Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
Questo volume dell’«Annuario di etica» si occupa dell’utilizzo della nozione di ‘natura’ nelle etiche contemporanee e nel relativo dibattito. È facile intendere la considerevole attualità di questo tema, che è presente come questione di fondo nella maggior parte delle più significative discussioni di etica pubblica: si pensi alle questioni di bioetica e a quelle sull’ambiente, ove sono in gioco l’idea della natura umana e del suo rapporto con la natura in senso cosmologico.
Il volume è ripartito in quattro sezioni. Le prime due sono costituite da Saggi e da Contributi. I Saggi affrontano la questione a livello dei fondamenti, così come sono proposti da alcune tradizioni filosofiche viventi: etica analitica, nuove forme dell’etica kantiana, etica neoclassica, etica dei diritti. I Contributi, invece, presentano e discutono l’utilizzo dell’idea di ‘natura’ in ambiti determinati: il ‘naturalismo’ analitico, la sua critica nella teoria della ‘sopravvenienza’, la neuroetica, la bioetica, l’etica del Gender, l’ecoetica. La terza sezione del volume è costituita da un Forum di discussione tra E. Lecaldano, M. Moneti Codignola, A. Da Re, G. Cantillo. La quarta sezione è una Rassegna bibliografica, che recensisce volumi significativi sul tema dell’«Annuario».
Il volume documenta, con ricchezza teorica e tematica, che il tema della natura presente nell’etica contemporanea è un crocevia inevitabile, anzitutto a motivo della presenza sempre più incisiva della cultura e della mentalità tecno-scientifica, la cui artificialità si definisce in relazione dialettica con la naturalità. L’argomentazione morale non può evitare, perciò, di interrogarsi nuovamente se lo statuto del sapere morale non implichi un riferimento a un principio di senso e a un paradigma di valore, che chiamiamo ‘natura umana’.
Giuseppe Toniolo (1845-1918), docente di Economia all'Università di Pisa, coniugò la serietà dell'impegno scientifico con un'intensa sensibilità religiosa e sociale. Fu tra gli uomini che prepararono il clima della Rerum Novarum e si adoperò per tradurre in pratica gli orientamenti di Leone XIII, affermandosi come uno dei leader più lungimiranti del movimento cattolico. Domenico Sorrentino disegna con nitidezza l'uomo, lo studioso, il cristiano che seppe conservare, nel mezzo di un appassionante impegno nella storia, lo spirito di contemplazione e un'intima unione con Dio. Nella sua esperienza spirituale, qui riletta con metodo teologico, non emerge solo il valore di una grande figura di laico, ma il senso della Chiesa stessa che, in questo orizzonte di santità, manifesta il suo volto e la sua missione.
Il volume ha per oggetto la traduzione latina del De bello Iudaico di Giuseppe Flavio, nota come «Pseudo-Egesippo» e intende offrire un quadro della formazione culturale dell’autore di questa traduzione, la cui identità è da lungo tempo oggetto di dibattito. La solida formazione attinta alla scuola classica e fondata sugli autori pagani di cui questo autore cristiano dà prova, unita all’interesse per la storia ebraica finalizzato al dibattito con gli ebrei, orienta verso l’ambiente romano della metà del IV secolo. Lo studio qui proposto offre dunque anzitutto una nuova tessera per la composizione di quel mosaico che fu il clima culturale romano di tale epoca, nel quale le diverse tradizioni, pagana, cristiana ed ebraica, si confrontarono e si influenzarono reciprocamente.
Quanto all’identità dell’autore, l’ipotesi qui sostenuta è che si tratti del giovane Ambrogio, che prima di diventare vescovo di Milano (374-397) si formò proprio a Roma. Una nuova luce viene gettata sulla formazione ‘romana’ di Ambrogio, classica ma anche già pienamente cristiana, aspetto rimasto sempre nell’ombra perché lo stesso Ambrogio, preferendo insistere retoricamente sulla sua iniziale impreparazione all’episcopato, nulla ci ha detto a riguardo. Si viene così a scoprire che il mondo giudaico ha sempre rappresentato agli occhi di Ambrogio un termine privilegiato con cui misurarsi: un confronto che ha indirizzato la sua formazione e ha suscitato in lui la ricerca di risposte alle obiezioni che quel mondo poneva.
Intervenendo al Convegno promosso dal Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell'Università Cattolica e dal Centro Internazionale degli Amici di Newman, alcuni fra i più autorevoli conoscitori di John Henry Newman, affiancati da studiosi più giovani, hanno ricomposto, in un quadro completo e insieme accessibile, la fisionomia umana e speculativa del filosofo e teologo inglese, vivamente apprezzato anche da Benedetto XVI.
Capace di declinare efficacemente l'esigenza di una fede pensata e vissuta nella prospettiva di un dialogo autentico fra uomini e popoli, quali che siano le loro differenti e molteplici appartenenze, Newman si conferma - soprattutto nello scenario socio-culturale contemporaneo - come una figura paradigmatica di intellettuale e di credente.
«Il segno caratteristico del grande dottore nella Chiesa mi sembra essere quello che egli non insegna solo con il suo pensiero e i suoi discorsi, ma anche con la sua vita, poiché in lui pensiero e vita si compenetrano e si determinano reciprocamente. Se ciò è vero, allora Newman appartiene ai grandi dottori della Chiesa, perché egli nello stesso tempo tocca il nostro cuore e illumina il nostro pensiero».
Cardinale Joseph Ratzinger
Papa Benedetto XVI
Evandro Botto è direttore del Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, dov'è professore ordinario di Storia della filosofia e docente di Filosofia politica. I suoi interessi si collocano nell'ambito della Storia della filosofia moderna e contemporanea, con particolare riguardo per i temi antropologici ed eticopolitici. Per Vita e Pensiero ha pubblicato, tra l'altro, Etica sociale e filosofia della politica in Rosmini (1992).
Hermann Geissler, membro della Famiglia spirituale «L'Opera», è direttore del Centro Internazionale degli Amici di Newman a Roma e capo Ufficio presso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Nella tesi di dottorato ha trattato il tema Gewissen und Wahrheit bei John Henry Kardinal Newman (2a edizione, 1995), ha curato il volume Conoscere Newman. Introduzione alle opere (2002) e ha pubblicato numerosi articoli sulla vita, la teologia e la spiritualità di Newman.
Il simbolico è una funzione assolutamente necessaria per la comunicazione umana. Si può manifestare in oggetti materiali, in azioni concrete, in strumenti di mediazione e in dimensioni spaziali e temporali. Inoltre le azioni simboliche e gli oggetti materiali simbolici possono diventare concetti tipologici, con i quali ogni civiltà raggiunge una propria identità. Infine, la dimensione simbolica è intimamente connessa alla religiosità, che a sua volta si configura come un'esigenza elementare presente nell'uomo. Sotto la spinta della religiosità, egli attribuisce agli elementi materiali e alle azioni un significato che va oltre la vita sensibile e quotidiana per raggiungere un universo di valori. La religiosità si basa dunque sull'esperienza del quotidiano, ma contemporaneamente lo trascende, permettendo così all'uomo di dare un senso alla sua vita e al complesso dei suoi comportamenti. Questo volume intende approfondire i vari aspetti relativi alla mediazione simbolico-religiosa e scoprire come essi si configurarono in modo innovativo nel contesto dell'Europa cristiana nel pieno Medioevo.
Il volume raccoglie gli scritti di diversi studiosi di diritto internazionale, italiani e stranieri, dedicati ai diritti fondamentali della persona nella sfera economica, sociale e culturale. I temi affrontati, pur riguardando una delle principali categorie in cui sono tradizionalmente classificati i diritti umani, hanno ricevuto a lungo un’attenzione secondaria rispetto ai diritti civili e politici, e solo in tempi più recenti sono divenuti oggetto di studio e di approfondita riflessione nella comunità internazionale.
Attraverso l’esame delle norme rilevanti e della prassi internazionale, i vari studi offrono le chiavi di lettura e gli elementi necessari per comprendere il contenuto degli obblighi e dei diritti fondamentali in quest’ambito, il loro comune obiettivo di garantire la realizzazione di condizioni di vita dignitose per ogni essere umano, nonché per cogliere le connessioni che i diritti in esame hanno non solo tra di loro ma anche con i diritti civili e politici. A tal fine, oltre ad analisi di taglio generale e sistematico, sono affrontati nel dettaglio alcuni tra i più rilevanti diritti nel settore in questione (il diritto all’alimentazione, all’istruzione, all’abitazione, a un ambiente sano e i diritti in materia di lavoro).
Ampio spazio è dedicato all’opera dei principali soggetti cui compete la tutela internazionale in tale materia, a partire dalle organizzazioni internazionali che hanno predisposto strumenti di protezione specifici (l’ONU, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione degli Stati Americani). A questa prospettiva tradizionale il volume affianca l’analisi del ruolo fondamentale che nella promozione dei diritti economici, sociali e culturali spetta ad altri attori dell’attuale vita di relazione internazionale, quali le istituzioni finanziarie internazionali, l’Unione Europea, le imprese multinazionali.
Scritti di: Francesco Bestagno (Università Cattolica del Sacro Cuore), Michael Bothe (Università di Francoforte «W. Goethe»), Francesco Costamagna (Università degli Studi di Torino), Marise Cremona (Istituto Universitario Europeo), Pasquale De Sena (Università degli Studi di Napoli «Federico II»), Claudio Di Turi (Università degli Studi della Calabria), Claudio Dordi (Università Commerciale «L. Bocconi»), Marco Gestri (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Gisella Gori (Consiglio d’Europa), Giorgio Malinverni (Corte europea dei diritti dell’uomo), Card. Renato Martino (Santa Sede), Riccardo Pisillo Mazzeschi (Università degli Studi di Siena), Silvia Sanna (Università degli Studi di Sassari).
I testi raccolti nel presente volume vogliono essere uno strumento utile per quelle parti della celebrazione eucaristica che l'ordo liturgico affida alla creatività intelligente, discreta e responsabile di chi presiede l'assemblea o di quanti animano la celebrazione stessa. Oltre all'utilizzo nella liturgia, i testi qui proposti potranno aiutare la meditazione personale, sia come preparazione alla celebrazione comunitaria sia come ripresa e approfondimento di quanto vissuto nell'assemblea eucaristica. L'intento primo di questi testi è di far convergere i diversi interventi che si susseguono all'interno della celebrazione sul vangelo del giorno, che diviene così il testo ispiratore e unificatore di tutta la liturgia. Tale convergenza è ordinata all'ascolto e all'assimilazione della Parola di Dio proclamata in ogni Eucaristia, specie della pagina evangelica, a partire dalla quale è stato scelto sia il brano dell'Antico Testamento sia, nei tempi forti e nelle feste, quello dell'Apostolo. Suggerita dunque dallo stesso lezionario, questa convergenza potrà consentire di evitare ogni dispersione o frammentazione dei contenuti del messaggio biblico e, al tempo stesso, educare la comunità cristiana a una preghiera liturgica e personale nata dall'ascolto della Parola di Dio, così che liturgia sia la prima pedagoga della preghiera dei cristiani e, in particolare, la sinassi eucaristica domenicale assuma i tratti di un'autentica scuola di preghiera.