
La crisi della speranza è la fonte del malessere esistenziale di molte persone, istituzioni e comunità ed è anche la causa e l’effetto del decadimento morale e del senso di illegalità. Occorre sfondare il «muro» che molti hanno ritenuto utile costruirsi e dietro il quale si sono arroccati, ma anche isolati. In tale prospettiva è urgente: considerare la formazione come impegno per tutti; rivalutare la formazione degli educatori e legittimarne il ruolo; conoscere e far conoscere le fasi di sviluppo morale delle persone.
L’impegno a formarsi consentirà a ciascuno di scoprire il senso della speranza, star bene con se stesso e con gli altri, agire con moralità e legalità, contribuire ad umanizzare le comunità di appartenenza.
L'intento di questo lavoro è offrire un piccolo segno di speranza, una compagnia, come espressione del ministero della consolazione.
Il volume, a termine di una serie di altri libri, viene pubblicato proprio in occasione della visita di Papa Benedetto XVI a Brescia il prossimo 8 novembre 2009, nel 30° anniversario della morte di Paolo VI e nell'ambito dell'anno sacerdotale.
Si può insegnare la fiducia in un’epoca di crisi? A quali condizioni? Di quale fiducia parliamo? L’autore, dopo aver imparato da piccolo in famiglia l’invocazione alla Madonna “Madre mia, Fiducia mia!”, ha ricevuto il dono di percorrere diversi sentieri comunitari di educazione alla fiducia: in parrocchia e in seminario, nelle associazioni e nelle università. Fiducia soggettiva ed oggettiva, attinta dalla Parola di Dio che è voce e volto, casa e strada, come recita il messaggio del recente Sinodo; fiducia petrina e mariana, sperimentata nella Chiesa, madre e maestra, che è esperta delle risorse e dei limiti della fiducia naturale ed è insieme interprete autentica del dizionario della Pasqua, su cui lo Spirito del Risorto continua a scrivere anche oggi la voce fiducia (parresia).
Nell’anno sacerdotale l’Autore desidera restituire un dono a genitori e figli, educatori ed alunni, sacerdoti e fedeli, affinché si intensifichi il servizio alla Parola di Dio, che ci fa vera comunità educante.
La crescente diffusione del fenomeno delle cosiddette unioni di fatto determina richieste di riconoscimento e tutela sempre più estese e generalizzate, che pongono lo Stato italiano di fronte a difficili scelte di politica legislativa.
Un importante contributo alla riflessione sul tema viene offerto dal magistero della Chiesa, sviluppato a partire dalla “recta ratio” a servizio del bene comune.
Troveremo in questo volumetto, curato da Giuseppe De Simone, un saggio dell’esegesi di Cassiodoro attorno ai Salmi 62 e 141, tra i più usati nella Liturgia delle ore del Rito Romano. De Simone, oltre alla traduzione integrale dei due salmi, ne fa una puntuale e ricca introduzione. Da essa traspare come Cassiodoro possa ancora essere letto come maestro di preghiera, una preghiera «fatta con cuore umile, mansueto, sincero», radicata nel mistero di Cristo morto e risorto. Che la Chiesa di Calabria, che possiede un così illustre rappresentante, possa sempre più attingere da lui le insondabili ricchezze del Salterio.
Enrico Cattaneo S.I.
Ordinario di Patrologia nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale «Sez. S. Luigi», Napoli
Obiettivo di questo contributo è il rilanciare una Pedagogia Centrata sulla Persona, cioè riconoscere il valore intrinseco di tutti e di ciascuno; il recupero del valore della persona.
Indagine filosofica del rapporto umano con il Sacro analizzato sia dal punto di vista pagano che attraverso la rivelazione giudeo-cristiana.