
Il significato simbolico degli animali nella Bibbia dal quale ogni civiltà attinge immagini e proverbi.
“Caterina, a piedi nudi nel vento” ripercorre passo passo il cammino umano e spirituale di Caterina, donna del quattordicesimo secolo, che le ha fatto conseguire mete così all’avanguardia perfino ai nostri giorni. Caterina sfida i venti contrari di pene e tribolazioni, di forti battaglie e tentazioni, con “fortezza”, in quanto legata a Cristo, “muro di tanta fortezza” che nessun vento contra-rio può abbattere.
Lottò in difesa della fratellanza, della tolleranza, della amicizia, della pace e dell’amore. Per ispirazione dello Spirito Santo “fabbricò” nell’anima sua una cella segreta, dalla quale si impose di non uscirne mai per qualunque cosa al mondo rimanendo sempre radicata nella cella del “conoscimento di sé”. “Caterina, a piedi nudi nel vento” è una lezione di vita, un insegnamento a dover e saper scegliere la strada da percorrere.
Dettagliata ricerca, sia dal punto di vista pastorale che pedagogico, che rilegge una prassi ecclesiale e laica dell'uso dell'animazione in ambito sicuramente educativo. Partendo dall'analisi dell'approccio critico e propositivo dell'animazione nella prassi pastorale, nella prima parte del lavoro di ricerca ci si chiede se l'animazione e la fede abbiano obiettivi comuni; in particolare se questo metodo pastorale proponga al soggetto animato libertà, responsabilità, autonomia nella vita. La seconda parte, molto approfondita, riguarda il rapporto tra la catechesi, le sue esigenze veritative, la figura del catechista e la scelta dell'animazione come modalità globale di realizzazione. La terza parte esamina la "Scuola Nazionale Animatori" (SNA), un progetto di respiro nazionale per la formazione degli animatori culturali.
L'autore, riprendendo un volume originale di Caterina Martini FSP sugli scritti di suor Tecla Merlo, vuole elogiare la coppia 'don Alberione e Suor Tecla', carismatici del XX secolo, autentici testimoni del primato di Dio nella loro vita e che ebbero speciali doni dallo Spirito Santo per evangelizzare con i mezzi della comunicazione sociale. La loro collaborazione apostolica iniziata come Maestro e Discepola, fu così comunionale e così feconda che non basta più definirla 'coppia apostolica' ma 'gemellaggio apostolico'.
Le agili ripartizioni del testo, fluenti e frementi sulle ali delle dolenti rimembranze, lo stesso proponimento di procedere con "chiarezza, semplicità, coerenza", diluiscono e quasi disperdono nella foga della denuncia un massiccio sottofondo di premesse teoriche, che ne sono invece la linfa vitale e si devono comunque accogliere come premesse e garanzie dell'insegnamento conclusivo.
Meditazioni sull'anno liturgico A
Nel Quarto Vangelo, la morte di Gesù è il compimento dell'opera affidata al Figlio dal Padre. Per questo, la croce coincide con la glorificazione del Padre e del Figlio. Il compimento della Scrittura da una parte attesta l'avvenuto compimento dell'opera del Figlio, dall'altra è il codice che apre il lettore all'intelligenza del significato della morte di Gesù, servo sofferente che si offre in sacrificio per generare un popolo nuovo, un popolo di amici di Dio, vittima d'espiazione per i peccati degli uomini, agnello della nuova alleanza nel suo sangue.
Trafitto dal quale sgorga sino alla fine della storia l'acqua dello Spirito. La partecipazione ai frutti del Passaggio pasquale del Verbo-Agnello si realizza per mezzo della fede, mediata dai testimoni.
I più esperti conoscitori della dottrina sociale cristiana hanno parlato della “Caritas in veritate” come di un documento dalla portata rivoluzionaria. Benedetto XVI ha provato ad offrire a “tutti gli uomini di buona volontà” un insieme di riflessioni che rispondano alla necessità incontestabile di ripensare al modo di fare economia cercando uno sviluppo autenticamente integrale. La sua proposta coraggiosa di nuove regole condivise da rispettare è una via che potrebbe essere utile percorrere per evitare di cadere ancora una volta in un baratro profondo nel prossimo futuro.
Lo scopo del testo è quello di consentire una lettura più attenta dell’enciclica proponendo un insieme di studi che approfondiscano le cruciali problematiche poste in ambito economico senza però trascurare le altre fondamentali questioni per le quali il Pontefice intende proporre delle risposte attraverso importanti indicazioni.
Sono più di cinque milioni gli stranieri che vivono stabilmente in Italia.
Superando le immagini stereotipate e spesso strumentali fornite dai media e i pregiudizi generati dall’intolleranza o, all’opposto, dal buonismo, questo libro propone una fotografia ravvicinata di un fenomeno irreversibile e pervasivo, che deve essere governato in maniera realistica e lungimirante e vuole offrire alcune piste di lavoro per costruire una nuova convivenza nel segno di un’identità forte e aperta.
Padre Pio viveva di Eucarestia, nell’Eucarestia, per l’Eucarestia, l’Eucarestia era il suo tutto. Questo innamorato dell’Eucarestia è stato ben più che un contemplativo, è stato un mistico, anzi un estatico dell’Eucarestia. Mistico autentico ai livelli più alti, aveva raggiunto l’alta contemplazione infusa, intelletto, volontà e memoria erano in contatto con la divinità. L’altare era il nuovo Calvario, il luogo dove P. Pio si immolava. La prima pellegrina, in assoluto, che partiva dal cielo per assistere alla Messa di Padre Pio era proprio Maria.
Padre Pio, che, annientandosi, ha saputo attivare a sé per la salvezza dei fratelli l’Onnipotente e farlo operare nel suo ministero, è oggi modello, messaggio della forza dell’Eucarestia: con tutto se stesso chiama, invita ad andare, a vivere, a usufruire sempre dell’Eucarestia, che è rimedio assoluto, fondamentale, divino, per curare i mali gravissimi da cui siamo affetti.