, che alla vita del Papa ha dedicato tanta parte del suo impegno e che ha saputo ritrarlo con sensibilità ineguagliata, con le sue fotografie trasmette tutto il profondo coinvolgimento emotivo da cui ha avuto origine il volume. Le sue esclusive immagini gettano luce sugli aspetti pubblici della vita del Papa - i grandi viaggi apostolici capaci di richiamare folle oceaniche - e su quelli più intimi e privati, sui momenti di solitudine e meditazione, sui drammi personali di un uomo che, quale coraggioso ministro di Cristo, fece dell'accogliere le sfide che la Storia e il destino gli lanciavano la vera missione della sua vita, sino all'ultimo istante.
"LA SCIENZA HA RADICI NELL'IMMANENTE MA PORTA L'UOMO VERSO IL TRASCENDENTE"
GIOVANNI PAOLO II
Stando a quanto si racconta di san Francesco d'Assisi, pare che egli non avesse nulla a che fare con il bisogno primario di nutrirsi. Eppure anche nella sua vicenda umana è implicato il cibo: pane, focacce e cereali, erbe selvatiche, verdure e ortaggi, i mostaccioli a base di mandorle, miele e mosto d'uva, ma anche uova, formaggi, carne di maiale con i suoi derivati, pollo, pesce bianco o azzurro e pasticcio di gamberi, il suo preferito. Sono solo alcuni dei cibi che Francesco impiega per sostentare il suo corpo e che sono raccontati negli episodi di questo libro, desunti dalle fonti francescane. Al di là di un'agiografia austera e mistica, Francesco ci appare come un "sano goloso", un moderato estimatore di buon cibo, che sa apprezzare come dono e segno di letizia e di umile ringraziamento a Dio.
In occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II, il 27 aprile 2014, il Giornalino propone a tutti i ragazzi un fumetto straordinario sulla sua vita. Tavole illustrate dai famosi fumettisti Sergio Toppi e Toni Pagot, che raccontano, attraverso le immagini, la vita intensissima e felice, ma non per questo priva di difficoltà e dolore, di Karol Wojtyła.
Bambino vivace, bravo a scuola e un buon giocatore di calcio, Karol eÃÄ stato anche ragazzo appassionato di montagna e buon sciatore con un gran amore per il teatro. Un ragazzo normale che vive in un paese martoriato come la Polonia, sperimenta la tragedia della guerra, che risponde alla chiamata di Dio e diventa prete, poi vescovo e, infine, Papa. Incontri, amicizie, tensioni, fatiche e gioie. In tutto questo la Chiesa ha visto la traccia della santitaÃÄ e ora lo proclama Santo.
"Tornando a casa, troverete i bambini. Date una carezza ai vostri bambini e dite: Questa è la carezza del papa". Sono le parole pronunciate da papa Giovanni XXIII la sera dell'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, parole che sono scolpite nella memoria della Storia. Un papa che nel suo ministero ha un gesto di affetto così familiare nei confronti dei bambini è certamente una cosa straordinaria, o almeno lo era per il tempo. Molti sono gli episodi della vita di Giovanni XXIII che mostrano le caratteristiche di quello che è stato chiamato il papa buono. A indagare con una scrupolosa ricerca storica e iconografica nella vita di Angelo Roncalli sono stati i bravi Fabio Fenzo e Nicola Genzianella. Hanno studiato, approfondito, parlato a lungo con chi l'aveva conosciuto e in modo particolare con il Cardinal Loris Capovilla, il segretario di papa Giovanni XXIII... Angelo Roncalli ha vissuto una vita felice, consapevole che si è felici quando si fanno felici gli al tri, quando si condivide. Condivide con Giovanni Paolo II anche il momento della sua canonizzazione, due santi, esempio per gli uomini e le donne di ogni luogo". (Dall'introduzione di p. Stefano Gorla)
"La beatificazione di Montini-Paolo VI mi vede interpellato in modo privilegiato. A pressarmi in questo stanno due fatti concreti: il primo è l'ordinazione presbiterale che ho ricevuto dalla preghiera e dalle mani dell'arcivescovo Montini; il secondo è il ministero episcopale da me svolto sulla medesima Cattedra dei Santi Ambrogio e Carlo dal 2002 al 2011. [...] A mescolarsi con i dati di Montini sono alcune riflessioni personali che si sviluppano spontanee assumendo il tono di una specie di 'dialogo' o di 'colloquio'. In questo modo si può cogliere e apprezzare maggiormente l'attualità - e insieme la profezia - del dono che Montini con la sua 'vita secondo lo Spirito' ha offerto e continua a offrire alla comunità cristiana e alla stessa società civile." (Dionigi Tettamanzi)
"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! [...] Aprite i confini degli stati, i sistemi economici, come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!" Con queste parole, nell'ottobre del 1978, Giovanni Paolo II, nato Karol Józef Wojtyla, inaugurava il suo pontificato, destinato a lasciare un segno nei cuori e nella Storia. Il primo papa non italiano dai tempi dell'olandese Adriano VI (1522-1523) è stato anche il primo pontefice polacco, e slavo, della storia. Giovanni Paolo II ha viaggiato più di tutti gli altri papi messi insieme, operando per la difesa della pace in ogni parte del mondo e riservando sempre una grande attenzione ai temi sociali. Nel 1985 ha indetto la prima Giornata mondiale della gioventù, che dieci anni più tardi, a Manila, ha visto la partecipazione di quasi cinque milioni di persone dando vita a quello che è tutt'ora considerato il più grande raduno umano della Storia. Nessun papa ha incontrato tante persone come lui. Ed è a questi uomini che, nell'ultimo quarto del Novecento e agli inizi del nuovo millennio, egli ha parlato. Ha parlato "in nome del Padre", da uomo del XX secolo, ad altri uomini suoi contemporanei, mettendo sempre in primo piano i sentimenti, i valori, i desideri, le ansie e le speranze che alimentano la vita di ciascuno di noi.